di Matt Spencer
La Florida si prepara all’arrivo di Dorian, che potrebbe toccare terra come uragano di categoria 4, il più forte in assoluto dopo Andrew che nel 1992, spezzò l’imponente ponte che collega Miami a Key West. Mentre la benzina inizia a scarseggiare e i supermercati sono stati presi d’assalto, si registrano anche lunghe code agli aeroporti. Nove università sono state chiuse almeno fino a martedì prossimo. Possibili danni non solo per i residenti, ma anche per il presidente Donald Trump che proprio nella zona che si presume possa essere più colpita, ha alcune proprietà. Oltre a Mar-a-Lago e al resort Doral, a rischio sono: le Trump Towers e la Trump Grande di Sunny Isles Beach, i golf club di Jupiter e West Palm beach, il Trump Hollywood di Hollywood Beach e due residenze private a West Palm Beach. La Florida e la Georgia ha già dichiarato lo stato di emergenza e in previsione dell’arrivo di Dorian sulla costa orientale degli Stati Uniti, il governatore della Florida Ron DeSantis ha dichiarato lo stato di emergenza, così da avere la possibilità di ricevere più carburante e chiamare la Guardia Nazionale. Il governatore repubblicano della Georgia Brian Kemp ha firmato un ordine
esecutivo che libera risorse statali per la risposta alle emergenze per 12 contee più vicine alla costa dello stato. Il National Hurricane Center ha dichiarato che è previsto che la tempesta di categoria 2 si rafforzi fino a raggiungere una categoria 4 potenzialmente catastrofica, con venti a oltre 200 chilometri orari. La previsione è che la tempesta colpisca gli
Stati Uniti al più tardi lunedì, tra le Florida Keys e il sud della Georgia.
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