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RONN MOSS I SUOI PROGETTI MUSICALI, IL NUOVO FILM E LA SUA NUOVA AVVENTURA NEL MONDO DEI VINI PUGLIESI


di Patricia Sinclair

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L’appuntamento è alle 10,30 in Corso Garibaldi a Milano, dentro un negozio, Benheart che vende prodotti artigianali 100% made in Italy. “Arriviamo con un po’ di anticipo, ci accoglie Grace, che ha appena aperto il negozio e mentre il nostro fotografo inizia a prendere le macchine fotografiche, arriva Moss, che mi dice di essersi appena svegliato. Gli chiedo istintivamente di Devin (sua moglie) e mi dice che sta ancora dormendo. E sempre istintivamente, visto che ha una tazza in mano, gli chiedo che cosa sta bevendo e lui mi risponde: “cappuccino con molto cioccolato” e mi confessa che ogni mattina prepara lo stesso cappuccino a Devin: “Ma per lei devo aggiungere molto più cioccolato fondente”, dice sorridendo. Ronn indossa una camicia con un tema che colpisce subito l’attenzione, tante tante chitarre elettriche, e non a caso, una la troviamo anche sul divanetto dove poi ci sediamo per iniziare l’intervista. E prima che si accendano i microfoni per iniziare, Ronn mi dice che è molto innamorato dell’Italia, che l’Italia è diventata la sua seconda casa. Quello che mi colpisce di lui, è che nonostante la sua fama internazionale, (N.d.R. contrariamente a quello che mi è accaduto per fortuna poche volte nella mia carriera) Ronn non ha atteggiamenti da divo, ma è proprio una persona alla mano, con la quale passeresti ore e ore a parlare, non a caso l’intervista è durata molto di più di quello che avevamo programmato. Negli ultimi minuti di preparazione mentre proviamo i microfoni, per sbaglio lo chiamo Ridge. E per fortuna entrambi ridiamo sulla mia involontaria gaffe. Anzi Ronn prende lo spunto per dirmi: “Mi raccomando non sbagliate il mio nome perché tanti lo fanno qui in Italia e scrivono Ronn con una “n” sola, invece Ronn ne ha due”. Ma io quel dubbio non lo avevo e nemmeno mi passa per la testa di allungare il discorso parlandogli di un nostro famoso cantante italiano… il vero Ron. È arrivato il momento di cominciare le domande sul suo album My baby’s back, sul tour iniziato 6 mesi fa, sulla sua band, The Men In Black, sul suo nuovo film con il suo manager e grande amico Tiziano Cavaliere e sulla sua nuova avventura nel mondo dei vini pugliesi, con “Moss” il suo primitivo di Manduria, di cui è fierissimo. Si parte. Tre, due, uno…

Ronn sono molto contenta di vederti. siamo qui perché noi abbiamo saputo che tu oltre a nuovi progetti musicali, cinematografici ora vuoi diventare un imprenditore anche nel campo dei vini. Perché tu hai investito i tuoi soldi in vino in italia?

Ronn: Principalmente perché amo il vino rosso e soprattutto i vini d’Italia. Sono cresciuto molto, molto affezionato, in primo luogo, ai vini della Toscana, poi ai vini pugliesi e a tutto ciò che è legato a questo mondo. L’Italia ha così tante zone, zone diverse e ciò che ho amato di più in ogni regione in questo Paese sono i suoi vini locali. Quindi ho vissuto a Milano, visto che siamo qui adesso, ho anche vissuto in Puglia, dove è cresciuto il mio amore per la Puglia in particolare modo per i suoi vini. Mi sono innamorato moltissimo della Puglia e soprattutto dei suoi vini. Quindi, volevo avere la mia versione di un vino primitivo di Manduria, la zona della  Manduria è eccezionale. Ne sono molto, molto orgoglioso.

Ronn Moss

Perché in Manduria e non in un altro luogo?

Ronn: Perché ho vissuto in quella zona per 6 mesi e me ne sono innamorato. Mi sono innamorato della ricchezza e della corposità del primitivo di quel luogo, delle tante, tante degustazioni che abbiamo fatto. Abbiamo dedicato e impiegato molto tempo per decidere quali combinazioni di uva mettere in questo mio nuovo vino chiamato”Moss”. Si chiama semplicemente “Moss”. Poi con il passare del tempo, dovendo stare lì, in Manduria ho iniziato ad apprezzare quella zona giorno dopo giorno sempre di più.

