di Patrizia De Benedetti
Ieri il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto alla Celebrazione Eucaristica e alla cerimonia di accensione della Lampada votiva nella Basilica Superiore di Assisi in occasione della Festa di San Francesco Patrono d’Italia. Al termine, il Presidente è intervenuto dalla Loggia della Basilica Inferiore per i saluti istituzionali. Parlando con noi cronisti e facendo riferimento all’allegoria del dono dell’olio ha dichiarato “che anche questa esperienza sarà lo spunto in più per guidare le azioni del Governo verso uno sviluppo che rispetti la creazione e non danneggi, la lampada votiva di San Francesco quest’anno tocca a voi Toscana ricorda questa celebrazione il primo gesto di amore San Francesco che offrì denaro a un sacerdote perché comprasse dell’olio per far ardere la lampada di fronte al Crocifisso in San Damiano come riferiscono le fonti l’intenzione di Francesco era che la sacra immagine non rimanesse priva neppure per un istante dell’ onore doveroso di un lume sulla tomba di San Francesco è tuttora quindi segno dell’affetto della devozione che lega gli italiani di tutte le regioni quindi di tutte le comunità territoriali. “Il dono dell’olio”, prosegue Conte, “esprime anche un altro significato come italiani noi riconosciamo la proposta di San Francesco attuale incapace di parlarci ancora oggi di interrogare le nostre coscienze, nonostante viviamo una rapida e disordinata trasformazione in un’epoca segnata da contraddizioni profonde”, e sottolinea, “abbiamo bisogno di questo sole della Santità sorprendente di Francesco che ha saputo superare ogni limite Confessionale, ogni barriera religiosa per aprirsi all’umanità intera. La sua personale testimonianza esprime l’assoluta radicalità dell’amore, amore che comincia a provare lui per Gesù. Infatti da qui nasce la sua fortissima passione per l’uomo, per la natura in cura in custodia di tutte le creature dell’universo nel segno di quella universale e fraternità che ha ispirato anche il Cantico delle creature, uno dei gioielli delle più alte testimonianze della letteratura italiana”. Poi Conte torna a parlare delle necessità contingenti dell’Italia e dice: “Oggi più che mai dobbiamo guidare le nostre azioni verso uno sviluppo che rispetti la creazione che non danneggi l’ambiente che sia realmente sostenibile, che sia autenticamente umano. Sento questo impegno come cittadino, come primo responsabile dell’azione di governo, la tutela dell’ambiente di questo grande patrimonio è un impegno che insieme ai ministri abbiamo preso e abbiamo considerato. E consideriamo prioritario nella nostra esperienza di governo la formula straniera Green New Deal per promuovere un cambiamento di paradigma culturale, un’autentica conversione che muova da una promozione integrale della persona in questa direzione, inserendo addirittura anche nella nostra Costituzione il diritto della protezione dell’ambiente, delle biodiversità e la promozione dello sviluppo sostenibile. In pratica dobbiamo impegnarci con la massima determinazione a realizzare un paese più giusto, un paese più solidale, un paese in cui possano avere diritto ad asili nido gratuiti, chi lavora deve poter avere la garanzia di avere qualcosa di più in busta paga. Grazie anche alle risorse recuperate dell’evasione fiscale, siamo riusciti a non tagliare quelle nella scuola, nella ricerca nella sanità anzi si è addirittura cercato di potenziare questi servizi. Mi sono preso a cuore personalmente il problema dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze con disabilità dobbiamo seguire con sempre maggiore attenzione e continuare a migliorare il nostro modello che tutto il mondo ci invidia, perché noi abbiamo il modello della copertura universale che dà la possibilità a tutti i cittadini di poter usufruire di un Servizio efficiente dal punto di vista sanitario. Il nostro obiettivo”, prosegue Conte, ” è produrre un cambiamento che faccia rumore e arrivi fino alle prossime generazioni, dobbiamo aspirare a rendere la qualità della vita dei nostri figli migliore della nostra, altrimenti avremmo abdicato al nostro ruolo e ci saremmo confinati nel nostro egoismo. Non siamo qui per guardarci allo specchio con spirito autoreferenziale. Siamo qui per lavorare per vincere queste sfide. E possiamo farlo solo con un patto tutti insieme che unisca chi lavora, chi produce le imprese degli agricoltori, ma anche chi aspetta a trovare un lavoro che unisca gli anziani, ma anche i giovani, sono le istituzioni che devono intercettare i bisogni dei cittadini e contrastare la povertà assoluta sul campo. L’anno scorso, come sapete abbiamo avviato una riforma il reddito di cittadinanza e assieme all’Istituto nazionale per la previdenza sociale e andremo avanti. Difatti abbiamo già elaborato un progetto in sei città, dove ci sono 50.000 persone senzatetto che non usufruiscono, pur avendone diritto del reddito di cittadinanza, persone invisibili che vogliamo rendere visibili perché rischiano di aver perso anche i più elementari diritti la consapevolezza di potere cambiare vita”. Poi il discorso vira