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FBI DIFENDE LA “TALPA” E TRUMP CHIEDE INCONTRO FACE-TO-FACE CON L’ACCUSATORE


Mark S. Zaid
ph. Twitter
Donald Trump
(AP Photo/Carolyn Kaster)

di Colin Anthony Groves

Si chiama Mark S. Zaid, l’eminente avvocato della sicurezza nazionale a Washington che ha deciso di entrare a far parte del team legale che rappresenta la cosiddetta talpa dell’intelligence che ha messo nei guai il presidente Trump .

La notizia è stata ufficializzata circa una settimana fa, ma fa ancora eco nelle stanze dei poteri forti, dove evidentemente Trump ha molti più nemici di quanti possa immaginare. Di certo non è stata una sorpresa per Trump sapere che Zaid si è unito al team legale del whistleblower, già rappresentato dall’avvocato Andrew P. Bakaj, che in passato ha svolto attività di consulenza per la senatrice Hillary Clinton e Charles Ellis meglio noto con il nome di “Chuck” Schumer, attuale senatore per lo stato di New York e membro della Camera dei Rappresentanti per lo stesso stato dal 1981 al 1999. Ma sicuramente un po’ di fastidio glielo ha creato se non altro per la sfacciataggine mostrata dall’aitante legale nei confronti del presidente degli Stati Uniti d’America.

“Ora faccio ufficialmente parte del team legale”, ha scritto il signor Zaid lo scorso fine settimana. La ‘talpa’ della telefonata fra il presidente americano Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelens’kyj ora è sotto protezione delle autorità federali, che ne temono per la sicurezza. Lo riportano i media Usa citando una lettera del legale della talpa, Andrew Bakaj, secondo la quale il numero uno dell’intelligence americana ha attivato le “appropriate risorse” per proteggere la talpa.

Trump chiede intanto di incontrare la talpa e pubblica tweet con spezzoni di cronache su Biden che parlano del billione di dollari che l’ex vice presidente Usa avrebbe promesso all’Ucraina e avverte: potrebbero esserci gravi conseguenze per chi ha passato le informazioni. “Questa persona stava spiando il presidente americano?”, twitta Trump. “Come ogni americano merito di incontrare il mio accusatore”, che “ha scritto cose terribili dicendo che sarei stato io a dirle. Non solo voglio incontrare il mio accusatore, che ha presentato informazioni di seconda e terza mano, ma voglio incontrare la persona che gli ha dato le informazioni”.



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