Come hai pianificato di sviluppare la tua attività nel settore del vino e quali piani futuri hai per farlo?

Ronn: Stiamo contattando sempre più ristoranti per presentare i nostri vini un rosette, uno champagne. In questo momento, stiamo puntando sul “primitivo”. Ora molti ristoranti lo vogliono. Lo pubblicizziamo col passaparola. E mi sembra questa la strada giusta.

Ronn Moss, e il suo primitivo di Manduria, che ha chiamato col suo nome “Moss”

Esporterai questo vino italiano negli Stati Uniti?

Ronn: Alla fine sì. Penso che in Europa sia più facile farlo, in questo momento. E questo è ciò che faremo fra qualche giorno.

Trump sta combattendo una grande battaglia commerciale per le importazioni e le esportazioni  da e per gli Stati Uniti? Cosa ne pensi di tutto ciò?

Ronn: Penso che doveva succedere, che sia giusto, abbiamo bisogno di tariffe e tasse più eque ed evitare che un paese predomini su un altro. Tutto deve essere bilanciato invece finora non lo è stato e per molto tempo. Quindi, sono molto d’accordo con ciò che il nostro Presidente Trump sta facendo.

Parlaci del tuo tour…

Ronn: Ho iniziato 6 mesi fa in Italia. Prima abbiamo siamo stati in Australia per un mese E poi siamo andati in Belgio, siamo andati in Estonia, dove sono stato di più. Questo è il mio primo tour mondiale e in Italia è dove ho trascorso più tempo. Sono stato ovunque. Quasi ovunque. Siamo stati in ogni posto in Italia, da nord a sud, da est a ovest. Ed ovunque è stato fantastico.  Gli unici posti che non ho visitato sono stati Napoli e Roma. A dicembre, faremo una serie di concerti sinfonici con una orchestra, 50 brani con il nostro amico Antonio Palazzo. È un direttore di orchestra e con lui assieme alla mia band, The Men In Black, faremo un concerto molto interessante e davvero unico che sorprenderà la gente perché nessuno mi conosce come cantante, come musicista. La gente si ricorda di me nel ruolo di Ridge. Quindi, quando questo succederà sarà una grande sorpresa per molte persone.

Hai intenzione di comprare una casa in Italia?

Ronn: Ci abbiamo pensato… (N.d.R. parla di lui e sua moglie Devin). L’idea c’è. Prima vogliamo vendere la nostra casa negli Stati Uniti e poi lo faremo, valuteremo questa ipotesi seriamente.

Dove vivi negli Stati Uniti?

Ronn: Nel Nord di Los Angeles. Dove torniamo domani (N.d.R. 3 giorni fa). Ma poi torneremo in Italia a dicembre per i concerti. Stiamo prendendo in considerazione tante cose….

Dove compreresti una casa ? A Milano o Roma?

Ronn: Per i concerti, a Milano. Vicino a un teatro. Ho dimenticato come si chiamava il teatro. È un teatro molto bello. Mi dispiace che mi sfugga il nome. Puoi chiedere a Tiziano il nome lui lo sa.

Hai iniziato a fare musica con la band “Player”. Indimenticabile il successo di “Baby come back”. Quindi hai lasciato il mondo della musica per diventare un attore. Ti eri stufato di fare musica?

Ronn: Niente affatto.  Niente affatto. Non avevamo realizzato più dischi perché la nostra casa discografica era fallita. E così ho deciso di seguire il consiglio di Robert Stingwood, (N.d.R. un noto produttore discografico australiano), che mi ha suggerito di provare a recitare. E dopo tutti quegli anni trascorsi a fare musica, da quando avevo 11 anni, musica musica musica e poi anche con i Player con i quali ho avuto molto successo e fatto molti fantastici tour, ho deciso di cimentarmi nella recitazione,  perché amavo i film e così, io ci ho provato. Non avevo nulla da perdere, dovevo solo risalire dal nulla. Finalmente un giorno, sono stato ingaggiato per “Beautiful” e la mia vita ha preso quella strada e lo sai com’é andata in Italia. In ogni caso anche in quel periodo non ho mai pensato di non fare più musica. In effetti, poi ho continuato anche dopo e ora ho un’altra band che è la mia versione, la versione del gruppo che non c’è più.