sull’Umbria: “In una regione come l’Umbria, drammaticamente segnata da eventi sismici di particolare gravità, purtroppo lo voglio riconoscere pubblicamente, la ricostruzione procede con troppa intollerabile lentezza, occorre scrivere una svolta decisiva. Ho girato molto in questi territori martoriati e sono consapevole che dobbiamo affrontare un rischio maggiore di quello originariamente calcolato, il rischio che questi luoghi resi straordinari dall’opera dell’uomo vengano abbandonati per sempre, quando anche restituite alla loro bellezza non abbiano poi una comunità che possa fruirne, va messo in conto. Ecco dobbiamo contrastare questo ed è per questo che la cura e la responsabilità ci impongono di agire nell’opera di ricostruzione senza nessun ulteriore indugio ad Assisi, luogo di incomparabile fascino, che è una sintesi mirabile di natura e storia arte che rendono questa città singolare nel mondo”. Poi l’allegoria della conversione di San Francesco torna in primo piano nei discorsi di Conte: “Senza dubbio affascinante la conversione del giovane Francesco che dopo 25 anni di assoluta dissolutezza decide di iniziare a cambiare completamente vita”.
Poi Conte si rivolge ai giovani. “Alle generazioni che verranno vorrei rivolgere quest’appello, a tutti i giovani che sono qui presenti, che ci ascoltano anche a distanza, di partecipare attivamente a questo progetto “per Assisi”, dovete essere protagonisti dovete lasciare la vostra traccia, dovete essere pienamente partecipi e consapevoli dell’importanza dell’apporto che potete dare. Profetico fu l’incontro tra i rappresentanti di tutte le regioni del mondo voluto da Giovanni Paolo II nel 1986. Ecco io quello che vi prometto dal mio cuore e di essere umile autentico strumento di pace nella mia azione quotidiana a farò di tutto perché possa contribuire a diffondere questa cultura. Il gesto violento violento se pure appare risolutivo non è mai quello che assicura la composizione di un conflitto”. Incalzato poi da un cronista su Alitalia Conte ha risposto: Lei passa dal sacro al profano… per Alitalia è una situazione complicata non lo nascondiamo noi faremo il possibile per assicurare alla compagnia di bandiera di poter rivolare ad ali spiegate. Non è solo il fatto di salvare la compagnia e quindi l’occupazione, ma anche l’asset strategico, anche per il trasporto intermodale per quanto riguarda il turismo quindi l’operazione che vogliamo realizzare fortemente caratterizzate sul piano industriale. Stiamo parlando di lavoratori che hanno bisogno di riacquistare un potere di acquisto per cui adesso non voglio ventilare in cosa si tradurrà. Se per Renzi €20, €30, €40 al mese sono pochi, per carità lui in passato ha utilizzato molte più risorse pubbliche. Oggi abbiamo un quadro di finanza pubblica molto delicato complesso che ci impone scelte molto curate, però rispettiamo i lavoratori. Non parlerei di pannicello caldo, (N.d.R. il riferimento è ai €20 €30 €40 al mese) ma io non sto mai sereno, perché siccome si tratta di avere una responsabilità e ogni giorno so quando vado a dormire e quando mi sveglio che ho una prospettiva temporalmente definita e transitoria avverto tanto la responsabilità che quello non facciamo oggi difficilmente lo faremo domani e questa è la ragione per cui questo governo non potrà mai fermarsi e deve procedere con la massima determinazione”. Conte poi parla della legge dei prossimi impegni legati alla finanziaria: “Adesso che siamo siamo entrati della sessione di bilancio, quello che voglio chiarire, a beneficio di tutti, è che devono partecipare a questo progetto politico con il massimo impegno e con la massima determinazione. Noi non abbiamo bisogno di fenomeni, poi se c’è qualcuno che vuole andare tutti i giorni in TV, vuole andare tutti i giorni nei telegiornali, vuole scrive ogni giorno alla stampa, lo faccia, però nella consapevolezza che quando ci siede al tavolo, ci si siede correttamente, senza dare previamente importanza alla consistenza numerica della propria forza politica, ma dando prioritariamente forza alle argomentazioni delle proposte che vengono portate, non ai giudizi sparati sulle tv o sui giornali questa per me è la strada giusta da seguire. Siamo ancora all’inizio, se si valuta una proposta non è corretto non si può una volta usciti dalle aule poi andare fuori e dire il governo ha deciso questo…Noi abbiamo valutato nella prima riunione economica che abbiamo fatto tante proposte, abbiamo valutato varie proposte alternative e tutti assieme. Non c’è stato il presidente che ha detto dobbiamo fare questo e basta. Tanto è vero che non abbiamo ancora il dettaglio delle misure che adotteremo, ci stiamo lavorando tutti i giorni, tenuto conto di scenari che cambiano continuamente quindi in questo momento non ci si può immobilizzare su una discussione e qualsiasi tipo di protesta. Bisogna stare attenti con gli italiani non si scherza bisognerebbe che tutti i politici lo imparassero”. Sul fronte porti sicuri Conte spiega: “Il governo stava lavorando anche a questo obiettivo, da tempo. Dichiarare porti sicuri tenendo conto di altre