di Patricia Diáz Moreno
Dopo la settimana della moda di New York e quella di Londra, è stata la volta di quella italiana, la Fashion Week inaugurata nel capoluogo meneghino il 17 settembre. Numerose le novità riservate dai numerosi brand che hanno già sfilato e sfileranno sul red carpet per la stagione Primavera Estate 2020 fino a lunedì, 23 settembre giorno della chiusura dei battenti.
VERSACE FINALE A SORPRESA CON JENNIFER LOPEZ
Un tuffo nel passato quello di Donatella Versace alla ricerca di figure e capi icononici. Un déjà vu per la Versace che per onorare Gianni, il fratello scomparso, nel 20° anniversario della sua morte, aveva chiuso il fashion show della primavera/estate 2018 riunendo le top model degli anni Novanta, Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Carla Bruni ed Helena Christensen. Tante le sorprese anche quest’anno come quella di chiudere il défilé con l’arrivo sulla passerella di J.Lo che ha indossato la copia reinventata dell’iconico abito della Maison che la cantante ha indossato ai Grammy Awards nel 2000. La Lopez prima ha camminato da sola sul red carpet e poi mano nella mano con Donatella Versace guadagnandosi entrambe una standing ovation.
FENDI REWIND ’60
Debutto da solista per Fendi che senza Karl Lagerfeld sulle note di “The Age of Aquarius” che accompagna tutto il fashion show, riavvolgendo il nastro e fermandolo agli anni Sessanta, per la precisione alla metà degli anni ’60 per ricordare la perdita e in onore di Lagerfeld. Giacche trapuntate e minigonne abbinate, impermeabili e gonne ritagliati con disegni floreali da giardino e gonne in spugna facili da indossare e giacche di tela, ma anche borse intessute e maglioni intessuti con profonde scollatura a V e minigonne con stampa traslucida o gonne intessute di macrame, questi i capi della nuova collezione di Silvia Venturini Fendi. Predominano i quadri su una pelliccia e un abito con pelliccia a maniche corte con rifiniture abbinate. E un ritorno alla pelliccia c’è anche per il cappotto di strisce alternate di pelliccia e percalle, indossato con gonna a quadri trasparenti e un top in maglia di calendula ritagliato.
LA LEGGEREZZA DI EMPORIO ARMANI
La collezione Primavera / Estate 2020 dell’Emporio Armani è stata uno studio di leggerezza e movimento, morbidezza nei materiali, silhouette e tavolozza dei colori.”È difficile definire la bellezza”, ha detto il designer dopo lo spettacolo. “Ci sono molte donne che possono essere belle a modo loro. C’era una volta la bellezza della donna con la sigaretta. Oggi le donne possono essere diverse, diversamente belle. “Lo spettacolo si apre con un défilé dove ci si accorge subito che l’eleganza questa volta si spinge un po’ più giocando sulle trasparenze dei top rosa, che sfilano all’inizio, abbinati a pantaloni di velluto grigio, con l’indispensabile accessorio, una borsa a tracolla urbana con scatola a pillola. Anche in casa Armani si ritorna all’epoca hippie con la tuta a pantalone largo in denim blu. Belli i top in tulle su pantaloni setosi, con perline. E poi pantaloni di organza e giacche con cerniera arricciate, indossate con orecchini a catena che ricordano l’era della discomusic degli anni ’70. E poi calzature che lasciano l’imbarazzo della scelta a diversi stili. a partire da chi predilige le scarpe da ginnastica (ma rigorosamente alte) agli stivali militari alti fino al ginocchio. “Dobbiamo tornare ad essere più normali, pensando agli uomini e alle donne che vivono intorno a noi”, ha detto Armani sottolineando la sua cultura verso l’inclusività.
PRADA OBIETTIVO STILE
Blazer da signora o cappotti doppio petto con bottoni a contrasto, e audaci completi coordinati a quadretti 3D. Attira l’attenzione la finitura grezza delle camicette di lino, i motivi a licheni e felci dei ricami, il meraviglioso motivo a foglie verdi su un soprabito arancione, come anche cappelli da jockey oversize in lattice dorato, cappellini charleston a cloche oppure copricapo in stile New England degni della Annie Hall del film di Woody Allen. La sfilata termina con una marea di applausi. Miuccia Prada dice: “C’è già troppa moda in giro, ora occorre puntare sullo stile”.
MAX MARA RENDE OMAGGIO A NATASHA WALTER
Il debutto del défilé è con Candice Swanepoel, Gigi Hadid e Doutzen Kroes che sfilano emulando il trio di Charlie’s Angels in Sherlock Holmes grigio, reso elegante con sagome strette accentate da tasche con cerniera e vita strette. Perché il mood di Max Mara quest’anno è quello dello 007, prendendo spunto dalla scrittrice femminista britannica Natasha Walter che ha sempre sostenuto che “la finzione ha bisogno di più spie femminili, visto che le donne sono addestrate per mantenere i segreti”. E così il mood della collezione Primavera/Estate 2020 di Max Mara è quello del fascino militare, che viene rappresentato sulla passerella con bermuda, camicie su misura e cravatte monocromatiche abbinate, indossate con calze e décolleté trasparenti abbinate.
