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APPROVATO IL DECRETO SICUREZZA CON 160 SÌ IL SENATO HA CONCESSO LA FIDUCIA


di Mauro Ciacci

Con 160 sì, 57 no, 21 astenuti, il Senato ha concesso la fiducia che il governo ha posto sul decreto legge sicurezza, approvato così in via definitiva. I presenti sono stati 289, 238 i votanti, la maggioranza richiesta era di 109.
Nel decreto sicurezza bis, limiti o divieti di ingresso, di transito o sosta di navi straniere nelle acque territoriali per motivi di ordine e sicurezza pubblica con possibilità di multe e confische per chi viola la disposizione. Pene più severe per incidenti durante manifestazioni pubbliche e maggiori tutele per le Forze dell’Ordine. Giro di vite per le violenze nelle manifestazioni sportive, solo per citare alcuni temi caldi per l’opinione pubblica. Sul fronte immigrazione, il provvedimento dà facoltà al ministro dell’Interno, con provvedimento da adottare di concerto con quelli della Difesa e delle Infrastrutture, di limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi straniere nelle acque territoriali per motivi di ordine e sicurezza pubblica. Il passaggio di una nave straniera è considerato pregiudizievole per la pace, il buon ordine e la sicurezza dello Stato costiero se, nel mare territoriale, la nave è impegnata “nel carico o nello scarico di materiali, valuta o persone in violazione delle leggi e dei regolamenti doganali, fiscali, sanitari o di immigrazione vigenti nello Stato costiero”. Quindi ciò significa che in caso di violazione da parte del comandante di una nave del divieto si prevede una sanzione amministrativa pecuniaria, da un minimo di 150mila ad un massimo di un milione di euro e la sanzione accessoria della confisca, preceduta da sequestro immediato dell’imbarcazione. Gli oneri di custodia delle imbarcazioni sottoposte a sequestro cautelare sono imputati all’armatore e al proprietario della nave. Quando invece le stesse imbarcazioni sono affidate in custodia agli organi di Polizia, alle Capitanerie di porto o alla Marina militare perché ne facciano uso per attività istituzionali, i relativi oneri sono a carico delle amministrazioni affidatarie. Previsto l’arresto obbligatorio in flagranza per resistenza o violenza contro nave da guerra.

Grande novità è il “fondo istituito presso il Ministero degli Esteri per le politiche di rimpatrio volto a sostenere iniziative di cooperazione o intese bilaterali” al fine di agevolare la riammissione degli stranieri irregolari presenti nel territorio nazionale e provenienti da Paesi extra-Ue. Per il fondo è prevista una dotazione iniziale di 2 milioni di euro per l’anno 2019, che potranno essere incrementati da una quota annua fino a 50 milioni di euro determinata annualmente con decreto interministeriale. Il fondo è destinato a finanziare interventi di cooperazione attraverso il sostegno al bilancio generale o settoriale; intese bilaterali.

Sul fronte “ordine pubblico” pene più severe sono state previste in caso di violazione, nelle manifestazioni, del divieto di uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo per rendere difficoltoso il riconoscimento della persona. Prevista la reclusione da 1 a 4 anni per chiunque, nel corso delle stesse manifestazioni, lancia o utilizza illegittimamente razzi, petardi, fumogeni, ovvero oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere, creando un concreto pericolo per l’incolumità delle persone. E per chi determini concreto pericolo per l’integrità delle cose è prevista la reclusione da sei mesi a due anni. Pene più dure anche per i reati di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, di interruzione di pubblico servizio e di devastazione e saccheggio, quando le condotte siano poste in essere durante manifestazioni.

Nelle manifestazioni sportive viene ampliata la portata del cosiddetto Daspo (Divieto di accesso a manifestazioni sportive). Si amplia inoltre il divieto, per le società sportive, di concedere biglietti o altre agevolazioni, nonché di contrattare, con i soggetti destinatari di Daspo e di misure di prevenzione o con i pregiudicati per specifici reati.

Modificato il codice antimafia per consentire il fermo anche per coloro che risultino gravemente indiziati di un delitto commesso in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Altra grande novità il ricorso all’istituto dell’arresto in flagranza differita sia per reati violenti commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive, per i quali è obbligatorio o facoltativo l’arresto; sia quando per gli stessi reati, compiuti alla presenza di più persone anche in occasioni pubbliche, sia obbligatorio l’arresto.

Stop anche al bagarinaggio, con la possibilità per il sindaco di ordinare l’allontanamento dei bagarini dalle stazioni ferroviarie e marittime, dagli aeroporti e dalle banchine degli autobus. Previste più risorse anche per Forze di polizia, Forze armate e Vigili del Fuoco e personale del ministero dell’Interno.

Il provvedimento contiene inoltre misure straordinarie per l’eliminazione dell’arretrato relativo ai procedimenti di esecuzione delle sentenze penali di condanna, consentendo al ministero della Giustizia di procedere all’assunzione a tempo determinato, per un anno, di 800 unità di personale amministrativo non dirigenziale.

Prorogato al primo gennaio 2020 il termine per l’entrata in vigore della riforma Orlando sulle intercettazioni.



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