Sembra che ora tu ti senta meglio nei panni di musicista che in quelli di attore…

Ronn: No, no. Sembra così. Succede spesso che se sto facendo musica, la gente pensi o dica questo. Se sto facendo film, pensano che io sia di più di un attore che di un musicista. Quindi, tutto dipende da quale cappello indossi. Io sto indossando entrambi. Anzi sto indossando 3 cappelli, perché in realtà oltre a cantare e recitare mi sto occupando anche della produzione di nuovi film.

Sei apparso nel ruolo di Ridge per 25 anni, più o meno. Cosa potresti raccontarci di questa grande esperienza?

Ronn: È stato fantastico, lo ricorderò sempre, è stata una straordinaria trasformazione per me che mi ha permesso di vedere di più il mondo rispetto a ciò che avevo visto prima. Se sono qui ora è perché ho avuto l’opportunità di visitare l’Italia molti, molti anni fa. Non per “Beautiful” ma per altre ragioni. La prima volta che sono venuto in Italia non recitavo ancora in “Beautiful” e questo viaggio mi ha permesso di vedere altri luoghi nel mondo e in Italia offrendomi la possibilità di fare il mio lavoro. Il lavoro di attore ogni giorno. E per un attore, questa è una cosa fantastica. Proprio come la musica. Farlo ogni giorno. Ora ciò che è cambiato per me stando lontano da Beautiful è la capacità di fare cose più creative per me e sono molto felice di potere fare questo. È stato un cambiamento meraviglioso, non facile, ma è stato un grande cambiamento nella mia vita perché sto facendo cose che prima avevo paura di fare. Mi sto sfidando in modi che non avevo mai fatto prima.

Ogni 10 anni dopo i quarant’anni si comincia a fare dei bilanci della propria vita, quali sono stati i tuoi, le tue tappe importanti?

Ronn: Quello che è successo è che sono molto più consapevole mentre invecchio e continuo su questi altri percorsi di creatività e vita quotidiana. Ecco provo più gratitudine. Sono molto più consapevole dell’importanza della gratitudine e non ci sono coincidenze e cose che succedono. Sono diventato più consapevole delle cose intorno a me e delle cose che accadono intorno a me. Io vivo la mia vita ogni giorno provando molta gratitudine ogni giorno e ogni momento che la vita mi offre e penso che questo sia molto importante. Io penso che si viva in base alla legge dell’attrazione. Sai che cosa significa? Significa che pensi a ciò che attiri nella tua vita. Cose buone. E adesso quello che voglio è sviluppare questa creatività. Per fare di più sui progetti cinematografici che stiamo già pianificando. Ne stiamo pianificando uno l’anno prossimo in italia. Gireremo il film in Puglia. È un nuovo film creativo al quale abbiamo partecipato in molti.

Raccontaci qualcosa sul tuo nuovo film...

Ronn: Il film l’ho ideato io e il mio caro amico, Tiziano Cavaliere. Durante i nostri molti viaggi avanti e indietro dal Nord Italia al Sud Italia, abbiamo avuto questa idea per un film carino. Una commedia romantica da girare in Puglia. Parla di un americano, che sarei io, che vengo in Italia, a Fasano (N.d.R. in provincia di Brindisi) per comprare una masseria e poi scopro che non esiste! Non c’è. Un po’ una truffa. Quindi poi io cerco di scoprire come nasce questa truffa, mi innamoro della sorella di… Insomma meglio non dire tutto. Tutti gli attori, tranne me, sono pugliesi saranno necessari dei sottotitoli perché il pugliese è difficile anche per gli Italiani.

Il titolo?

Ronn: il titolo è “Suprise Trip“. Com’è in italiano?

P: Viaggio a sorpresa

Ronn: Ok. Perfetto.

Quando uscirà questo film al cinema?

Ronn: Stiamo programmando di girare il film la prossima estate 2020 quindi penso che potrà uscire a Natale. Sì mi piacerebbe che uscisse in questo periodo. Non posso dirlo con certezza, ma speriamo.

Quali sono i 3 film più importanti della tua vita, in ordine?

Ronn: I film che mi piacciono…?

P: Sì, i 3 più importanti.

