di Marco Salmoiraghi
Al momento non ci sono ancora elementi chiari per determinare le cause della morte dello chef Andrea Zamperoni, originario di Lodi, da tempo a New York alle dipendenze del ristorante Cipriani Dolci, (N.d.R.: impostato sui dolci, ma in realtà ristorante a pieno titolo, specializzato in cibo italiano semplice e tradizionale), situato all’interno della restaurata Grand Central Station, sulla balconata del lato Ovest. L’unica frase che si sente ripetere in queste ore è che Andrea “Era nel posto sbagliato al momento sbagliato…”, frase che continua a ripetere anche Renato Rosi, lo zio di Andrea, che non sa dare dare un movente a un omicidio che lascia tutti basiti. Perché Andrea era un bravo ragazzo, schivo, che trascorreva la maggior parte del tempo all’interno del ristorante dove ricopriva la carica di capo chef. Che cosa ci facesse dentro un posto del genere, dove potrebbe essere andato per fare visita a qualcuno, per poi finire in mezzo a un diverbio o a una rissa finita male, è ancora un mistero. L’unica cosa certa è che il Kamway Lodge, l’ostello dove è stato ritrovato il suo corpo avvolto in una coperta, a pochi isolati da casa sua, era un posto mal frequentato e conosciuto dalla polizia per i suoi giri di droga e prostituzione. Ora la famiglia di Zamperoni chiede chiarezza sull’accaduto. Le indagini sono in corso, ma al momento la causa del decesso non è ancora nota: servirà un’autopsia per chiarire quando e come è morto Zamperoni, di cui si erano perse le tracce da sabato scorso. Sul suo corpo non sarebbero stati rinvenuti segni di violenza. La polizia era intervenuta nell’ostello mercoledì notte, proprio in seguito a una chiamata dal 911, l’omologo del nostro 113. Secondo indiscrezioni, ad accogliere la polizia e a indicare dove si trovava il corpo di Andrea, sarebbe stata una donna, in quel momento tutta nuda. I funerali di Andrea, una volta ultimata l’autopsia e sbrigate le pratiche per il rientro della salma, si svolgeranno in Italia, a Lodi, dove il sindaco di Casalpusterlengo (Lodi), Elia Delmiglio, ha deciso che proclamerà il lutto cittadino nella giornata dell’ultimo addio al giovane. “La madre e il padre attenderanno qui la salma”, ha detto Renato, lo zio dello chef, spiegando che in queste ore a New York, c’è solo il fratello gemello che sta prendendo accordi con le autorità locali per riportare a casa la salma di Andrea. Straziata dal dolore la mamma, Oriella Ave Dosi, la mamma di Zamperoni, che ha formalizzato la denuncia sulla morte del figlio che sarà trasmessa alla Procura di Lodi nell’ambito dell’indagine aperta sul caso. Il procuratore della Repubblica, Domenico Chiaro ha dichiarato che l’apertura del fascicolo è un primo passo obbligato, per ora con finalità solo conoscitiva da parte nostra”che “consente di chiedere ufficialmente informazioni all’autorità competente estera per capire meglio cosa è successo, se c’è un reato e se è perseguibile anche in Italia”.
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