di Chao Zeng
Le condizioni di Tsang Chi-kin, lo studente 18enne colpito ieri al torace a Hong Kong da un colpo di pistola ravvicinato della polizia, sono “stabili”: lo ha reso noto l’Hospital Authority, aggiornando il bollettino medico dopo l’intervento chirurgico e il decorso notturno. Intanto, oggi si è tenuto un sit-in di solidarietà con decine di attivisti e studenti davanti alla sua scuola, il Tsuen Wan Public Ho Chuen Yiu Memorial College, e di protesta contro la polizia. Molti indossavano abiti neri, maschere antigas ed elmetto da cantiere.
I compagni di scuola dell’adolescente ferito a distanza ravvicinata al petto da un ufficiale antisommossa di Hong Kong hanno condannato le tattiche della polizia e hanno chiesto giustizia.
Martedì la ripresa delle diffuse manifestazioni antigovernative in occasione del 70esimo anniversario della Repubblica Popolare cinese hanno segnato una temibile escalation nella violenza di protesta di Hong Kong. Il diciottenne è la prima vittima, di cui la stampa internazionale è venuta a conoscenza, degli spari della polizia da quando sono iniziate le proteste a giugno. L’ufficiale dice di avere sparato quando il manifestante lo ha colpito con un’asta di metallo. Il capo della polizia ha difeso l’uso della forza da parte del poliziotto. Il commissario Stephen martedì sera ha rilasciato una dichiarazione dicendo che l’ufficiale ha sparato perché ha temuto per la sua vita.
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