di Nanni Valletta
Decine di migliaia di persone hanno partecipato in Nuova Zelanda ad uno dei più grandi cortei di sempre nella capitale Wellington, nell’ambito della seconda ondata di proteste contro i cambiamenti climatici ispirate dall’ attivista svedese Greta Thunberg. Gli organizzatori della protesta in Nuova Zelanda hanno dovuto cambiare ‘in corsa’ i loro piani di sicurezza per far fronte alla folla in continuo aumento. Altre migliaia di persone hanno marciato ad Auckland e in altre parti del Paese. Si stima che alle proteste abbiamo partecipato complessivamente oltre 170 mila persone, pari al 3,5% della popolazione, come ha evidenziato la stessa Greta in un tweet. A Wellington, accanto agli studenti, hanno partecipato al corteo genitori, lavoratori e persone anziane.
Il movimento dei giovani per il clima Fridays For Future, ispirato dalla 16enne svedese Greta Thunberg, ha coinvolto 180 città italiane e 27 Paesi nel mondo, per il terzo sciopero globale del clima dopo quelli del 15 marzo e del 24 maggio scorso. Oggi ad essere in prima fila per chiedere ai potenti di tenere in primo piano nelle loro agende i cambiamenti climatici, i ragazzi italiani che attorno alle 10, hanno iniziato a sfilare per le vie del centro di diverse città. Da Milano a Torino, da Roma a Napoli migliaia sono i giovani che gridano i loro slogan contro l’inquinamento. Lo sciopero di venerdì arriva alla fine della #WeekForFuture, la settimana di manifestazioni per il clima indetta da «Fridays For Future» in tutto il mondo, cominciata venerdì 20 settembre, che — secondo gli organizzatori — hanno coinvolto 4 milioni di persone in tutto.
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