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RAGGIUNTO ACCORDO SUI MIGRANTI, MA SALVINI DICE È UNA FARSA. E CONTE AGGIUNGE: “PASSO STORICO, MATTEO NON SIA INVIDIOSO”


Il senatore Matteo Salvini

di Manuel D’Avanzo

“Finalmente si va nel senso indicato dal Parlamento europeo”.Questo il primo commento del Presidente dell’Europarlamento, David Sassoli all’accordo raggiunto oggi a La Valletta tra i quattro paesi UE: Francia, Germania, Italia e Malta. “Chi sbarca in un paese europeo sbarca in Europa- continua il Presidente Sassoli- e tutti debbono partecipare alla redistribuzione in modo regolato e non più soltanto su base volontaria: sono i principi fondamentali che proprio il Parlamento europeo aveva indicato nella sua proposta di Riforma del Regolamento di Dublino”. “L’accordo di oggi”, conclude Sassoli, “dimostra che l’Europa può andare avanti solo quando rispetta la dignità umana ed il principio di solidarietà coniugandolo con la responsabilità. Sono sicuro che il Parlamento e la Commissione Europea lavoreranno per allargare l’accordo agli altri paesi dell’Unione Europea”.

Il Presidente dell’Europarlamento David Sassoli

Quattro i punti su cui Italia, Malta, Francia e Germania, con la presidenza finlandese di turno dell’Ue e la commissione Ue, ieri al summit di Malta hanno trovato l’accordo che dovrà ora essere sottoposto agli altri paesi Ue. Tra questi punti, quello che prevede la redistribuzione di tutti i richiedenti asilo e non solo di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato. Una intesa «non scontata», ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ma che non soddisfa Di Maio che da New York, dove si trova con Conte per prendere parte alla 74esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per il summit sul clima, dice: “Sui migranti non arretreremo di un millimetro”, aggiungendo in coda al commento che la soluzione sono i rimpatri non l’inclusione.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio

Secondo Salvini il documento siglato ieri “è per il 99% una presa in giro. Si parla di redistribuzione di migranti raccolti dalle navi e dalle Ong: tradotto, il 90% di quelli che sono sbarcati e stanno in Italia rimarranno in Italia“. Poi il senatore aggiunge ancora senza tanti giri di parole: “Il porto rimane quello italiano e se ci va bene, se gli altri vorranno, entro un mese redistribuiranno il 10% degli sbarcati. Ditemi voi se è un grande successo o una calata di braghe”. E poi aggiunge sul presidente Conte: “O ci è, ed è grave, perché fa il presidente del Consiglio temporaneamente; o ci fa, ed è ancora più grave, perché i numeri dicono che la riapertura dei porti sta aumentando le partenze e gli sbarchi”. E poi precisa: “O non ha capito che cosa sta succedendo, ed è un problema perché fa il presidente del Consiglio; o l’ha capito e mente agli italiani, ma d’altronde mentire per il signor Conte non sarebbe una novità. In ognuna delle due ipotesi, da cittadino italiano non sono tranquillo”.

Salvini poi ha continuato a battere il chiodo sulla questione migranti anche ieri pubblicando un video sul suo profilo Facebook, rivolgendosi direttamente al nuovo Ministro dell’Interno Lamorgese: “Ministro non si faccia prendere in giro, sottoscrivendo un accordo che sostanzialmente per l’Italia è una solenne fregatura, traduco dal politichese, gli immigrati sbarcheranno nel porto più vicino. Indovinate voi quale sarà il porto più vicino. E la redistribuzione degli immigrati non prevede tutti gli immigrati che arrivano autonomamente su mezzi loro in Italia. Tradotto il 90% di coloro che sono sbarcati quest’anno in Italia con mezzi propri barchini, barconi, canoe, pedalò, sommergibili rimangono in Italia. I porti rimangono quelli italiani o al massimo quelli maltesi, la redistribuzione eventualmente su base volontaria riguarderà solo coloro che vengono trasportati dalle ONG quindi evidentemente altro incentivo e nel Mediterraneo ci sarà pieno di navi delle ONG. Gli ultimi sbarcati 182 da una ONG norvegese, ennesimo esempio a Roma direbbero di “sola”, “presa in giro”, intanto nel settembre 2019 da che è insediato il nuovo governo gli sbarchi sono aumentati del 50% rispetto allo stesso mese dello scorso anno”.

Di Maio alle ulteriori critiche di Salvini non ha replicato e ha preferito concentrare le sue successive riflessioni su un tema caldo, molto dibattuto in questi giorni, che è quello del cambiamento climatico, scrivendo su Fb: “Abbiamo un’Assemblea delle Nazioni Unite che si occupa quasi a tempo pieno dei cambiamenti climatici e delle soluzioni globali per contrastarli. È una buona notizia, di cui però potremmo gioire solo se non fosse così concreto il rischio che sia davvero troppo tardi. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, causano morte e distruzioni, e sappiamo che non si contrastano con una legge nazionale, ma con un lavoro globale alla ricerca di nuovi stili di vita e nuovi modelli di produzione. Dire che “vogliamo investire nell’ambiente” può significare tutto e niente, noi vogliamo invece cominciare ad aiutare le aziende a cambiare i propri processi produttivi con gli incentivi, a premiare aziende che inquinano meno facendogli pagare meno tasse sugli stipendi dei propri lavoratori e permettendogli di assumere di più. Siamo tutti d’accordo nel governo, ma anche a livello europeo, che è giunto il momento di creare un grande piano di investimenti nell’economia Green, che significa nuovi posti di lavoro per tanti italiani e nuove opportunità per tante imprese. Non possiamo più rimandarlo. Il MoVimento 5 Stelle, una forza politica che ha fatto dell’ambiente uno dei suoi temi principali con battaglie come quelle per evitare gli inceneritori o come il blocco delle trivellazioni dei nostri mari, lo dice da anni. Adesso a livello mondiale c’è una sensibilità che può rappresentare una vera svolta. E noi saremo lì, a continuare a lottare per la salvaguardia del nostro Paese e del nostro pianeta”.

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti

Il primo a replicare oggi su Twitter a Salvini è stato il segretario del Pd Nicola Zingaretti scrivendo: “Sull’immigrazione Salvini cavalca o inventa problemi. Noi proviamo a risolverli per il bene comune. La differenza è tutta qui”.

Poi, a margine dell’assemblea generale dell’Onu, è seguita la dichiarazione del premier Conte all’ANSA, che ha commentando l’accordo raggiunto a Malta da alcuni Paesi europei: “Non è ancora la soluzione definitiva ma sicuramente è una svolta, un significativo passo avanti. Sono stati affermati sicuramente dei principi che sono positivi per noi, perché sino ad oggi si stentava a tradurre il principio che chi arriva in Italia arrivava in Europa”, ha spiegato il capo del governo, ricordando il nuovo “meccanismo automatico di redistribuzione che abbraccia i richiedenti asilo, quindi tutti”. “In più si comincia ad affermare il principio che non può essere solo l’Italia il primo approdo, ma che ci deve essere una rotazione”, ha proseguito. “Ora bisogna vedere quanti Paesi parteciperanno a questo meccanismo e dovremo lavorare sui rimpatri”. Poi, rivolgendosi all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini in un’intervista a SkyTg24, ha detto: “Salvini non deve avere gelosia e invidia. Abbiamo raggiunto e compiuto un passo avanti storico, che non era mai successo prima, se si difende l’interesse italiano bisogna guardare al risultato, non bisogna guardare a chi lo ottiene o a chi non lo ottiene”.



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