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DI MAIO RACCOGLIE LE FIRME PER IL “TAGLIO DEI PARLAMENTARI” E SALVINI PARLA ALLE PIAZZE


di Matteo Ciacci

Sfoghi e appelli oramai arrivano come sempre tramite Facebook. Salvini attacca di Maio e Conte chiamandoli i signori “No”, soprattutto sul fronte delle “grandi opere”, dove dice siano stati piuttosto latenti e sempre negativi. Nella realtà, a onor del vero, le cose non sono andate proprio così, perché non è vero che i 5 Stelle hanno bloccato le grandi opere visto hanno dato il via a qualunque progetto, inclusi quelli al Sud per i quali ora Salvini si sta facendo campagna elettorale. E sempre a onor del vero, va anche detto che una squadra condivide assieme i traguardi raggiunti, invece da mesi, accadeva che quello che veniva discusso e/o approvato in Parlamento, Salvini lo sventagliava per primo alle cronache (N.d.R.: in alcuni casi, facendo arrabbiare pure il premier Conte che si sentiva scavalcato nelle sue funzioni) o nelle piazze italiane, dove aveva già iniziato una capillare campagna elettorale, vantando obiettivi e traguardi raggiunti dal Governo non a titolo plurimo, ma personale.

Da sinistra, il vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

Di Maio su Fb

Di Maio sulla sua pagina scrive: “Da leggere tutto, per la verità”. E poi riassume in poche righe il percorso del M5s, della Lega , del Governo fatto fino a pochi giorni fa. “Gli italiani stanno affrontando una crisi di Governo assurda voluta dalla Lega. Evidentemente in questo anno la Lega ha passato il tempo a controllare i numeri dei sondaggi“, sottolinea Di Maio nel suo post, dà una stoccata a Salvini colpevole a suo avviso di avere guardato finora ai suoi interessi, come tra l’altro ha sottolineato anche Conte nel discorso agli Italiani via Fb un paio di giorni fa, (Conte aveva detto che l’interesse primario di Salvini a un certo punto è stato quello di volere capitalizzare il consenso verso il suo partito). Noi invece pensiamo che ci siano numeri più importanti da guardare: quelli relativi alle persone che ora hanno un lavoro stabile, quelli sulle redistribuzioni di migranti, le persone aiutate con quota 100 o dei vecchi dinosauri che non prendono più il vitalizio grazie a noi”. Poi Di Maio poi spende alcune parole nei confronti del premier Conte: “Non meritava il trattamento che gli hanno riservato. Anche l’inganno prima o poi si paga. Basta vedere che fine ha fatto quello dello “stai sereno”. La Lega ha buttato giù l’unico Governo che in un anno ha resistito a lobbies e poteri forti. Quando i sondaggi hanno evidenziato che poteva staccare, lo ha fatto. Così la Lega ora potrà tornare a difendere gli interessi di Autostrade e simili”. “In queste ore”, prosegue Di Maio, “mi sembra che siano proprio in preda al panico, provano ogni giorno in tutti modi ad arrampicarsi sugli specchi per giustificare una scelta che è stata fatta per puro egoismo. È così, senza giri di parole. Così egoistica da fargli rivoltare contro i loro stessi sostenitori, che da giorni sulle loro pagine social hanno iniziato ad attaccarli. Queste cose nella storia si pagano, l’ho detto anche nell’ultima telefonata a Salvini prima della fine. La superbia non ha mai portato lontano nessuno. Qualcuno mi dirà: “te l’avevamo detto”. Io rispondo che avevamo formato questo Governo per fare cose per gli italiani. E infatti quando stavamo per abolire la prescrizione, riformare la giustizia e far saltare le concessioni ai Benetton, guarda caso hanno fatto cadere tutto. Noi siamo brave persone”, prosegue Di Maio, “e lo resteremo sempre. Ora, siccome la Lega è in difficoltà, ha iniziato a “buttarla in caciara con un fantomatico inciucio Pd-M5S”. È sempre stato così, credo ve lo ricordiate. Lo hanno sempre fatto, per tentare di screditarci agli occhi delle persone deluse da loro. “Ad ogni modo, noi siamo stati chiari. Il M5S non ha paura delle elezioni, anzi. Anzi, in questo momento siamo ancora più uniti, con Alessandro, Davide, Max Bugani, Paola Taverna, Nicola Morra, i capigruppo, i nostri ministri e tutti coloro che per il MoVimento hanno dato l’anima. Andiamo a votare subito”. E sul taglio delle 345 poltrone Di Maio dice: “Va fatto subito. Manca solo un voto. Ci vogliono al massimo due ore per eliminare definitivamente 345 poltrone e risparmiare mezzo miliardo di euro. Sono tanti soldi. E si possono investire in modo più utile: in strade, scuole, ospedali. Non in stipendi di politici. Nessun partito aveva mai avuto il coraggio di portare avanti una riforma come questa ed ora è lì, basta un piccolo passo. Il nostro appello è a tutte le forze politiche. Stamattina inizieremo a raccogliere le firme tra i parlamentari per chiedere la calendarizzazione d’emergenza alla Camera del taglio dei parlamentari. Contano i fatti, non le parole. E i fatti si possono dimostrare subito, non tra due mesi o tra due anni. Adesso. Poi subito il voto. Gli italiani non volevano e certamente non meritavano una crisi di governo a Ferragosto”. Ma su questo punto su Di Maio e i M5s, c’è chi ha fatto cadere più di un’ombra.

L’accusa di chi dice che Di Maio e 5Ms con la scusa del taglio dei parlamentari vogliano in realtà allungare i tempi della Legislatura

Alessandra Locatelli, neo ministro delle Famiglia
ph. Andrea Butti

Sulla battaglia “tagliaposti in parlamento”, Lega accusa il M5s di volere allungare i tempi della legislatura, non per il bene degli Italiani. Alessandra Locatelli, neo ministro della Famiglia, sul suo profilo Fb pubblica un post con la foto di Di Maio e Renzi con la scritta: “Con la scusa del taglio dei parlamentari che bloccherebbe il Parlamento per un anno, questi due difendono solo la poltrona”, ipotizzando che dietro il taglio dei parlamentari insistentemente chiesto ora da Di Maio e da M5s (come fece anche Renzi quand’era al Governo senza riuscire a portarlo a termine), ci sia invece la volontà di allungare i tempi della Legislatura, dal momento che questa non sarebbe una riforma che potrebbe passare in quattro e quattr’otto.

“Con a scusa del taglio dei parlamentari che bloccherebbero il parlamento per un anno, Di Maio e Renzi pensano solo alla poltrona. È un nostro diritto, subito al Voto! Basta con i No. Solo Matteo Salvini è stato capace di fare scelte coraggiose fino ad oggi. Altri hanno pensato alle poltrone, ai migranti e mai ai cittadini. 
Voto Subito!
#salvinipremier



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