regioni, altri paesi che originano anche i flussi migratori è un grande passo avanti perché ci consentirà rimpatri più celeri”. Riguardo all’accusa di presunte anomalie e scorrettezze imputate a Conte, il premier risposte ai cronisti: “Io ho una grande sensibilità istituzionale e non posso rispondere a lei prima di aver risposto alla commissione deputata proprio ai rapporti con l’intelligence e la sicurezza che si chiama Copasir. Se rispondessi a lei è chiaro che in questo momento le farei fare un bel titolo, ma commetterei una scorrettezza, Quindi stia tranquilla, dopo aver parlato al Copasir, ritornerò da lei davanti a tutti gli italiani e chiarirò tutto. Se volete speculare, speculate, però lo state facendo del tutto ingiustamente. Oggi come sapete ho incontrato varie comunità di terremotati. Ne approfitto per dire che non sono scappato davanti a nessuno, nemmeno a coloro che ho incontrato per strada. Non ho potuto incontrare chi non c’era.. quello è ovvio… Anche qui grande mistificazione. Io non scapperò mai, se devo prendere degli insulti per il mio operato, me li prendo perché i cittadini vengono prima di tutto ,soprattutto i cittadini sofferenti. Qui bisogna accelerare. Perché per quanto abbia nominato un commissario ad hoc, non abbiamo ancora quella accelerazione che ci aspettavamo”.
Anche Di Maio facendo eco alle parole di Conte ad Assisi cita San Francesco e parla dei tanti valori religiosi che sono entrati nello Stato laico, “il concetto di bene comune” facendo poi un’analogia con la legge sull’acqua pubblica. “La legge sull’acqua pubblica è uno strumento che ci consente di garantire un bene comune e toglierlo dal personale delle banche, dalle logiche del profitto. Secondo me è molto importante che tutto quello che faremo per la ricostruzione sia legato ai fatti e non alle parole perché immagino che i cittadini ad esempio di Norcia e quelle zone colpite dal sisma stiano chiedendo fatti da un po’ e siano stufi della cosiddetta burocrazia di quel sistema di norme che sta bloccando tutto sulla manovra. E a proposito di Renzi dice: “Sul cuneo fiscale i soldi messi in palio solo pochi spiccioli. Noi abbiamo bisogno di portare a casa questa legge di bilancio con quattro questioni fondamentali per gli italiani le tasse non devono aumentare, si devono abbassare, dobbiamo aiutare le famiglie, le famiglie devono potere fruire di asili nido gratis, di un assegno unico quando nasce un figlio che aiuti a crescerlo per fare fronte alle prime spese e poi il cuneo fiscale deve essere un’altra priorità affinché un lavoratore quando guarda la sua busta paga la smette di vedere un lordo bellissimo e un netto che è una tragedia. Vogliamo fare aumentare un po’ il netto e sul come fare mi fido di Giuseppe Conte con quale sono sicuro che potremmo portare a casa un ottimo risultato”. E chi gli chiede dei 5 miliardi che mancano Di Maio risponde: “Andranno recuperati arginando l’evasione fiscale, che si prevede possa fare rientrare molti più capitali”. Riguardo la petizione di qualche giorno fa dei riders c’erano alcuni che dicevano di non volere un contratto perché guadagnano più a cottimo”. Di Maio ha precisato: “Quando ero ministro del lavoro ho sempre detto una cosa i ragazzi che accettare un lavoro, senza essere messo in regola, e coperture, quindi senza i diritti base che andrebbero riconosciuti a un lavoratore è la strada che porterà sempre di più verso il precariato è sempre di meno verso la stabilità. Sono contento che in queste ore in Parlamento si sia raggiunto l’accordo sui Riders affinché venga riconosciuto loro un lavoro subordinato e diritti che significa assicurare un contratto a questi ragazzi, che prima per portare il cibo a casa dei clienti pedalavano a forte velocità su strade pericolose a volte senza piste ciclabili, senza avere coperture assicurative e rimborsi per gli strumenti di lavoro ed extra. Finalmente dopo un po’ di anni grazie al Movimento 5 Stelle alle nostre norme anche loro avranno dei diritti e questi ragazzi avranno uno stipendio e orari di lavoro dignitosi, garanzie sanitarie, tutele assicurative, rimborsi spese per gli strumenti che utilizzano nel loro lavoro soprattutto avranno uno stato che li proteggerà”. Sul tema caldo rimpatri Di Maio conclude dicendo: “Il provvedimento che abbiamo firmato oggi il Ministro della Giustizia il Ministro dell’Interno sui rimpatri è il primo passaggio di un percorso che è un progetto che abbiamo presentato stamattina e si chiama “Abbiamo rimpatri sicuri”, il concetto è molto semplice e offre una svolta alla problematica dei rimpatri. In pratica ora accade così che se tu vieni da un paese sicuro, sei tu che mi devi dimostrare il contrario ossia che il luogo da dove arrivi non è sicuro, invece prima accadeva il contrario e poi ora le procedure dei rimpatri passano da 2 anni ha 4 mesi e questa è una buona notizia per poter ricollocare nella patria di origine le persone che qui non hanno nessun permesso per starci. Nelle prossime settimane mi vedrete in visita in Marocco, in Tunisia, dove abbiamo già degli accordi che vanno implementati e ratificati”.
