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ISTAT, ECONOMIA MONDIALE IN FRENATA, PREVISTI ALMENO 3 MESI DI STALLO PER L’ITALIA


di Matteo Del Vecchio

Le turbolenze politiche, associate a un’evoluzione incerta degli accordi commerciali e all’aumento della probabilità di una hard Brexit per la Gran Bretagna, ha colpito negativamente l’economia mondiale. Lo dice Istat, che ha rilevato che nel mese di giugno, il settore commerciale nel Belpaese, ha performato negativamente. Mentre la misura del volume del prodotto interno lordo (PIL) stagionale è rimasta stabile rispetto al trimestre precedente. E l’esportazione netta ha fornito un contributo nullo alla crescita del PIL.

Il rallentamento dell’attività economica ha interessato anche il mercato del lavoro. Dopo la crescita osservata nei mesi precedenti, a luglio la stima delle persone occupate è diminuita e il tasso di disoccupazione è aumentato marginalmente. Successivamente la decelerazione dei tre mesi precedenti, in agosto, l’inflazione ha accelerato marginalmente, con la componente principale che ha registrato un aumento maggiore di quello dell’indice principale. Il divario inflazionistico con l’area dell’euro si è ridotto moderatamente.

Nel mese di agosto, la fiducia dei consumatori e delle imprese è peggiorata. L’indicatore anticipatore, influenzato dall’evoluzione negativa delle prospettive, è diminuito suggerendo che il ciclo economico italiano rimarrà debole nei prossimi mesi.

La situazione economica in Italia

Nel secondo trimestre 2019, il Prodotto interno lordo (PIL) è rimasto stabile rispetto al trimestre precedente. Le esportazioni nette hanno fornito un contributo nullo alla crescita del PIL. I dati destagionalizzati del commercio estero, a giugno, rispetto a maggio, sono aumentati per i flussi in uscita (1,2%) e diminuiti per i flussi in entrata (-2,1%). Le esportazioni sono aumentate per i paesi terzi, ma non paesi dell’UE . Le importazioni sono diminuite del 3,1% per i paesi dell’UE e dello 0,5% per i paesi terzi.

Il rallentamento dell’attività economica ha interessato anche il mercato del lavoro. Nei mesi precedenti, la stima degli occupati è diminuita (-0,1%) e il tasso di disoccupazione (9,9%).

Conseguentemente alla decelerazione dei tre mesi precedenti, l’inflazione in agosto ha subito un’accelerazione marginale (-0,5% rispetto allo 0,4% di luglio). Mentre il divario inflazionistico con l’area dell’euro si è ridotto moderatamente. Nel mese di agosto, la fiducia dei consumatori e delle imprese è peggiorata e Istat ha stimato che il ciclo economico italiano rimarrà debole nei prossimi 3 mesi.



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