Ieri Richard Gere a Firenze ha ricevuto le Chiavi della città per il suo impegno nella difesa dei diritti umani, come dimostrato lo scorso agosto quando è salito sulla nave Open Arms carica di migranti davanti alle coste di Lampedusa. L’annuncio è stato fatto dal Comune di Firenze con una nota ufficiale. Richard alle 18 è arrivato nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dove lo aspettava il presidente del Consiglio comunale Luca Milani e il sindaco Dario Nardella, oltre che il professore Andrew Geddes, direttore del Migration Policy Center dell’Istituto universitario europeo.
Dopo la consegna delle chiavi, l’attore statunitense ha visitato alle Gallerie degli Uffizi per oltre un’ora accompagnato nel suo tour dal direttore Eike Schmidt. Gere si è soffermato in particolare ad ammirare la pala di Ognissanti di Giotto, il doppio ritratto dei Duchi di Urbino, la Primavera del Botticelli, l’Annunciazione di Leonardo ed il Tondo Doni di Michelangelo. Al termine del giro l’attore ha firmato autografi e ha chiesto di poter scattare una foto di gruppo insieme ai dipendenti del museo. “Richard Gere è un visitatore davvero attento e curioso”, ha detto Schmidt al termine della visita. “Si è soffermato su ogni opera, studiando con pazienza i dettagli e facendo molte domande. Ha apprezzato moltissimo la Tebaide del Beato Angelico, sottolineando la somiglianza tra le figure dei santi padri in ritiro ascetico nel deserto ed i monaci buddisti tibetani”.
La sua visita nel mondo politico scrive Ansa.it, ha sollevato molte proteste che alcuni consiglieri comunali del centrodestra e del M5s hanno manifestato sotto Palazzo Vecchio durante la cerimonia di consegna delle Chiavi a Gere. I consiglieri hanno disertato l’evento nel Salone dei Cinquecento e indossato magliette con scritto ‘Stop Ong’. “Non parteciperemo alla consegna delle chiavi della città a Richard Gere perché riteniamo che ci vogliano legami forti con Firenze o comunque meriti straordinari per giustificare tale onorificenza”, hanno spiegato Ubaldo Bocci (Misto), Jacopo Cellai (Fi), Alessandro Draghi (Fdi) e Federico Bussolin (Lega Salvini Firenze). Critiche anche dal capogruppo M5s Roberto De Blasi: “Riteniamo che la situazione di degrado delle nostre città sia la diretta conseguenza degli atteggiamenti di chi, come l’attore hollywoodiano, ha speso la propria immagine per promuovere iniziative di illegalità nel nostro paese”. Ovviamente non poteva mancare il commento di Matteo Salvini espresso a Quarta Repubblica nello studio di Nicola Porro: “Cosa c’entra Richard Gere con Firenze?”, ha detto stizzito Salvini. “Se penso a Firenze penso ad Oriana Fallaci non a lui”.
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