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di Patrizia De Benedetti
Ieri il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto alla Celebrazione Eucaristica e alla cerimonia di accensione della Lampada votiva nella Basilica Superiore di Assisi in occasione della Festa di San Francesco Patrono d’Italia. Al termine, il Presidente è intervenuto dalla Loggia della Basilica Inferiore per i saluti istituzionali. Parlando con noi cronisti e facendo riferimento all’allegoria del dono dell’olio ha dichiarato “che anche questa esperienza sarà lo spunto in più per guidare le azioni del Governo verso uno sviluppo che rispetti la creazione e non danneggi, la lampada votiva di San Francesco quest’anno tocca a voi Toscana ricorda questa celebrazione il primo gesto di amore San Francesco che offrì denaro a un sacerdote perché comprasse dell’olio per far ardere la lampada di fronte al Crocifisso in San Damiano come riferiscono le fonti l’intenzione di Francesco era che la sacra immagine non rimanesse priva neppure per un istante dell’ onore doveroso di un lume sulla tomba di San Francesco è tuttora quindi segno dell’affetto della devozione che lega gli italiani di tutte le regioni quindi di tutte le comunità territoriali. “Il dono dell’olio”, prosegue Conte, “esprime anche un altro significato come italiani noi riconosciamo la proposta di San Francesco attuale incapace di parlarci ancora oggi di interrogare le nostre coscienze, nonostante viviamo una rapida e disordinata trasformazione in un’epoca segnata da contraddizioni profonde”, e sottolinea, “abbiamo bisogno di questo sole della Santità sorprendente di Francesco che ha saputo superare ogni limite Confessionale, ogni barriera religiosa per aprirsi all’umanità intera. La sua personale testimonianza esprime l’assoluta radicalità dell’amore, amore che comincia a provare lui per Gesù. Infatti da qui nasce la sua fortissima passione per l’uomo, per la natura in cura in custodia di tutte le creature dell’universo nel segno di quella universale e fraternità che ha ispirato anche il Cantico delle creature, uno dei gioielli delle più alte testimonianze della letteratura italiana”. Poi Conte torna a parlare delle necessità contingenti dell’Italia e dice: “Oggi più che mai dobbiamo guidare le nostre azioni verso uno sviluppo che rispetti la creazione che non danneggi l’ambiente che sia realmente sostenibile, che sia autenticamente umano. Sento questo impegno come cittadino, come primo responsabile dell’azione di governo, la tutela dell’ambiente di questo grande patrimonio è un impegno che insieme ai ministri abbiamo preso e abbiamo considerato. E consideriamo prioritario nella nostra esperienza di governo la formula straniera Green New Deal per promuovere un cambiamento di paradigma culturale, un’autentica conversione che muova da una promozione integrale della persona in questa direzione, inserendo addirittura anche nella nostra Costituzione il diritto della protezione dell’ambiente, delle biodiversità e la promozione dello sviluppo sostenibile. In pratica dobbiamo impegnarci con la massima determinazione a realizzare un paese più giusto, un paese più solidale, un paese in cui possano avere diritto ad asili nido gratuiti, chi lavora deve poter avere la garanzia di avere qualcosa di più in busta paga. Grazie anche alle risorse recuperate dell’evasione fiscale, siamo riusciti a non tagliare quelle nella scuola, nella ricerca nella sanità anzi si è addirittura cercato di potenziare questi servizi. Mi sono preso a cuore personalmente il problema dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze con disabilità dobbiamo seguire con sempre maggiore attenzione e continuare a migliorare il nostro modello che tutto il mondo ci invidia, perché noi abbiamo il modello della copertura universale che dà la possibilità a tutti i cittadini di poter