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SI AL “SALVO INTESE”, AL DL DEL FISCO E ALLA LEGGE DI BILANCIO


di Marco Perugini

Via libera al “salvo intese” del Consiglio dei ministri, alla legge di Bilancio per il 2020 e al decreto legge fiscale collegato alla manovra. E anche al Documento programmatico di bilancio (Dpb) che indica i cardini della legge di bilancio e viene inviato alla Commissione europea per la valutazione sulla sostenibilità e congruità delle misure di finanza pubblica dei singoli paesi membri. Confermati i 3 miliardi per il taglio dei cuneo fiscale. Una cifra che, dal 2021, salirà a oltre 5 miliardi. L’alleggerimento delle tasse dovrebbe riguardare i redditi fino a 35mila euro. Questi i principali provvedimenti contenuti nel dispositivo.

No all’aumento dell’Iva da gennaio 2020

Stop all’aumento dell’Iva da 23,1 miliardi che sarebbe scattato da gennaio passando al 22%. I rincari sono stati cassati, senza ricorrere a interventi sulle rimodulazioni delle aliquote capaci di aumentare il gettito di tale imposta.

Previdenza e Welfare

Nel 2020 non è stato programmato alcun cambiamento per “Quota 100“. Viene confermato il sussidio economico che accompagna alla pensione categorie di lavoratori da tutelare (cosiddetta APE Social) e la possibilità per le lavoratrici pubbliche e private di andare in pensione anticipata anche per il 2020 (la cosiddetta ‘Opzione Donna’). Verrà cancellato il cosiddetto superticket in sanità, a partire dalla seconda metà del 2020, con un corrispondente incremento delle risorse previste per il sistema sanitario nazionale.

Cuneo fiscale
Si tratta della seconda macro misura della manovra. Si riduce già dal 2020 il cuneo fiscale a carico dei lavoratori, avviando un percorso di diminuzione strutturale della pressione fiscale sul lavoro. L’ipotesi è di una riduzione da 3 miliardi nel 2020 per arrivare a regime a 6 miliardi. Gli sconti arriverebbero ai soli lavoratori dipendenti. Il governo, nel comunicato finale di Palazzo Chigi ipotizza anche una “di riforma complessiva del regime Irpef”. Il grosso delle coperture sarà legato alla flessibilità sul deficit, alla spending rewiew e all’abolizione dei sussidi ad attività dannose per l’ambiente. Un apporto notevole è atteso dalla lotta all’evasione fiscale: la Nota di aggiornamento al Def mette in conto 7 miliardi di euro, ma al momento le coperture cifrate nella bozza del decreto arrivano a circa 2,7 miliardi, anche se molte misure ancora non sono accompagnate da quantificazioni di gettito. C’è poi l’inatteso tesoretto da 3 miliardi di euro legato al maggior gettito dalle imposte delle partite Iva.

Fondo unico per la famiglia vale 500 mln

Vengono destinati 500 mila euro per gli interventi in favore delle famiglie, che saranno oggetto di un piano di razionalizzazione e semplificazione. Previsti sconti per gli asili nido, con azzeramento della retta per i redditi bassi. Tra le misure di rilevo anche la cancellazione del superticket in sanità, a partire dalla seconda metà del 2020, con un corrispondente incremento delle risorse previste per il Sistema sanitario nazionale, destinate comunque ad aumentare nel prossimo triennio.

Contante, cala invece da 3.000 a 2.000 euro nel 2020 e 2021, poi scenderà a 1.000 euro negli anni successivi

Meno contante ma senza penalizzazione. E’ questo il terzo macro intervento previsto dalla manovra che è articolato anche con l’arrivo di un tetto all’uso del contante. Si passerà da 3.000 a 1.000 euro ma in tre anni: si scenderà a 2.000 euro nel 2020 per poi arrivare alla soglia fissata a regime due anni dopo. Previsto un superbonus da 3 miliardi, che verrà pagato nel 2021 a chi fa specifiche spese utilizzando la carta. E una riduzione, quasi un azzeramento, delle commissioni per i negozianti. Da gennaio partirà l’uso di scontrini parlanti, con l’indicazione del codice fiscale di chi compra.

Multe a chi non accetta carte e bancomat
Nell’ultima bozza del decreto legge fiscale arrivano le multe per commercianti e professionisti che non accettano carte e bancomat. Le sanzioni affiancano l’obbligo, già in vigore, di accettare pagamenti con la moneta elettronica. La multa sarà di 30 euro cui aggiungere il 4% del valore della transazione per cui non è stato accettato il pagamento con le carte. A controllare le violazioni saranno «ufficiali e agenti di polizia giudiziaria».

Sanzioni per i grandi evasori
Nel comunicato di Palazzo Chigi su manovra e Dl fisco trova conferma anche l’ipotesi di un inasprimento delle pene per i grandi evasori. L’intesa politica su un nuovo regime sanzionatorio si tradurrà in norme che saranno inserite un emendamento al decreto fiscale dopo un ulteriore approfondimento tecnico. Le misure avranno l’obiettivo di contrastare l’illecita somministrazione di manodopera e l’aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da parte di cooperative o imprese fittizie. Si rafforzano le misure contro le frodi nel settore dei carburanti. Si implementa il contrasto all’evasione e all’illegalità nel settore dei giochi, attraverso l’istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall’estero senza concessione, anche attraverso l’istituzione dell’agente sotto copertura.

Nuova stretta sui giochi
In arrivo una stretta sui giochi, attraverso l’istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall’estero senza concessione, anche attraverso l’istituzione dell’agente sotto copertura.

In arrivo la digital tax
Nel decreto legge fiscale prevista l’introduzione di una digital tax che frutterà 600 milioni di euro su base annua. La nuova imposta sui servizi digitali prevede un’aliquota del 3% sui ricavi da applicare ai soggetti che prestano servizi digitali e che hanno un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a 750 milioni di euro e un ammontare di ricavi derivanti dalla prestazione di servizi digitali non inferiore a 5,5 milioni di euro.

“Bonus facciate” per il 2020
Tra le misure “last minute” introdotte con la manovra spunta anche, per il 2020, una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il “bonus facciate”) per migliorare l’aspetto delle città. Vengono prorogate le detrazioni per la riqualificazione energetica, gli impianti di micro-cogenerazione e le ristrutturazioni edilizie, oltre a quelle per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione.

Imprese 4.0 sconti per chi investe

La manovra stanzia poi risorse per il finanziamento degli incentivi Industria 4.0 per il rinnovo dei sistemi produttivi: tra questi il Fondo centrale per le piccole e medie imprese per il quale è stato previsto lo stanziamento di 700 milioni di euro e il super e l’iper ammortamento (per beni tecnologici, software ed economia circolare); il rifinanziamento della legge Sabatini e il credito di imposta per la Formazione 4.0.

Risorse per il Mezzogiorno

Per le politiche di sostegno alle persone diversamente abili vengono stanziate le risorse, è prevista una delega e tre diversi fondi. Risorse anche per il Mezzogiorno. Viene confermata anche l’esenzione dal canone RAI per gli anziani a basso reddito.

Investimenti più sostenibili

Si istituiscono due nuovi fondi per finanziare gli investimenti dello Stato e degli enti territoriali e un fondo per contribuire (con garanzie, debito o apporto di capitale di rischio) alla realizzazione di investimenti privati sostenibili nell’ambito del green new deal. A queste risorse vanno aggiunte quelle relative al sostegno degli investimenti privati sotto forma di contributi e di incentivi.



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