di Cristina Manueli
Dopo quella di Firenze, stamattina a Milano presso l’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli, si è svolta la seconda Conferenza Regionale sulla Cooperazione Internazionale di Polizia. Presenti i i Vice Direttori Generali della Pubblica Sicurezza, Prefetto Alessandra Guidi e il Prefetto Vittorio Rizzi, oltre che i Prefetti della Regione Lombardia, i vertici delle Forze di Polizia, della magistratura ed una rappresentanza dell’Interpol, per una giornata dedicata al tema, volta a presentare le linee strategiche poste in essere dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza per rafforzare il sistema e la rete della cooperazione internazionale di polizia e le connesse strategie di contrasto alle minacce criminali che oramai non conoscono confini territoriali assumendo carattere transnazionale.
Questo secondo incontro si inserisce nel ciclo di conferenze che coinvolgerà tutto il territorio nazionale, organizzato dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale, per fornire un quadro delle relazioni internazionali bilaterali e multilaterali di polizia e, soprattutto, per aggiornare gli operatori delle forze dell’ordine sulle piattaforme di comunicazione attualmente disponibili, gli strumenti, le tecniche e le best practices che sostengono le indagini internazionali e l’attività di prevenzione. I risultati operativi della sinergia tra il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e le forze di polizia territoriali hanno evidenziato che numerose indagini hanno portato all’arresto di latitanti all’estero, alla disarticolazione di traffici di droga,all’assicurazione alla giustizia di reti criminali a livello globale. “Milano e la Lombardia hanno già dato prova dell’efficienza dei canali di prevenzione e di interoperabilità della collaborazione internazionale di Polizia presenti nel nostro paese”, ha detto il prefetto Rizzi.
Satellite della Soi
Il primo satellite della SOI – Sala Operativa Internazionale dello SCIP inaugurato in occasione dell’evento EXPO 2015, ha già dato buoni frutti sul fronte il controllo di prevenzione. Basta riavvolgere all’indietro il nastro del tempo, per riportare la mente di ognuno di noi all’episodio della cattura dell’attentatore di Berlino Anis Amri a Sesto San Giovanni, rimasto poi ucciso nel successivo conflitto a fuoco che ha visto il ferimento degli agenti di polizia operanti oppure l’estradizione di Cesare Battisti, un paio dei fatti più noti frutto della collaborazione multilivello assicurata dal nostro Dipartimento sia tesa a garantire maggior sicurezza per i cittadini.
La dimensione transnazionale del crimine e le sue evoluzioni, che si esplicitano in atti di terrorismo, traffico internazionale di droga, di armi, di persone, il cybercrime, vengono oggi contrastati attraverso nuove piattaforme e canali di comunicazione, potenziamento degli strumenti tecnologici, interoperabilità delle banche dati e progetti che interessano particolari aree geografiche o subdole minacce criminali, fino alla elaborazione di nuove sfide che partendo dall’ampio patrimonio informativo già disponibile si indirizzano verso la creazione di algoritmi di intelligenza artificiali capaci di restituire una fotografia degli interessi criminali anche con proiezione di analisi previsionale. Le Parole Chiave oggi sono Condivisione, Cooperazione, Interoperabilità, Pensiero innovativo e Conoscenza dei fenomeni e degli strumenti.
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