usufruire di un Servizio efficiente dal punto di vista sanitario. Il nostro obiettivo”, prosegue Conte, ” è produrre un cambiamento che faccia rumore e arrivi fino alle prossime generazioni, dobbiamo aspirare a rendere la qualità della vita dei nostri figli migliore della nostra, altrimenti avremmo abdicato al nostro ruolo e ci saremmo confinati nel nostro egoismo. Non siamo qui per guardarci allo specchio con spirito autoreferenziale. Siamo qui per lavorare per vincere queste sfide. E possiamo farlo solo con un patto tutti insieme che unisca chi lavora, chi produce le imprese degli agricoltori, ma anche chi aspetta a trovare un lavoro che unisca gli anziani, ma anche i giovani, sono le istituzioni che devono intercettare i bisogni dei cittadini e contrastare la povertà assoluta sul campo. L’anno scorso, come sapete abbiamo avviato una riforma il reddito di cittadinanza e assieme all’Istituto nazionale per la previdenza sociale e andremo avanti. Difatti abbiamo già elaborato un progetto in sei città, dove ci sono 50.000 persone senzatetto che non usufruiscono, pur avendone diritto del reddito di cittadinanza, persone invisibili che vogliamo rendere visibili perché rischiano di aver perso anche i più elementari diritti la consapevolezza di potere cambiare vita”. Poi il discorso vira sull’Umbria: “In una regione come l’Umbria, drammaticamente segnata da eventi sismici di particolare gravità, purtroppo lo voglio riconoscere pubblicamente, la ricostruzione procede con troppa intollerabile lentezza, occorre scrivere una svolta decisiva. Ho girato molto in questi territori martoriati e sono consapevole che dobbiamo affrontare un rischio maggiore di quello originariamente calcolato, il rischio che questi luoghi resi straordinari dall’opera dell’uomo vengano abbandonati per sempre, quando anche restituite alla loro bellezza non abbiano poi una comunità che possa fruirne, va messo in conto. Ecco dobbiamo contrastare questo ed è per questo che la cura e la responsabilità ci impongono di agire nell’opera di ricostruzione senza nessun ulteriore indugio ad Assisi, luogo di incomparabile fascino, che è una sintesi mirabile di natura e storia arte che rendono questa città singolare nel mondo”. Poi l’allegoria della conversione di San Francesco torna in primo piano nei discorsi di Conte: “Senza dubbio affascinante la conversione del giovane Francesco che dopo 25 anni di assoluta dissolutezza decide di iniziare a cambiare completamente vita”.
Poi Conte si rivolge ai giovani. “Alle generazioni che verranno vorrei rivolgere quest’appello, a tutti i giovani che sono qui presenti, che ci ascoltano anche a distanza, di partecipare attivamente a questo progetto “per Assisi”, dovete essere protagonisti dovete lasciare la vostra traccia, dovete essere pienamente partecipi e consapevoli dell’importanza dell’apporto che potete dare. Profetico fu l’incontro tra i rappresentanti di tutte le regioni del mondo voluto da Giovanni Paolo II nel 1986. Ecco io quello che vi prometto dal mio cuore e di essere umile autentico strumento di pace nella mia azione quotidiana a farò di tutto perché possa contribuire a diffondere questa cultura. Il gesto violento violento se pure appare risolutivo non è mai quello che assicura la composizione di un conflitto”. Incalzato poi da un cronista su Alitalia Conte ha risposto: Lei passa dal sacro al profano… per Alitalia è una situazione complicata non lo nascondiamo noi faremo il possibile per assicurare alla compagnia di bandiera di poter rivolare ad ali spiegate. Non è solo il fatto di salvare la compagnia e quindi l’occupazione, ma anche l’asset strategico, anche per il trasporto intermodale per quanto riguarda il turismo quindi l’operazione che vogliamo realizzare fortemente caratterizzate sul piano industriale. Stiamo parlando di lavoratori che hanno bisogno di riacquistare un potere