di Matteo Ciacci
Al via alla Camera dei deputati l’incontro tra le delegazioni del Partito democratico e M5s per sciogliere i nodi che ancora ostacolano un’intesa per la formazione di un nuovo governo. Marcucci, “Non credo che ci siano veti” da parte del Pd. Delrio: “Lavoriamo sui contenuti”. Patuanelli ieri ha usato toni perentori dicendo: “Di Maio è il capo politico del M5s, deve essere assolutamente nel governo e avere un ruolo”. E pur senza specificare quale, e ricordare che alla fine si decide solo sulla piattaforma Rousseau, è riuscito comunque a disturbare qualcuno del Pd. Dopo Patuanelli a Montecitorio è arrivato anche il capogruppo alla Camera Francesco D’Uva, che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Alle 18 al Quirinale arriverà Matteo Salvini, che continua a perseguire la strada del voto.
A tranquillizzare le acque stamattina ci ha pensato Nicola Zingaretti dopo avere avuto il mandato dalla direzione del Pd (tutti a favore tranne il senatore Matteo Richetti che ha espresso parere contrario a dare la disponibilità nelle consultazioni e a verificare le possibilità di un nuovo governo). Zingaretti continua a invocare “un modello diverso di governo rispetto al precedente” ed “equilibri accettabili per tutti”: “Noi abbiamo accettato il peso della responsabilità nei confronti del Paese. Chiederemo una discontinuità. Potevamo scegliere diversamente? Forse. A partire dalla figura del premier. Ma abbiamo deciso di aprire alla scelta di Conte perché così ha deciso il M5S. Devo essere chiaro che non c’è nessuna staffetta da proseguire e nessun testimone da raccogliere, semmai una nuova sfida da cominciare” e poi ha aggiunto: “Amiamo l’Italia e crediamo valga la pena tentare questa esperienza. In tempi complicati come quelli che viviamo, sottrarci alla responsabilità del coraggio di tentare, è l’unica cosa che non possiamo e non vogliamo, come democratici, permetterci. Noi intendiamo mettere fine alla stagione dell’odio, del rancore e della paura. L’obiettivo, insomma, è aprire “una nuova stagione politica civile e sociale”. “Un governo” ha sottolineato Zingaretti , “che convinca gli italiani che le difficoltà economiche e sociali ci sono, ma posso essere superate da un impegno comune. Un governo, ha osservato il segretario Pd, per i giovani, per i tanti diplomati e laureati che non siamo riusciti a trattenere, un governo per chi è alla ricerca di un lavoro e investe nelle imprese per la cresciuta economica. Ed un governo, ha sottolineato, che abbracci con chiara discontinuità delle ricette economiche in chiave redistributiva e di equità sociale e sostenga lo sviluppo verde. “È l’Italia bella a cui noi vogliamo dare voce”, ha precisato Zingaretti. “L’Italia bella che sconfigge la paura con la speranza, il rancore con la comprensione e sa opporre all’odio la concordia e la condivisione”.
In seguito al suo intervento il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, entrando a Montecitorio per partecipare alla riunione con la delegazione M5S, ha detto: “Siamo al lavoro sui contenuti”.
Giorgia Meloni di Fdi ha detto: “Abbiamo ribadito la nostra posizione chiara e semplice. Per noi l’unico o sbocco possibile è lo scioglimento immediato delle Camere ed il ritorno alle urne. Abbiamo chiesto a Mattarella di valutarlo anche nel caso in cui M5S e Pd confermassero la loro volontà di procedere verso il ‘patto della poltrona’, che è un inganno”. E poi parlando dei possibili accordi trasversali ha detto facendo riferimento all’ex premier Renzi su Fb: “Doveva lasciare per sempre la politica dopo che gli italiani lo avevano mandato a casa, ma grazie ai cinquestelle sarà il principale azionista del prossimo governo. Ringraziamo ancora una volta il M5S per questo (non gradito) regalo.
Matteo Salvini, che continua a dire e scrivere dappertutto mai con il Pd. E poi a ribadire che quelli della Lega hanno tanti difetti ma un pregio, uber alles, la coerenza. E uber alles Matteo continua a mettere anche il voto degli italiani. “Altro che responsabili”, scrive Salvini su Facebook, “qui ci sono parlamentari che pensano solo a difendere la poltrona e da giorni litigano per spartirsi ministeri! Chi ha paura del voto degli Italiani? Noi no.
Libere elezioni, subito, e l’Italia riparte”.
Il MoVimento 5 Stelle ha messo sul piatto “dieci punti per l’Italia come base per qualsiasi discussione”. Queste le parole scritte ieri su Fb dal movimento grillino che ha spiegato successivamente nel post pubblicato da Di Maio sul suo profilo che: “Il confronto tra le forze politiche su questa base sarà portato avanti dal presidente del Consiglio che eventualmente domani (N.d.R. oggi) potrebbe essere incaricato dal Presidente Mattarella. Alla fine di questo percorso ci sarà una proposta di progetto di governo che sarà stata condivisa tra le forze politiche che intendono entrare in maggioranza. Prima che venga sottoposta al Presidente della Repubblica, questa proposta sarà votata online su Rousseau dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle. Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle. Il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana”. Sottolineando ancora una volta che gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno e avranno sempre l’ultima parola.
A breve termineranno le consultazioni ed è probabile che altri puzzle serviranno a comporre la strada maestra che M5s e Pd vogliono percorrere. Ora l’ultima parola resterà al presidente Mattarella.
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