di Paul O’ Connor
“Abu Bakr al-Baghdadi è morto“, lo ha annunciato Donald Trump alla Casa Bianca, dicendo che gli Stati Uniti hanno “assicurato alla giustizia il leader dello Stato islamico considerato il terrorista numero uno al mondo. Baghdadi ha cercato di fuggire entrando in un tunnel “senza uscita” con tre dei suoi figli e trovandosi in una situazione senza alternative ha fatto esplodere il suo giubbotto suicidandosi. “Era un uomo malato e depravato, e ora se n’è andato”, ha proseguito Trump. E usando parole ancora più crude ha aggiunto: “È morto come un cane, è morto come un codardo. Nessun militare americano è stato ucciso o ferito nel raid”, precisando che l’identità di al-Baghdadi è stata confermata positivamente da un test del DNA condotto in loco.
“La pianificazione dell’operazione è iniziata due settimane fa, dopo che gli Stati Uniti hanno acquisito informazioni su dove si trovasse al-Baghdadi. Otto elicotteri militari sono atterrati nel complesso e sono stati accolti da spari”, ha raccontato Trump. I militari americani successivamente hanno fatto crollare le pareti dell’edificio dove si trovava il leader islamico che è morto “urlando e piagnucolando”. Ai giornalisti Trump ha detto che potrebbe ordinare il rilascio del video della cattura in modo che il mondo sappia che al-Baghdadi non è morto di un eroe.
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