Ronn: Non è una domanda che mi sia mai stata posta prima. Sceglierò il primo come “A Lion In Winter”. Questo è L I O N. Era con Peter O’Toole e Katherine Hepburn. Era la storia di Enrico IV in Inghilterra e di Katherine oh ….uh,  non mi viene in mente il nome. Comunque Enrico IV. E poi fammi pensare quale potrebbe essere un altro film… “Raising Arizona” è stato un grande per me. Questo è un film dei fratelli Cohen. Lo hanno diretto e scritto. I fratelli Cohen. Quale potrebbe essere il terzo?  Il terzo penso, potrebbe essere …Uhm… uno chiamato, uhm… E’ una commedia carina sui cani.….. Christopher Guest era lo scrittore e regista. Si ecco “Best in show”. Si chiamava “Best in show”. E per me questa è una commedia da premiare “sottile” e meravigliosa. Grazie per avermi fatto una  domanda che non mi è mai stata fatta prima…

Cosa hai imparato sulla vita che non conoscevi a 20 anni?

Ronn: Molto! Un sacco. Torniamo di nuovo al discorso della gratitudine. Ho imparato la gratitudine e ora cerco la positività in tutto ciò che faccio. Cercando di diffondere la positività anche ad altre persone. Dobbiamo diffondere l’influenza positiva in questo pazzo mondo in cui viviamo. Ogni giorno che passa il mondo sembra che diventi sempre più pazzo,  ma noi dobbiamo metterci un pò più di positività. Creatività. Dobbiamo essere positivi.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Ronn: Non ho mai avuto molto tempo libero. Non ho mai avuto la possibilità di vivere tanto tempo in Italia. Non avevo mai avuto la possibilità di sperimentare la cultura degli  italiani e invece ora ho vissuto in Italia per 6 mesi di fila, il che è insolito. Sono venuto spesso in Italia, facevo il mio lavoro e poi me ne andavo e non ho mai avuto la possibilità vivere questa esperienza con maggiore empatia. Questa volta è accaduto e mi sono innamorato dell’Italia. Ecco perché stiamo programmando di tornare il più possibile.

Devin Devasquez moglie di Ronn Moss nella sartoria Giada sposi

Qual è la cosa più folle che tu abbia mai fatto per amore?

Ronn: La più folle?

P: Si.

Ronn: Sposarmi. Sposarsi senza dubbio è stata la cosa più folle.

La prima o la seconda volta?

Ronn: Uhm, sì, la seconda. Dopo un matrimonio molto brutto, ho giurato che non mi sarei mai più sposato. Era fuori dal mio radar rifarlo. Non volevo più farlo. Ma poi questa fantastica donna, Devin, è entrata nella mia vita e ha cambiato tutto per lei e per me. Quindi per me questo è pazzesco.

Come corteggeresti una donna che ti interessa?

Ronn: Non riesco a immaginarmelo. Sono felicemente sposato e quindi questo aspetto non mi interessa più. Non è nemmeno un problema ora. Non posso dare consigli. Non posso dare consigli. Non sono in grado di dare consigli agli uomini di nessun tipo. Non so tutto e non pretendo di sapere tutto e certamente non pretendo di conoscere le donne. Quindi (N.d.R. ride…) lasciamo stare….

C’è  un sogno che devi ancora realizzare?

Ronn: Si, molti. Sogni creativi. Fare i miei film, fare la mia musica, mettere la mia musica nei miei film. Per me, guardare è molto importante. Ed è un ottimo modo per insegnare. È un ottimo modo per far vedere alle persone cose che non hanno mai visto prima. Un mio sogno potrebbe essere quello di diffondere la pace se avessi un cliché per farlo, oppure potrei avere un altro sogno… quello di mostrare le atrocità nel mondo per rendere le persone più consapevoli, per fermare alcune sofferenze che stanno accadendo nel mondo. L’idea di fare qualcosa di creativo e di entusiasmante è un sogno.

Cosa preferisci di te?

Ronn: Vuoi dire cosa mi piace di me stesso?

