di Colin Antony Groves
Due i diciannovenni americani Christian Gabriel Natale Hjort e Finnegan Lee Elder, accusati dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuto il 26 luglio a Roma, ma in realtà solo uno dei due Finnegan risulta l’autore del delitto. Finnegan ha poi riferito agli inquirenti che credeva che Cerciello fosse un uomo strano e che volesse strangolarlo e non un poliziotto in borghese. La famiglia di Finnegan, che abita a San Francisco, tramite un suo legale ha fatto sapere con un annuncio che spera che “la verità venga fuori e nostro figlio torni presto a casa”.
“Abbiamo l’impressione che l’opinione pubblica abbia avuto un resoconto incompleto della verità degli eventi”, ha letto l’avvocato Craig Peters davanti alla casa degli Elder in perfetto stile americano. Il comunicato è poi stato diffuso dopo la visita del padre di Finnegan, Ethan Elder, a Roma, dove ha fatto visita al figlio 19enne in carcere. Gli investigatori hanno riferito che il giovane ha confessato l’accoltellamento avvenuto durante una rissa. Secondo la ricostruzione dei fatti finora noti, Finnegan teneva il coltello, con una lama da 18 centimetri, nascosto nella tasca della felpa e ha colpito il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega uccidendolo nel giro di pochi secondi con undici fendenti. Dal preliminare dell’autopsia, è emerso che Cerciello è stato accoltellato sia al fianco destro sia a quello sinistro e poi con un colpo più profondo da dietro che ha raggiunto il vicebrigadiere allo stomaco. Al vaglio degli inquirenti la posizione di Sergio Brugiatelli, l’uomo al quale nella notte tra il 25 e il 26 luglio scorso i due diciannovenni americani Christian Gabriel Natale Hjort e Finnegan Lee Elder, rubarono lo zaino. L’uomo potrebbe rischiare l’accusa di favoreggiamento per l’indicazione, poi ritrattata, che a derubarlo erano stati dei magrebini, anche se successivamente, anche tramite il suo legale, ha spiegato di non ricordare di avere parlato di magrebini. L’udienza davanti al tribunale del Riesame per Christian Gabriel Natale Hjorth potrebbe slittare a settembre. Il diciannovenne americano, in carcere assieme al connazionale Finnegan Lee Elder per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, per ottenere la fissazione dell’udienza nel mese di agosto dovrebbe rinunciare alla sospensione dei termini feriali. Se questo non dovesse avvenire l’udienza potrebbe slittare al mese prossimo.
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