di Debora Vinciguerra
Oggi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DECRETO-LEGGE 26 ottobre 2019, n. 124 che accompagna la manovra di Bilancio. Il testo, con molte delle norme sulla lotta all’evasione, entrerà in vigore da domani. anche se alcune misure scatteranno solo nel 2020, come la limitazione del contante da 3.000 a 2.000 euro che si applicherà dal prossimo luglio. Previsto anche il rifinanziamento del prestito ponte per Alitalia (400 milioni) e per l’applicazione dei seggiolini anti-abbandono.
Dall’ultimo Consiglio dei Ministri del 21 ottobre 2019 il testo del Decreto Fiscale 2020 ne esce stravolto in alcuni dei suoi punti più importanti. A partire dalla lotta all’evasione fiscale e dalla guerra all’uso dei contanti.
Il DL Fiscale 2020 punta a limitare l’uso del contante e quindi stimolare l’uso del POS e dei pagamenti con bancomat, introducendo tra l’altro sanzioni per commercianti ed artigiani. Si partirà però soltanto dal 1° luglio 2020, in attesa di un protocollo con l’ABI per ridurre i costi di commissione sulle transazioni.
Sono diverse le novità previste dal testo del Decreto Fiscale, e tra queste è la stretta sulle compensazioni la misura che più preoccupa imprese e professionisti titolari di partita IVA.
Cambiano inoltre le regole sui controlli dei dati delle fatture elettroniche che, a partire dal 2020, saranno utilizzati dalla Guardia di Finanza anche per indagini diverse da quelle economico tributarie e molto probabilmente diventeranno d’obbligo anche per i forfettari .
Salta invece l’obbligo per i professionisti e le imprese minori, anche se operanti in regime di contabilità semplificata, di conto corrente dedicato.
Cessazione partita IVA e inibizione compensazione
Per i contribuenti a cui sia stato notificato il provvedimento di cessazione della partita IVA, è esclusa la facoltà di avvalersi, a partire dalla data di notifica del provvedimento, della compensazione dei crediti. Detta esclusione opera a prescindere dalla tipologia e dall’importo dei crediti, anche qualora questi ultimi non siano maturati con riferimento all’attività esercitata con la partita IVA oggetto del provvedimento, e rimane in vigore fino a quando la partita IVA risulti cessata. Nel caso di utilizzo in compensazione di crediti in violazione di quanto previsto dai commi 2-quater e 2-quinquies, il modello F24 sarà scartato e verrà comunicato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate al soggetto che ha trasmesso il modello F24, mediante apposita ricevuta.
Contrasto alle indebite compensazioni
La compensazione del credito annuale o relativo a periodi inferiori all’anno dell’imposta sul valore aggiunto, dei crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle imposte sostitutive delle imposte sui redditi e all’imposta regionale sulle attività produttive, per importi superiori a 5.000 euro annui, può essere effettuata a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione o dell’istanza da cui il credito emerge.
La Guardia di Finanza potrà utilizzare i dati delle fatture elettroniche nell’ambito di indagini anche in settori diversi da quello prettamente fiscale. La fatturazione elettronica diventa quindi non solo la via per combattere l’evasione fiscale, ma anche per illeciti in ambiti diversi, come quello amministrativo. E dal 2020 pare saranno inclusi tra i soggetti obbligati anche i forfettari. La fatturazione elettronica in ambito sanitario necessiterà di specifiche regole e, fino alla loro predisposizione, è di fatto vietato emettere fattura elettronica.
Imposta bollo sulle fatture elettroniche
In caso di ritardato, omesso o insufficiente versamento, l’Agenzia delle entrate comunica al contribuente con modalità telematiche l’ammontare dell’imposta, della sanzione amministrativa ridotta ad un terzo, nonché degli interessi dovuti fino della comunicazione, se il contribuente non provvede al pagamento, in tutto o in parte, delle somme dovute entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, il competente ufficio dell’Agenzia delle entrate potrà procede all’iscrizione a ruolo a titolo definitivo.
Novità anche sul fronte sanzioni: in arrivo maxi multa di 1000 euro in caso di scarto preventivo del modello F24 da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Tale novità è contenuta nell’articolo 15 della bozza di decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020:
Multe per i commercianti che boicottano la lotteria degli scontrini
Dal prossimo 1° gennaio in parallelo all’estensione dell’obbligo dei corrispettivi telematici per tutti i commercianti, debutterà la lotteria degli scontrini che obbligherà il commerciante ad una serie di adempimenti, tra cui l’acquisizione e la comunicazione all’Agenzia delle Entrate del codice fiscale del contribuente. Il commerciante che rifiuterà di comunicare i dati della vendita sarà comminata una multa tra i 100 a 500 euro.
Inoltre, i premi vinti dai contribuenti non saranno tassati.
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