P: Sì

Ronn: Mi piace molto di me stesso, ma non in modo egoistico. Più in maniera spirituale e in particolare mi piace la mia acquisita consapevolezza delle cose. Da quando ero un ragazzo, sono sempre stato molto consapevole spiritualmente e molto sensibile alle vibrazioni e alle dinamiche che mi circondavano. Questo mi piace perché penso che mi dia una grande consapevolezza. Una visione delle cose che è un po’ diversa. Non sono assolutamente perfetto e col passare del tempo, ho capito quanto sono imperfetto e quanto sono stato imperfetto. Tutti devono superare quelle imperfezioni e affrontarle. Io non sono diverso. Quindi questo mi piace molto. Mi piace, so che c’è una frase che dice “devi amare te stesso prima di poter piacere agli altri” e credo che sia vero e non significhi un amore per se stessi, un amore egotistico come ho detto prima. Significa solo amare il modo in cui si è. I propri difetti e le cose belle e brutte di ogni cosa. Puoi amare te stesso ed essere imperfetto. Questo è quello che vorrei fare capire alle persone. Fai questo e  ti sentirai meglio.  Bisogna concedersi il ​​permesso di stare bene con se stessi.

E il tuo miglior pregio secondo te?

Ronn: Pazienza. Pazienza. Ho molta pazienza. A volte ne ho troppa. Troppa pazienza. A volte tollero anche troppe sciocchezze, se posso dirlo…. Ma sto invecchiando, ho sempre meno pazienza per le cose stupide intorno a me. Anche se cerco di affrontarle in modo positivo. E qual è stata la seconda parte che hai chiesto? Cos’era una cosa che …

Il tuo peggior difetto?

Ronn: Vedo un sacco di cose negative nel mondo e voglio risolverle tutte, non posso e mi sento colpevole di non poterlo fare. È difficile. È difficile. Sono deluso perché non posso … curare il cancro. Non riesco a risolvere la pace nel mondo. Non posso fare quelle cose, ma forse un po’ alla volta, posso fare la mia parte, nella mia piccola sfera di coscienza, nella sfera dei miei affetti, delle persone che mi conoscono, per migliorare nel mio piccolo il mondo.

Qual è il tuo miglior ricordo di tutta la tua vita?

Ronn: C’è stato un tempo in cui le cose erano più semplici. Quando andavo a cavallo ogni giorno con mia madre. Ricordo questa come un’opportunità per me e mia madre di passare un po ‘di tempo assieme. Lei  era amante dell’equitazione. Lei amava i cavalli. Potere condividere questa passione con lei è stato un grande momento. Lavorare nel rock and roll è stato un grande momento. Esibirsi di fronte a decine di migliaia di persone è stato un grande momento. La musica, andare in giro a suonare, è stato un grande momento. Poi il cast di “Beautiful” è diventato la mia seconda famiglia che mi ha salvato molte volte da cose difficili che stava succedendo nella mia vita privata. Ora Devin ed io e le nostre due ragazze siamo su un’altra strada. Un’altra vita. Un nuovo inizio. Bisogna avere sempre nuovi inizi. Io ne ho avuti molti. Posso solo dirne alcuni perché abbiamo poco tempo per farlo.

Hai provato sentimenti più forti con tua madre o con tuo padre?

Ronn: Probabilmente con mia madre perché era più presente, mio ​​padre lavorava molto. Era un po ‘un maniaco del lavoro, lui era il sostegno della famiglia e si sentiva di fare questo e basta. Mia madre invece stava con noi molto più tempo. Io ero il più giovane della famiglia, ma ho imparato molto anche da mio padre anche se spesso mi parlava solo delle cose “che non dovevo fare”. Ma anche questa è stata un’esperienza di apprendimento importante.

Alla fine della nostra intervista, parla con gli italiani. Dì loro qualcosa…

Ronn: Beh, penso di averne parlato abbastanza finora. Probabilmente ho detto loro molte cose che non sapevano già. Sono innamorato dell’Italia e degli Italiani del loro modo di vivere che vorrei che gli americani prendessero come esempio invece di dedicarsi sempre e solo al lavoro lavoro lavoro lavoro tutto il tempo senza concedersi il tempo per godersi davvero la vita. Poi che dire dell’ottimo cibo… Si io ho imparato a godermi la vita e prendermi il tempo per godermi la vita. Non bisogna pensare solo a guadagnare di più e a come fare per farlo. Bisogna imparare a divertirsi. Ogni momento. Ecco l’Italia mi ha aiutato a comprendere meglio questo aspetto.



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