di Chao Zeng
L’attivista pro-democrazia Joshua Wong, leader del ‘movimento degli ombrelli’ del 2014, è stato di arrestato all’aeroporto di Hong Kong di rientro da un viaggio a Taiwan per la violazione delle regole della libertà su cauzione, seguito all’arresto di agosto, che prevedevano, tra l’altro, l’obbligo di dimora dalle 23 alle 7. “Sono stato arrestato questa mattina dalla polizia per le violazioni delle condizioni del rilascio su cauzione e sono attualmente tenuto in custodia”, ha scritto Wong in un messaggio affidato ai legali e poi diffuso sui social media dal suo partito politico Demosisto. Oggi migliaia di manifestanti hanno partecipato a Hong Kong al corteo partito da Chater Garden, nel centro della città, e finito davanti al consolato americano dove sventolando delle bandiere a stelle e a strisce hanno urlato slogan del tipo “Trump aiutaci tu”, per chiedere l’aiuto del presidente americano che più volte ha manifestato solidarietà nei loro confronti.
L’inizio pacifico dell’iniziativa, seguita da migliaia di agenti della polizia, ha avuto momenti di tensione sul finire quando la stazione della metropolitana di Hong Kong è stata chiusa per impedire l’afflusso di altre persone. All’ingresso è stato appiccato un incendio, spento poi dai vigili del fuoco. La polizia è ricorsa ai lacrimogeni nel tentativo di disperdere i manifestanti che su Hennessy Road, nel cuore di Hong Kong, hanno formato barricate per bloccare la circolazione stradale. In tenuta antisommossa, gli agenti hanno cordonato parte di Yee Wo Street e East Point Road, fuori dai grandi magazzini Sogo di Causeway Bay. Molti dei manifestanti, provenienti dalla marcia pacifica del pomeriggio conclusasi davanti al consolato Usa, hanno indossato abiti neri, maschere ed elmetti da cantiere e invaso l’area dello shopping della città, riferiscono i media locali.
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