Un atto “terroristico”. Così il presidente egiziano Abdel Fattah el Sisi, ha definito sulla sua pagina Twitter e Facebook, l’esplosione avvenuta davanti al National Cancer Institute (NCI), il centro oncologico del Cairo, che ha provocato finora 20 morti. Lo riferisce il ministero degli Interni e il portale del giornale governativo Al Ahram. Tra questi due impiegati dell’ospedale Nabil Mohamed e Mohamed Abdel-Zaher.
I feriti sono 47. Sono almeno quattro i corpi ancora da identificare, tra i feriti tre persone versano in gravi condizioni e sono ricoverate in terapia intensiva. Il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly ha incaricato la principale società di costruzioni egiziana di attivarsi per ricostruire immediatamente le parti distrutte del National Cancer Institute (NCI). Trenta pazienti dell’NCI sono stati trasferiti in altri ospedali a causa del danno causato dall’esplosione.
Il ministero ha riferito che il veicolo carico di esplosivi è stato denunciato rubato qualche mese fa a Menoufiya. Secondo il ministero, il veicolo stava per compiere un’operazione terroristica, anche se il luogo dell’attacco pianificato non è chiaro. Il ministero ha però aggiunto che dietro questo attentato c’è il gruppo terroristico Hasm, affiliato alla bandita Fratellanza Musulmana.
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