di Patrizia Sinclair
Almeno 16 persone sono state uccise e altre due gravemente ferite in un attacco di uomini armati contro una moschea nel nord del Burkina Faso, secondo quanto riferisce Sky News Arabia. L’attacco, alla moschea di Salmossi, è avvenuto venerdì sera in tarda sera, mentre le persone stavano pregando, ma soltanto ieri la polizia ne ha dato notizia. Da quasi cinque anni il Burkina Faso, il Paese povero dell’Africa occidentale nella regione del Sahel, è colpito da attacchi jihadisti compiuti da gruppi legati ad Al Qaida e all’Isis. Ieri l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) ha detto che sono state 486.000 le persone costrette a lasciare le loro case a causa delle violenze, delle quali 267.000 soltanto negli ultimi tre mesi, mentre si calcola che ben 1,5 milioni abbiano bisogno di aiuti umanitari.
Dal 2015 gli attacchi jihadisti sono aumentati in Burkina Faso in maniera esponenziale costringendo la chiusura di migliaia di scuole e locali. Il conflitto si è diffuso oltre il confine del vicino Mali, dove i militanti islamisti hanno conquistato il Nord del Paese nel 2012, prima che le truppe francesi li respingessero. La scorsa settimana, riporta la Bbc, 20 persone sono state uccise e sabato, circa 1.000 persone hanno protestato nella capitale Ouagadougou per denunciare la violenza nel loro paese e la presenza di forze militari straniere nella regione.
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