di Matteo Ciacci
“Volevo dirvi che domattina (N.d.R. oggi per chi legge ora) sarò a Roma con tutti i parlamentari del MoVimento 5 Stelle. Se ce ne sarà bisogno staremo lì anche a Ferragosto. Dobbiamo tagliare i 345 parlamentari. Siamo ad un passo. Bastano due ore! L’unica apertura che ci interessa è questa, la chiediamo a tutte le forze politiche. A domani!” così ha scritto di Maio sul suo profilo Fb ieri in coda alle dichiarazioni appena fatte ai parlamentari riuniti in assemblea durante la quale ha espresso tutta la sua rabbia nei confronti dell’ex compagno di Governo: “Salvini non ha tradito il movimento o Conte, ma milioni di italiani a cui per 14 mesi aveva detto che non guardava i sondaggi. Ha tradito il contratto di governo per i suoi interessi. Berlusconi e Salvini stanno andando dal notaio per firmare un patto che assicura seggi a Berlusconi. Lo dico a Forza Italia: oggi Berlusconi vi mollerà. E Salvini svenderà Lega a Berlusconi come fece 20 anni fa”. Salvini agli italiani ha detto ‘state sereni’. Pagherà un caro prezzo per come ha tradito il Paese”, ha detto Di Maio in assemblea dei parlamentari M5s. “Mattarella è l’unico che decide quando e se andare a votare – ha detto il capo politico dei Cinque Stelle. “Già è surreale che ci debba essere crisi a Ferragosto. Ai cittadini viene scaricata addosso la preoccupazione non delle elezioni ma di una crisi che colpirà misure per loro importanti. Un governo non si insedierà prima di dicembre: salterà tutto quello che abbiamo fatto, quindi reddito, quota 100…Stiamo parlando del futuro del nostro Paese. La Lega faccia dimettere tutti i suoi ministri da questo Governo”, ha proseguito Di Maio. “I ministri della Lega dovrebbero votare contro se stessi. Noi saremo al fianco di Giuseppe Conte. Ha il diritto di presentarsi alle Camere per dire quello che abbiamo fatto, quello che potevamo fare e che non faremo. Ci devono guardare negli occhi”. Il presidente del Senato Elisabetta Casellati ha spiegato che “la convocazione dell’Assemblea, nell’ipotesi in cui il calendario dei lavori non venga approvato in capigruppo all’unanimità, non costituisce forzatura alcuna, ma esclusivamente l’applicazione del regolamento”. “L’art. 55, comma 3, prevede infatti che sulle proposte di modifica del calendario decida esclusivamente l’Assemblea, che è sovrana. Non il Presidente, dunque”, aggiunge, sottolineando che il “rispetto delle regole” è a “garanzia” dei cittadini. Matteo Renzi ha ripreso la scena proponendo un governo ‘no tax’ che, prima di andare al voto, faccia la manovra e porti a compimento il taglio dei parlamentari. L’offerta è a chi ci sta: dal M5s a Leu, passando per FI. Sono cominciate così le grandi manovre.E con le aperture dei Cinque Stelle, Matteo Salvini ha visto farsi materia il fantasma che stava scacciando da giorni, quello di un accordo che allontani le elezioni. Per questo prima ha lanciato la ‘sua manovra’ per evitare l’aumento dell’Iva, che prevede taglio delle tasse e pace fiscale. Poi ha programmato per martedì un incontro con FI e FdI, per serrare le fila in funzione ‘anti inciucio’.
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