di acquisto per cui adesso non voglio ventilare in cosa si tradurrà. Se per Renzi €20, €30, €40 al mese sono pochi, per carità lui in passato ha utilizzato molte più risorse pubbliche. Oggi abbiamo un quadro di finanza pubblica molto delicato complesso che ci impone scelte molto curate, però rispettiamo i lavoratori. Non parlerei di pannicello caldo, (N.d.R. il riferimento è ai €20 €30 €40 al mese) ma io non sto mai sereno, perché siccome si tratta di avere una responsabilità e ogni giorno so quando vado a dormire e quando mi sveglio che ho una prospettiva temporalmente definita e transitoria avverto tanto la responsabilità che quello non facciamo oggi difficilmente lo faremo domani e questa è la ragione per cui questo governo non potrà mai fermarsi e deve procedere con la massima determinazione”. Conte poi parla della legge dei prossimi impegni legati alla finanziaria: “Adesso che siamo siamo entrati della sessione di bilancio, quello che voglio chiarire, a beneficio di tutti, è che devono partecipare a questo progetto politico con il massimo impegno e con la massima determinazione. Noi non abbiamo bisogno di fenomeni, poi se c’è qualcuno che vuole andare tutti i giorni in TV, vuole andare tutti i giorni nei telegiornali, vuole scrive ogni giorno alla stampa, lo faccia, però nella consapevolezza che quando ci siede al tavolo, ci si siede correttamente, senza dare previamente importanza alla consistenza numerica della propria forza politica, ma dando prioritariamente forza alle argomentazioni delle proposte che vengono portate, non ai giudizi sparati sulle tv o sui giornali questa per me è la strada giusta da seguire. Siamo ancora all’inizio, se si valuta una proposta non è corretto non si può una volta usciti dalle aule poi andare fuori e dire il governo ha deciso questo…Noi abbiamo valutato nella prima riunione economica che abbiamo fatto tante proposte, abbiamo valutato varie proposte alternative e tutti assieme. Non c’è stato il presidente che ha detto dobbiamo fare questo e basta. Tanto è vero che non abbiamo ancora il dettaglio delle misure che adotteremo, ci stiamo lavorando tutti i giorni, tenuto conto di scenari che cambiano continuamente quindi in questo momento non ci si può immobilizzare su una discussione e qualsiasi tipo di protesta. Bisogna stare attenti con gli italiani non si scherza bisognerebbe che tutti i politici lo imparassero”. Sul fronte porti sicuri Conte spiega: “Il governo stava lavorando anche a questo obiettivo, da tempo. Dichiarare porti sicuri tenendo conto di altre regioni, altri paesi che originano anche i flussi migratori è un grande passo avanti perché ci consentirà rimpatri più celeri”. Riguardo all’accusa di presunte anomalie e scorrettezze imputate a Conte, il premier risposte ai cronisti: “Io ho una grande sensibilità istituzionale e non posso rispondere a lei prima di aver risposto alla commissione deputata proprio ai rapporti con l’intelligence e la sicurezza che si chiama Copasir. Se rispondessi a lei è chiaro che in questo momento le farei fare un bel titolo, ma commetterei una scorrettezza, Quindi stia tranquilla, dopo aver parlato al Copasir, ritornerò da lei davanti a tutti gli italiani e chiarirò tutto. Se volete speculare, speculate, però lo state facendo del tutto ingiustamente. Oggi come sapete ho incontrato varie comunità di terremotati. Ne approfitto per dire che non sono scappato davanti a nessuno, nemmeno a coloro che ho incontrato per strada. Non ho potuto incontrare chi non c’era.. quello è ovvio… Anche qui grande mistificazione. Io non scapperò mai, se devo prendere degli insulti per il mio operato, me li prendo perché i cittadini vengono prima di tutto ,soprattutto i cittadini sofferenti. Qui bisogna accelerare. Perché per quanto abbia nominato un commissario ad hoc, non abbiamo ancora quella accelerazione che ci aspettavamo”.
