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LA DOMENICA SU FB DI SALVINI, RENZI E MAIO. E LA “NOTA” DOPO PRANZO DEL M5S


Il vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini

di Matteo Ciacci

È domenica, ma il vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini non rinuncia a parlare con il suo pubblico, si sono notizie dell’ultima ora da riferire sull’Ong Open Arms, e vuole essere lui a comunicarle direttamente di persona via Fb. “Scusate qui c’è poca linea però ci tenevo a dire che non ci hanno rapito gli alieni, non ci hanno caricato su una nave di una ONG, ma ci tenevo a darvi in diretta, siccome le informazioni mi arrivano in tempo reale, una buona notizia”, e facendo riferimento alla ONG Open Arms dice: “Abbiamo smascherato non una, ma tre falsità, malati che non erano malati, bambini che non erano bambini, emergenza sanitaria che non esisteva e quindi niente emergenza sanitaria, costringendo il governo spagnolo a dire venite in Spagna, quello che già consigliammo 17 giorni fa, evidentemente per 17 giorni questa ONG senza scrupoli, in maniera ipocrita non si è diretta là dove avrebbe potuto e dovuto fin da principio andare ovverosia nel paese che le ha dato la bandiera”. Salvini poi parla di complicità sottobanco visto che questa imbarcazione dice ha provato fino all’ultimo, anche grazie a una sentenza di un tribunale che ha detto “no Salvini non può vietare l’ingresso”, a tentare di sbarcare in Italia, e ribadisce: “Chi la dura la vince, volere è potere e ripeto se questo è l’antipasto di ipotetici governi di sinistra che hanno due soli scopi, occupare poltrone e riaprire i porti, l’abbiamo già vista la sinistra al governo il PD, Renzi, Boschi, vi abbiamo già provato”. E sempre a proposito di inciuci tra partiti Salvini prosegue il suo monologo dicendo: “Tornano a parlare Renzi e Prodi. “Ma sì facciamo un governo col 5 Stelle”. Ma vi rendete conto del fatto che la democrazia per questi signori vale meno di zero e quindi un po’ di dignità, un po’ di coerenza, un po’ di schiena dritta. Se qualcuno ha paura delle elezioni che in democrazia non dovrebbero mai spaventare nessuno, perché sono il confronto diretto col popolo, con i nostri datori di lavoro, i senatori, i deputati, i ministri, i sottosegretari sono dipendenti pubblici al servizio del popolo italiano e chi si rifiuta di andare a confronto col popolo italiano, che paga lo stipendio ai parlamentari, evidentemente è perché ha la coscienza poco pulita”. Inevitabile per Salvini tornare a parlare di Renzi e della Boschi: “Vero Signor Renzi, vero onorevole Boschi? La nuova legge sulle banche con la Boschi, la riforma della Giustizia del CSM con Lotti, la riforma fiscale con Renzi, ma stiamo scherzando? Farò di tutto per evitare che gli italiani anneghino in un governo di sinistra con politiche di sinistra, che è stata bocciata a tutte le ultime elezioni, sarebbe una vergogna”. E poi la stoccata al M5s: “Qua gli unici traditori saranno coloro che eventualmente dovessero tradire per riesumare mummie alla Renzi, alla Boschi, c’è qualcuno che sta lavorando per riportare nei palazzi del potere a decidere sulla sorte degli italiani coloro che gli italiani hanno bocciato non una, ma due tre quattro cinque volte ma sarà mica democrazia questa. Se qualcuno ha deciso ribaltoni, inciucioni, lo dica ad alta voce. Se se non c’è un governo la via maestra sono le elezioni, altrimenti ci si siede al tavolo e si lavora. Renzi e Boschi sono il passato non perché lo dice Matteo Salvini, ma perché lo hanno detto milioni e milioni di Italiani in 1 2 3 4 5 6 10 elezioni, tutte le elezioni regionali che ha fatto il Partito Democratico le ha perse, le elezioni politiche il Partito Democratico le ha perse, le elezioni europee il Partito Democratico le ha perse, le elezioni amministrative il Partito Democratico le ha perse. E in queste ore mentre io sono sotto le frasche e voi siete al mare, in montagna, in ufficio, al lavoro, in ospedale, in commissariato, in azienda, insomma dove volete, qualcuno sta telefonando promettendo poltroncine, poltroncione, ministeri e vice ministeri, presidenza e vicepresidenza per occupare il potere alla faccia degli italiani, della democrazia nei prossimi tre anni. No o governo o voto. Mai, questa è la mia parola, mai mai con Renzi e mai con la Boschi. Se qualcuno vuole regalare agli italiani un futuro fondato sui porti aperti, sul Jobs Act, sulla legge Fornero avrà in me un avversario senza paura. Fregare gli italiani nel nome delle poltrone ma non paga mai, non paga mai. Fortunatamente c’è il presidente Mattarella che ha tutti gli elementi per valutare. Non sbarcheranno in Italia in centinaia di immigrati a bordo della Open Arms, non sbarcheranno perché ho già firmato il divieto di ingresso ai 356 a bordo della nave norvegese ONG francese perché l’Italia non è più il campo profughi Europa”. Poi Salvini sul fronte minacce racconta: “Mi segnalano che le minacce di oggi arrivano da Corso Racconigi a Torino, dove da qualche giorno sono apparse queste scritte, pensate che pochezza, che cretineria, che che squallore sui muri di Torino: “Leghisti e istriani stessa merda, stessa fine nelle Foibe a fare concime”. A questo aggiungo gli insulti di Saviano che dice che devo finire in galera Ma non lo decide Saviano fortunatamente anche se non so un governo di ultra sinistra che tipo di garanzie di libertà di tutela per i diritti potrebbe garantire agli italiani. No no tante cose non andavano e non vanno per carità di Dio, ma l’ultima delle cose che faccio, non per me che sono l’ultimo dei fessi, è riaprire le porte agli sciagurati del Partito Democratico e di restituire le chiavi di casa e del conto corrente degli italiani a Renzi, Boschi, Lotti e compagnia”.

