di Michelle Bernard
La città di Parigi ha voluto assegnare una medaglia onoraria ai due capitani tedeschi Sea-Watch 3 , Carola Rackete e Pia Klemp, per i loro sforzi per salvare i migranti nel Mediterraneo. Ma Pia Klemp, lo scorso 20 agosto ha rifiutato la medaglia che la città voleva darle, sottolineando il suo disaccordo con la politica migratoria nella capitale. La città di Parigi però non ha voluto lasciare la questione in sospeso “e quindi ha proposto un incontro chiarificatore alla Klemp”, ha riferito ai media mercoledì 21 agosto, Dominique Versini, assistente del sindaco di Parigi incaricata alla solidarietà, la tutela dei minori, la lotta contro l’esclusione e anziani dall’aprile 2014.
La lettera della Klemp alla Hildago
Questa la lettera, pubblicata da Le Monde, che la Klemp ha inviato per motivare il suo rifiuto, martedì scorso: “Signora Hidalgo, si vuole decorare per la mia azione di solidarietà nel Mar Mediterraneo (…) . Allo stesso tempo, la tua polizia ruba le coperte delle persone costrette a vivere per strada, vieta le manifestazioni e criminalizzi le persone che difendono i diritti dei migranti e dei richiedenti asilo. Mi vuol dare una medaglia per le azioni che combatti dentro le tue mura. Sono sicura che non sarà sorpresa del mio no alla medaglia Grand Vermeil “, ha scritto il capitano di Sea-Watch 3.
La risposta della città di Parigi
La politica migratoria è di competenza del governo, non della città, che non ha poteri di polizia in questo settore ci ha tenuto a sottolineare la Versini. “La città di Parigi è completamente mobilitata per sostenere i rifugiati, per ripararli e garantire un dignitoso e rispettoso della loro umanità”, ha sottolineato. Carola Rackete era stata arrestata alla fine di giugno prima di essere rilasciata per essere approdata con un’azione forzata a Lampedusa, facendo sbarcare 40 migranti che erano stati sulla sua barca per più di due settimane. L’arresto della giovane tedesca aveva provocato un vasto movimento di sostegno, che era riuscito a raccogliere oltre 1,4 milioni di euro in pochi giorni via Internet per pagare le spese legali e finanziare il proseguimento delle attività della ONG tedesca con una nuova barca. Pia Klemp, che ha anche salvato molte vite nel Mediterraneo, invece rimane perseguita dai tribunali italiani.
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