È iniziato stamattina il dibattito generale sulla fiducia al nuovo Governo nell’Aula del Senato. Il premier Giuseppe Conte, che ieri ha consegnato il discorso programmatico a Palazzo Madama, replicherà il copione già seguito alla Camera e interverrà in sede di replica nel primo pomeriggio alle 15,30. Seguiranno le dichiarazioni di voto e il voto di fiducia che dovrebbe concludersi intorno alle 18. Le proteste in ogni caso non si placano. Al grido in aula “Bibbiano! Bibbiano!”di alcuni senatori della Lega contro i senatori del Pd durante l’intervento del Dem Dario Stefano, per la fiducia al governo Conte, sono seguiti altri cori di protesta e di nuovo si sono sentite in aula parole come “Dignità, dignità” scandite da alcuni senatori battendo le mani sui banchi. All’avvio della discussione sulla fiducia, che è animata da frequenti interruzioni, un senatore, seduto nei banchi di Forza Italia, ha mostrato un cartello con la scritta “Sei un barone, non un conte” riferito al premier, ma il cartello è stato subito rimosso dai commessi. Ieri la Lega Nord attraverso il suo capogruppo Molinari ha detto che non voterà la fiducia al Governo Conte. Molti gli applausi ricevuti in aula da Molinari al termine del suo speech che ha letteralmente messo alle corde il premier Conte.
Anche Fratelli d’Italia si è espressa a favore del no. Questo l’intervento di ieri alla Camera.
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