Anche Di Maio facendo eco alle parole di Conte ad Assisi cita San Francesco e parla dei tanti valori religiosi che sono entrati nello Stato laico, “il concetto di bene comune” facendo poi un’analogia con la legge sull’acqua pubblica. “La legge sull’acqua pubblica è uno strumento che ci consente di garantire un bene comune e toglierlo dal personale delle banche, dalle logiche del profitto. Secondo me è molto importante che tutto quello che faremo per la ricostruzione sia legato ai fatti e non alle parole perché immagino che i cittadini ad esempio di Norcia e quelle zone colpite dal sisma stiano chiedendo fatti da un po’ e siano stufi della cosiddetta burocrazia di quel sistema di norme che sta bloccando tutto sulla manovra. E a proposito di Renzi dice: “Sul cuneo fiscale i soldi messi in palio solo pochi spiccioli. Noi abbiamo bisogno di portare a casa questa legge di bilancio con quattro questioni fondamentali per gli italiani le tasse non devono aumentare, si devono abbassare, dobbiamo aiutare le famiglie, le famiglie devono potere fruire di asili nido gratis, di un assegno unico quando nasce un figlio che aiuti a crescerlo per fare fronte alle prime spese e poi il cuneo fiscale deve essere un’altra priorità affinché un lavoratore quando guarda la sua busta paga la smette di vedere un lordo bellissimo e un netto che è una tragedia. Vogliamo fare aumentare un po’ il netto e sul come fare mi fido di Giuseppe Conte con quale sono sicuro che potremmo portare a casa un ottimo risultato”. E chi gli chiede dei 5 miliardi che mancano Di Maio risponde: “Andranno recuperati arginando l’evasione fiscale, che si prevede possa fare rientrare molti più capitali”. Riguardo la petizione di qualche giorno fa dei riders c’erano alcuni che dicevano di non volere un contratto perché guadagnano più a cottimo”. Di Maio ha precisato: “Quando ero ministro del lavoro ho sempre detto una cosa i ragazzi che accettare un lavoro, senza essere messo in regola, e coperture, quindi senza i diritti base che andrebbero riconosciuti a un lavoratore è la strada che porterà sempre di più verso il precariato è sempre di meno verso la stabilità. Sono contento che in queste ore in Parlamento si sia raggiunto l’accordo sui Riders affinché venga riconosciuto loro un lavoro subordinato e diritti che significa assicurare un contratto a questi ragazzi, che prima per portare il cibo a casa dei clienti pedalavano a forte velocità su strade pericolose a volte senza piste ciclabili, senza avere coperture assicurative e rimborsi per gli strumenti di lavoro ed extra. Finalmente dopo un po’ di anni grazie al Movimento 5 Stelle alle nostre norme anche loro avranno dei diritti e questi ragazzi avranno uno stipendio e orari di lavoro dignitosi, garanzie sanitarie, tutele assicurative, rimborsi spese per gli strumenti che utilizzano nel loro lavoro soprattutto avranno uno stato che li proteggerà”. Sul tema caldo rimpatri Di Maio conclude dicendo: “Il provvedimento che abbiamo firmato oggi il Ministro della Giustizia il Ministro dell’Interno sui rimpatri è il primo passaggio di un percorso che è un progetto che abbiamo presentato stamattina e si chiama “Abbiamo rimpatri sicuri”, il concetto è molto semplice e offre una svolta alla problematica dei rimpatri. In pratica ora accade così che se tu vieni da un paese sicuro, sei tu che mi devi dimostrare il contrario ossia che il luogo da dove arrivi non è sicuro, invece prima accadeva il contrario e poi ora le procedure dei rimpatri passano da 2 anni ha 4 mesi e questa è una buona notizia per poter ricollocare nella patria di origine le persone che qui non hanno nessun permesso per starci. Nelle prossime settimane mi vedrete in visita in Marocco, in Tunisia, dove abbiamo già degli accordi che vanno implementati e ratificati”.
Per Salvini, che in un suo video su Fb ha voluto ricordare i due poliziotti uccisi ieri a Trieste, le parole spese in questi giorni da Conte e Di Maio sono incoerenti. “Gli arrivi degli immigrati sono triplicati. Ieri a proposito di immigrazione mi hanno segnalato i primi devastanti risultati della nuova politica dei porti aperti e delle porte aperte da Roma. Dalla circolare del Ministero dell’Interno si evince che per colpa degli ultimi sbarchi ricominciano le distribuzioni sui territori. Tre province sono le prime tre a sperimentare “la cura Conte”, “la cura porti aperti”, “la cura c’è spazio per tutti”, ” la cura nessun divieto alle ONG”. Così 30 emigrati saranno destinati in provincia di Ancona, 30 in provincia di Avellino e 30 in provincia di Terni quindi Marche, Campania e Umbria sono le prime tre regioni fortunate a provare sulla loro pelle gli effetti delle decisioni di Maio e dei chiacchieroni che hanno triplicato gli sbarchi e adesso hanno fatto tornare nel nostro Paese quelle decine centinaia migliaia di immigrati che noi avevamo fermato. Qualcuno festeggia perché le ONG torneranno a far quattrini, però non è una buona notizia