Anche per Max Mara il ritorno agli anni ’60 si intuisce quando sfila a slerie di gonne sexy con tagli diagonali indossate con acconciature stile anni ’60 e stivali alti fino al ginocchio. E poi le giacche maschili del in principe di Galles con abiti femminili a paisley e a pois fanno un effetto tromp-l’oeil catch-me-you-you-can. Chiudono la passerella Joan Smalls e Kaia Gerber assieme a Hadid e sua sorella Bella Hadid accompagnate da un grande applauso.
LO SPIRITO LIBERO DI MISSONI
Non c’è niente di più milanese di un giro nel centro su un tram degli anni ’30. E non c’era niente di più bello il secondo giorno della settimana della moda di Milano che vedere i passeggeri che saltavano su e giù indossando le ultime creazioni del marchio dallo spirito libero M Missoni, che viene rilanciato sotto la direzione creativa di una Missoni di terza generazione, Margherita assieme a mamma Angela direttore creativo della Maison. “Ho voluto dare nuova vita ai tessuti rimasti, ma anche alle scorte di filati Missoni”, ha detto Margherita. Ad esempio, ha trasformato i tessuti Missoni Home in cappotti e sciarpe in abiti. Il suo obiettivo è quello di creare abiti per tutti i giorni, la vita reale all’insegna della versatilità del marchio, come lasciano intendere le felpe con logo logo Missoni scoperto che adorna anche giacche e pantaloni in maglia e le morbide tute da giorno da donna indossate con un cappello floscio abbinate ad accessori includono collane e bracciali con bottoni ingombranti, borse per cellulare in rafia. Righe e stampe in fantasia, celeste cartazucchero che si alterna al vinaccia. Tagli essenziali arricchiti da balze, pantaloni Harem con lacci alle caviglie, ma anche pantaloni più classici a righe e grossi quadri, abiti con volant e con abbondanza di ramage. Una collezione che si vedrà nei negozi a novembre, con articoli selezionati sull’e-commerce nei prossimi giorni.
BOTTEGA VENETA GIOCHI E PROPORZIONI
La collezione “evolve i codici che stiamo costruendo a Bottega Veneta”, ha affermato il direttore creativo Daniel Lee che sta apportando nuove proporzioni alla casa di moda Bottega Veneto, con l’obiettivo di massimizzare gli sforzi nella collezione co-ed per la prossima primavera ed estate. Così in passerella si vedono maglie incrociate con stampe che richiamano la giungla, indossate con pantaloncini in pelle sciolti o pantaloni harem, giacche e cappotti oversize che riescono nell’effetto look-at-me.
MOSCHINO ALL’INSEGNA DELL’ARTE
La collezione di Jeremy Scott si ispira all’arte, da Picasso ai pagliacci di Pierrot. La modella Kaia Gerber sfila con maniche oversize e una gonna a effetto mongolfiera, mentre Bella Hadid opta per un capo blu e rosa arlecchino e sua sorella Gigi per un abito da una sposa. Poi arrivano sulla passerella le donne spagnole in abiti a pois, con una borsetta con corna di toro dorate e un anello al naso per una chiusura al massimo dell’ironia.
LAURA BIAGIOTTI MARCHIO IN PRIMO PIANO
Il marchio della Maison ripreso su vari capi dà movimento e diventa super iconico. Nei pantaloni, tubini e gonne il bianco si mescola al grigio e al blu. La giacca cambia sembianze grazie alle maniche a sbuffo che donano un tocco di originalità. E poi abbondanza di volant e vestiti a balze per i quali predominano le tinte pastello.
ERMANNO SCERVINO TRIPUDIO DI STILI
La sfilata si apre all’insegna del bianco perla per i capi spalla alternati ad abiti glamour e classici. Così Scervino riscopre tanti look e li interpreta con il suo stile. Capispalla classici rigorosamente color bianco, abbinati ad altri colori, ma anche vestiti dalle linee morbide fantasia. Danno un tocco rétro alla sfilata i vestiti con piume un po’ revival anni Trenta mentre riportano agli anni Ottanta quelli più aderenti e sensuali in tessuto laccato nero.
GUCCI ACCESSORI CHE PASSIONE!
Va in scena “il vedo non vedo”, trasparenze nelle camice nelle lunghe mises, sexy le gonne a tubino con spacco laterale, abbinate a camice con colletti a punte lunghe che danno un’aria leggermente formale. E poi pantaloni e giacche dal taglio anni ’60/’70 in diversi colori, e particolarmente vivaci, dal verde, al viola e oro. Anche gli accessori sono protagonisti, occhiali e cinture e catene regalano sempre un tocco glamour.
CIVIDINI, TRASPARENZE E SAFARI TORNANO IN PRIMO PIANO
Il gioco è sulle trasparenze, poi ci sono i capispalla colorati che sottolineano un’eleganza che mette assieme righe, quadri e stampati fantasia con cappelli vintage. Così si vedono vestiti fantasia alternarsi a quelli che osano un accenno di balze, con predominanza dello stile safari per lui e per lei, anche quello elegante, un po’ glamour spezzato con stampe fantasia e camice bianche.
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