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MORTO L’ATTORE CARLO DELLE PIANE, CON LUI SE NE VA UN PEZZO DEL CINEMA ITALIANO


L’attore Carlo Delle Piane

di Marta Monicelli

È morto ieri a Roma all’età di 83 anni l’attore Carlo Delle Piane. A darne notizia l’amata moglie la cantante Anna Crispino. Candidato come migliore attore al Globo d’oro per la sua interpretazione nel film “Chi salverà le rose?” di Cesare Furesi, dove rivestiva i panni dell’avvocato Santelia, già interpretato in “Regalo di Natale” e “La rivincita di Natale” di Pupi Avati, proprio grazie all’interpretazione in “Regalo di Natale”, Delle Piane nel 1986 viene premiato con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla 43ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Altri premi alla carriera gli vengono conferiti due anni fa, per la precisione nel luglio del 2017 ad Alghero nel corso della 17ª edizione del Grand Prix Corallo Città di Alghero e l’11 ottobre 2017 a Bologna per la sua interpretazione in “La farfalla di ferro”. Con la scomparsa dell’attore, che aveva da poco festeggiato i 70 anni di carriera, lavorando al fianco di Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Totò, De Sica e molti altri ancora, fino al fortunatissimo decennio con Pupi Avati, se ne va un pezzo di storia del cinema italiano. Nato a Roma, in piazza Campo de’ Fiori, il 2 febbraio 1936, secondogenito dei tre figli, per il particolare aspetto del suo viso e le innate capacità interpretative, fin da subito venne scelto da grandi registi per ricoprire ruoli in alcuni dei più importanti film girati negli anni Sessanta. Carlo debuttò nel mondo dello spettacolo nel 1948, quando Vittorio De Sica e Duilio Coletti lo scelsero per interpretare il ruolo di Garoffi nel film “Cuore”, selezionato durante una serie di provini in giro per le scuole. Delle Piane considerava questa esperienza cinematografica un avvenimento unico. Invece nel 1950, fu chiamato per partecipare al suo secondo film, “Domani è troppo tardi”, del regista francese Léonide Moguy. Ancora giovanissimo, nel 1951 fu scelto da Steno e Mario Monicelli per affiancare Aldo Fabrizi e Totò in “Guardie e ladri”, con i quali successivamente lavorò in altri film. Nel 1954 Carlo interpretò Romolo Pellacchioni, detto “Cicalone”, l’amico di Nando Mericoni, in “Un americano a Roma”, al fianco di Alberto Sordi. Negli anni Sessanta portò in tournée, con tappa a Toronto, lo spettacolo “Rugantino con Nino Manfredi, interpretando Bojetto, il figlio di Mastro Titta, interpretato da Aldo Fabrizi. E nel 1968 recitò nell’unico film giallo d’azione, “Scacco internazionale” di Giuseppe Rosati, ma la sua parte fu poi esclusa in fase di montaggio.

Nel 1973 ebbe un incidente automobilistico e rimase in coma per più di un mese. Si riprese professionalmente anche grazie all’incontro con il regista Pupi Avati, che lo scelse per il film “Tutti defunti… tranne i morti”, che portò Delle Piane a un importante mutamento professionale, mostrandone le qualità interpretative anche in ruoli drammatici. Tra gli altri ruoli, quello del professore innamorato della bella collega del liceo, in “Una gita scolastica” (1983), film per il quale venne premiato nel 1984 col Nastro d’argento (come migliore attore), col Globo d’oro (come miglior attore rivelazione) e col Premio Pasinetti (come miglior attore). Non solo attore, ma anche regista nel 1997 quando Delle Piane interpretò e diresse il suo unico film da regista, “Ti amo Maria”.

Schivo e riservato, nel 2006 Delle Piane incise un disco intitolato Bambini, scritto da Massimo Bizzarri e Giuseppe Marcucci, arrangiato da Massimo Bizzarri, di cui parte dei proventi vennero devoluti a un’associazione umanitaria. Nel 2008 fu protagonista, assieme a Stefania Sandrelli, del cortometraggio “Ogni giorno”, diretto da Francesco Felli, sul tema dell’Alzheimer, prodotto da Sky e dalla Federazione Alzheimer Italia. Il 16 maggio 2013 l’attore sposa la cantante Anna Crispino. Venerdì 9 gennaio 2015 venne ricoverato d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma per un malore di carattere neurologico. Salvato dall’intervento tempestivo della moglie, il 20 gennaio fu dimesso completamente ristabilito. Questa volta però Carlo non ce l’ha fatta e la “farfalla di ferro” ha smesso di sbattere le sue ali per sempre.



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