I contanti in Italia restano ancora molto usati, rispetto agli altri paesi europei, malgrado l’aumento negli ultimi 10 anni di strumenti di pagamento come carte di credito, bancomat e bonifici. A rivelarlo un recente studio della Uif, che ha evidenziato che i contanti sono usati maggiormente al Sud per una questione di abitudini radicate mentre al Centro Nord, lo di predilige per ragioni differenti, in buona percentuale anche anomale purtroppo. Così per tenere maggiormente la situazione sotto controllo da lunedì 2 settembre partiranno i controlli da parte della Uif, l’unità di informazione finanziaria incardinata presso la Banca d’Italia. La misura, prevista dalla riforma del 2017 che ne ha fissato l’inizio a settembre, prevede l’invio delle comunicazioni su prelievi e versamenti presso banche, Poste, istituti di pagamento. Si potrà sapere il nome di chi ritira o versa banconote per oltre 10mila euro complessivi in un mese. Non sarà una segnalazione automatica di operazione sospetta ma accenderà un faro da parte delle autorità. La comunicazione dovrà essere inviata, ha chiarito la stessa Uif, anche se si supera il tetto dei 10mila euro attraverso più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro. Il primo invio dovrà essere effettuato entro il 15 settembre 2019 e riguarderà i dati riferiti ai mesi di aprile, maggio, giugno e luglio.
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