L’ex premier, Matteo Renzi

La replica di Renzi arriva via Fb: “Oggi Salvini dice: farò di tutto pur di non far tornare Renzi al Governo. Tranquillo, omonimo, io non entro nel Governo Istituzionale. Per decenza delle istituzioni e per la salvezza del Paese mi basta che tu esca il prima possibile. Così l’Italia eviterà l’aumento dell’IVA, riprenderà il ruolo in Europa e ci sarà un ministro dell’Interno che finalmente difenda la nostra sicurezza anziché seminare odio. Io non torno al Governo, tranquillo. Ma tu quando ti dimetti?”

Luigi Di Maio con la fidanzata Francesca Verdini con la quale si è concesso
qualche giorno di relax nel Cilento. Palinuro, Pisciotta, il Cilento è un posto eccezionale, venite”, ha detto Di Maio.

Quasi in contemporanea Di Maio pubblica il suo commento anche lui su Fb: “Buongiorno e buona domenica, mancano solo quattro giorni e finalmente taglieremo 345 parlamentari. Grazie a questo taglio faremo risparmiare MEZZO MILIARDO di euro ai cittadini, 100 milioni di euro all’anno e 300 mila euro al giorno. Soldi da spendere in servizi per gli italiani, in nuovi cantieri, scuole moderne e trasporti pubblici. P.S. Se la Lega sfiducerà il presidente Conte, il taglio SALTA!”

Quello che invece non avviene via Facebook è l’incontro all’ora di pranzo nella villa di Marina di Bibbona del garante del M5s, Beppe Grillo con Luigi Di MaioDavide Casaleggio, Roberto Fico Alessandro Di Battista al quale hanno anche partecipato i capigruppo M5S di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, e la vicepresidente di Palazzo Madama, Paola Taverna. Il resoconto in una nota un paio di ore dopo: «Tutti i presenti si sono ritrovati compatti nel definire Salvini un interlocutore non più credibile. Prima la sua mossa di staccare la spina al Governo del cambiamento l’8 agosto tra un mojito e un tuffo. Poi questa vergognosa retromarcia in cui tenta di dettare condizioni senza alcuna credibilità, fanno di lui un interlocutore inaffidabile, dispiace per il gruppo parlamentare della Lega con cui è stato fatto un buon lavoro in questi 14 mesi. Il Movimento sarà in Aula aula al Senato al fianco di Giuseppe Conte il 20 agosto».



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