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MATTARELLA VUOLE TEMPI BREVI E DECISIONI CHIARE PER RISOLVERE LA CRISI


Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

di Matteo Ciacci

Alla fine dei colloqui con i big 5 di oggi stasera poco dopo le 20 il Presidente dell Repubblica Sergio Mattarella si è rivolto agli italiani per dare un feed-back dei colloqui, paventando possibili risoluzioni. “Con le dimissioni presentate dal Presidente Conte – che ringrazio, con i ministri, per l’opera prestata, si è aperta la crisi di governo, con una dichiarata rottura polemica del rapporto tra i due partiti che componevano la maggioranza parlamentare. La crisi va risolta all’insegna di decisioni chiare; e in tempi brevi. Lo richiede l‘esigenza di governo di un grande Paese come il nostro. Lo richiede il ruolo che l’Italia deve avere nell’importante momento di avvio della vita delle istituzioni dell’Unione Europea per il prossimo quinquennio. Lo richiedono le incertezze, politiche ed economiche, a livello internazionale. Non è inutile ricordare che, a fronte di queste esigenze, sono possibili soltanto governi che ottengano la fiducia del Parlamento, in base a valutazioni e accordi politici dei gruppi parlamentari su un programma per governare il Paese. In mancanza di queste condizioni la strada da percorrere è quella di nuove elezioni. Si tratta di una decisione da non assumere alla leggera – dopo poco più di un anno di vita della Legislatura – mentre la Costituzione prevede che gli elettori vengano chiamati al voto per eleggere il Parlamento ogni cinque anni. Il ricorso agli elettori è, tuttavia, necessario qualora il Parlamento non sia in condizione di esprimere una maggioranza di governo.

Mattarella parla di possibili intese fra partiti per formare una maggioranza

Nel corso delle consultazioni appena concluse, mi è stato comunicato da parte di alcuni partiti politici che sono state avviate iniziative per un’intesa, in Parlamento, per un nuovo governo; e mi è stata avanzata la richiesta di avere il tempo di sviluppare questo confronto. Anche da parte di altre forze politiche è stata espressa la possibilità di ulteriori verifiche. Il Presidente della Repubblica”, ha proseguito Matterella, “ha il dovere – ineludibile – di non precludere l’espressione di volontà maggioritaria del Parlamento, così come è avvenuto – del resto – anche un anno addietro, per la nascita del governo che si è appena dimesso. Al contempo, ho il dovere – per le ragioni che ho esposto – di richiedere, nell’interesse del Paese, decisioni sollecite. Svolgerò quindi nuove consultazioni che inizieranno nella giornata di martedì prossimo per trarre le conclusioni e per assumere le decisioni necessarie”.

In attesa del nuovo incontro con Mattarella…

“Vogliamo un governo alternativo alle destre”, ha sottolineato oggi Zingaretti, “con un programma solido e un’ampia base parlamentare. Ovviamente se non dovessero esistere queste condizioni, lo abbiamo detto anche al presidente Mattarella, il Partito democratico è pronto ad affrontare nuove elezioni anticipate”. Scontato dire che un governo alternativo alle destre il Pd lo potrebbe fare solo con i grillini che però non vedono di buon occhio il paniere offerto dal PD, soprattutto per lo stop a quel taglio dei parlamentari a loro tanto caro al quale non vogliono rinunciare. La vice presidente del PD Anna Ascani è intervenuta dicendo che se di fronte al rischio della Destra qualcuno nel PD pensa di far saltare il banco di un possibile governo sul taglio dei parlamentari se ne assumerà la responsabilità di fronte al paese e all’Europa”. Difatti è proprio il taglio dei parlamentari uno degli attuali punti di maggiore attrito fra PD e 5s. Ma se la Ascani ha usato l’espediente “di parlare a nuora perché suocera intenda”, quando Luigi Di Maio sale al Quirinale, va giù diretto a parlare del suo programma senza esitazioni. Torna sul discorso

Quando tocca a Luigi Di Maio salire al Quirinale il capo politico pentastellato detta sua volta i 10 paletti del movimento è il primo è proprio quello è da calendarizzare subito un taglio del numero dei parlamentari “manca un solo voto per completare la riforma per noi deve essere un obiettivo di questa legislatura e deve essere tra le priorità del calendario in aula programma di governo di legislatura”, commenta. Ora occorre solo aspettare l’evolversi degli eventuali accordi politici.



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