per gli immigrati regolari che sono qui con i documenti a posto e per milioni di Italiani che pensavano di aver fermato questo pozzo senza fondo. Voi che non volete questo, avete la possibilità di dire no a questo nuovo schifo con il voto domenica 27 ottobre e devo dire che mi si apre il cuore perché ogni giorno mi scrivete in tanti, donne, uomini, che non hanno mai votato Lega perché prima votavano a sinistra o i 5 Stelle che mi dicono di essere delusi da Di Maio, Di Battista, che hanno fatto credere nel cambiamento, che si dicevano coerenti invece sono uguali agli altri ossia a Renzi, Boschi ecc… e quindi in tanti mi dicono che il 27 ottobre verranno a votare con dignità, con coraggio, a testa alta la Lega in Umbria, a Terni, Perugia, Città di Castello, Spoleto, Foligno, Orvieto in Valnerina, Norcia e sul Trasimeno. “Te ne accorgerai avvocato di te stesso e della tua poltrona, (N.d.R. qui Salvini fa riferimento a Conte), ci sono delle interrogazioni parlamentari che hanno come oggetto le tue parcelle professionali. Comunque, ora guardiamo avanti c’è una manovra economica e noi a proposito di forze dell’ordine staremo giorno e notte in parlamento per verificare che non vengano tagliati i fondi alle forze dell’ordine visto che noi tre miliardi li abbiamo destinati per assumere 12.000 donne uomini in divisa, per comprare auto, nuove pistole, nuovi vestiti, materiale per sistemare caserme, per acquistare telecamere. E poi Salvini citando il ministro Fioramonti aggiunge: “Saremo dei cani da guardia anche sui tagli alla scuola. È un chiacchierone incredibile. Al confronto Toninelli era uno statista. Fioramonti quello che vuole tassare le merendine, le bibite, quello che non vuole i crocifissi e Gesù delle classi, quello che insulta il passato insultando anche le forze dell’ordine”. Poi conclude Salvini. “Domani sera in Friuli Venezia Giulia Porcia in provincia di Pordenone sarò in collegamento con Massimo Giletti su La7 con l’Arena lunedì mattina sarò a Trieste poi lunedì pomeriggio sarò a Narni in Umbria poi la mattina dopo sarò a Terni….sabato 19 ottobre vi aspetto in Piazza San Giovanni a Roma pensate che abbiamo prenotato, da nord a sud, 6 treni speciali già con posti tutti esauriti, non c’è più un posto sui treni speciali, quindi si può prenotare un posto sui treni normali, sugli intercity o sui Frecciarossa e ci sono già più 350 pullman quasi tutti pieni in questo caso rimane ancora qualche posto per chi volesse unirsi al gruppo che parte per Roma. Dal Veneto alla Calabria, dal Lazio al Piemonte passando per la Sicilia dall’estero arriverete in tantissimi. C’è già qualche giornalista”, aggiunge ironico Salvini, “che dice che non riempiremo mai una piazza così grande, Piazza San Giovanni, la piazza più grande di Roma, ma vedrete che in tanti verranno per celebrare la giornata dell’orgoglio, degli italiani che non sono servi di nessuno. Il signor Conte “si toglie il cappello e cala le braghe” di fronte alle pretese dell’Europa, riapre i porti agli immigrati che per ora vengono smistati ad Ancona e Avellino. Ma poi arriveranno a Milano, arriveranno a Roma, a Palermo, a Napoli, a Torino, a Bologna, a Perugia. C’è un sito dove potete mandare le richieste per capire come venire a Roma. Se non siete in gruppo, potete arrivare in macchina e arrivare il giorno prima. L’importante è esserci”. Poi Salvini fa notare: “Oggi il Corriere della Sera pubblica un sondaggio che dice che gli italiani sostengono questa manovra economica. Ma solo sul Corriere della Sera …Siete incredibili ….Ecco da giornalista non invidio i colleghi giornalisti che devono vedere sulle pagine del loro glorioso giornale numeri, analisi, articoli di fondo e sondaggi totalmente lontani dal mondo reale e che provengono da Marte. Lascio queste analisi a Repubblica, al Tg1 o agli intellettuali, ai Fabio Fazio, ad Alba Parietti, alle Lilli Gruber… Va bene va bene. Noi stiamo in mezzo alla gente, in mezzo agli imprenditori che hanno detto che tagliare le tasse di 2 miliardi l’anno prossimo non serve perché l’intervento dovrebbe prevedere tagli dai 12 ai 15 miliardi di euro. I tradimenti hanno le gambe corte e il tempo è galantuomo e ci prepariamo, studiamo, lavoriamo per tornare al governo dalla porta principale, non di notte, dal camino come i ladri con il passamontagna. Certo vorrei proprio vedere in Umbria, Zingaretti e Di Maio Renzi chiedere il voto degli Umbri per una coalizione che fino a ieri si è denunciata, si è mandata in galera perché non ha fatto nulla per la sanità, per le strade, per le autostrade e per le ferrovie. Per la ricostruzione dei borghi, dopo il terremoto, i commissari, i sottosegretari per la ricostruzione del terremoto in questi anni sono stati tutti del PD e dei 5 Stelle . Errani ,De Micheli…. a Norcia non si è mosso nulla e molti sono ancora fuori dalle loro case di cui pagano le tasse come se nulla fosse accaduto”.
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