di Matteo Ciacci
L’Italia ha assegnato il ‘place of safety, ossia il porto sicuro, alla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranea e Medici senza frontiere con 82 migranti a bordo. Nelle ore precedenti si stava valutando se farla entrare direttamente in porto o fare il trasporto dei migranti su motovedette della Guardia Costiera. Ovviamente Salvini non ha perso l’occasione di puntare subito il dito contro gli ex alleati di partito e ha detto: “Siamo alla resa”. Di Maio invece, oggi fermandosi con la stampa a parlare dell’apertura della Scuola Open Comuni di Rousseau, il cui obiettivo sarà quello di formare i futuri amministratori del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla Ocean Viking ha detto: “Credo che ci sia un grande equivoco sul fatto che sia stato stato assegnato un porto sicuro alla Ocean Viking per semplice motivo che noi lo abbiamo assegnato solo perché l’Europa ha deciso di aderire alla nostra richiesta di prendere gran parte di quei migranti. Deve essere ben chiaro, il principio per cui, anche in precedenza con il precedente Governo, il nostro obiettivo era fare in modo che chi arrivava in Italia venisse redistribuito in altri Paesi Europei e adesso si sono creati degli automatismi che ci permettono di fare in modo che quando uno straniero arriva in Italia viene redistribuito in altri Paesi europei. Detto questo io mi impegnerò come ministro degli Esteri a lavorare su due fronti, la cooperazione internazionale per fare il più possibile investimenti nei Paesi di provenienza e quindi migliorare le condizioni economiche di queste persone nei loro Paesi e due, gli accordi sui rimpatri saranno importantissimi perché ci permetteranno sempre di sancire il principio che chi non può stare qui deve ritornare indietro chi può stare qui sta in Europa non in Italia”. Poi sul fronte autostrade il ministro degli Esteri ha aggiunto: “Noi andiamo avanti con la volontà di revocare le concessioni autostradali ai Benetton ovvero a quell’azienda che non ha manutenuto il ponte Morandi e addirittura ieri abbiamo visto dalle indagini che omettevano totalmente la manutenzione di quelle che erano le carenze delle infrastrutture di quel ponte. Cioè chi doveva mantenere quel ponte non lo ha fatto. È assurdo e non si dica che quella gente possa continuare a gestire i nostri ponti. Mi fa piacere che anche nel PD non sia più tabù la revoca delle concessioni autostradali. Bene questo è un ulteriore passo che permette a questo Governo di essere più forte. Ora il tema è molto semplice in Italia non ci sono come concessionari solo i Benetton. Ma è chiaro che sul ponte Morandi noi non possiamo pensare che i suoi tratti autostradali siano ancora gestiti da loro. Il procedimento sta andando avanti e speriamo che nei prossimi mesi si possa fare giustizia per le vittime del ponte”. Riguardo al nuovo Governo e l’alleanza con il Pd Di Maio invece ha detto di esserne molto soddisfatto: “Io credo che questo esperimento che stiamo portando avanti a livello nazionale è entusiasmante non perché Movimento 5 Stelle e il Pd si sono messi assieme, ma perché abbiamo scritto nel programma di governo una cosa importante ossia che vogliamo creare un Paese che tra circa 5 anni spegnerà tutte le centrali a carbone, un paese che farà una legge per bloccare le trivellazioni petrolifere in mare e a terra, un paese che avvierà una rivoluzione ecologica che lo porterà ad essere un paese 100% ad energia rinnovabile”. E riguardo alle new entries nella nuova squadra di Governo Di Maio ha chiuso il suo intervento dicendo: “Faccio i migliori auguri a tutti i sottosegretari e viceministri che sono stati nominati ieri e ringrazio tutti quelli uscenti che non sono stati riconfermati sicuramente non per demeriti loro, ma semplicemente perché questa è un’altra trattativa con altre forze in campo e il lavoro che ci aspetta sarà di responsabilità e faccio i migliori auguri a tutti a ogni livello locale. Per quanto mi riguarda il nostro obiettivo nei prossimi mesi è fare in modo che nelle regioni siano governate da bravi amministratori che siano in grado di migliorare le condizioni e la qualità della vita dei cittadini italiani, regioni come l’Umbria, come l’Emilia Romagna, come la Calabria però la parola alleanza oggi non è all’ordine del giorno a livello regionale”.
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