Menu Chiudi

ISTAT, IN ITALIA, OCCUPAZIONE IN CALO A SETTEMBRE. I PIÙ PENALIZZATI? I 35-49ENNI. CALA IL LAVORO ANCHE IN GRECIA E SPAGNA


Dopo la crescita dell’occupazione registrata nel primo semestre dell’anno e il picco raggiunto a giugno, a partire da luglio i livelli occupazionali risultano in lieve ma costante calo, con la perdita di 60 mila occupati tra luglio e settembre. Nell’ultimo mese si stima un calo occupazionale rispetto ad agosto, sintesi dell’aumento dei lavoratori a termine e di una flessione di permanenti e più marcatamente degli indipendenti, contestualmente ad una crescita della disoccupazione e una diminuzione dell’inattività. Nel confronto trimestrale, l’occupazione risulta stabile mentre nell’anno permane la crescita

  • A settembre 2019 la stima degli occupati risulta in leggero calo (-0,1%, pari a -32 mila unità) rispetto ad agosto mentre  il tasso di occupazione resta stabile al 59,1%.
  • L’occupazione è in diminuzione per entrambe le componenti di genere; aumenta tra gli under 35 (+16 mila) mentre cala da 35 anni in poi (-49 mila). L’andamento dell’occupazione è sintesi della crescita dei dipendenti a termine (+30 mila) e della diminuzione sia dei permanenti (-18 mila) sia, soprattutto, degli indipendenti (-44 mila).
  • Le persone in cerca di occupazione sono in aumento (+3,0%, pari a +73 mila unità nell’ultimo mese). La crescita della disoccupazione riguarda entrambe le componenti di genere e coinvolge tutte le classi d’età tranne i 25-34enni. Il tasso di disoccupazione sale al 9,9% (+0,3 punti percentuali).
  • La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a settembre è in calo (-0,6%, pari a -77 mila unità) per entrambe le componenti di genere. Il tasso di inattività scende al 34,3% (-0,2 punti percentuali).
  • Nel terzo trimestre 2019 l’occupazione è sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente sia nel complesso sia per genere. Nello stesso periodo aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,2%, +27 mila) sia quelli a termine (+0,8%, +25 mila) mentre risultano in calo gli indipendenti (-1,1%, -59 mila); si registrano segnali positivi in tutte le classi di età, ad eccezione dei 35-49enni.
  • Alla stabilità degli occupati si associa, nel trimestre, il calo delle persone in cerca di occupazione (-1,9%, pari a -48 mila) e una lieve diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,1%, -9 mila).
  • Su base annua l’occupazione risulta in crescita (+0,5%, pari a +111 mila unità). L’espansione riguarda sia donne sia uomini e tutte le classi d’età fatta eccezione per i 35-49enni. Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell’anno è trainata dai dipendenti (+226 mila unità nel complesso) e in particolare da quelli permanenti (+214 mila), mentre calano gli indipendenti (-115 mila).
  • Nell’arco dei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna a un calo dei disoccupati (-4,8%, pari a -129 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,0%, pari a -137 mila).

Disoccupazione nell’area dell’euro al 7,5% EU28 al 6,3

Eurostat stima che 15.635 milioni di uomini e donne nella EU28 , di cui 12,335 milioni nella zona euro , sono risultati disoccupati a settembre 2019. Rispetto ad agosto 2019, il numero di disoccupati è aumentato toccando quota 48.000 nell’UE28 e 33.000 nell’area dell’euro . Rispetto a settembre 2018, la disoccupazione è diminuita 889.000 nell’UE28 e 738.000 nell’area dell’euro. I più alti tassi di disoccupazione sono stati registrati in Grecia (16,9% a luglio 2019) e in Spagna (14,2%). Rispetto a un anno fa, il tasso di disoccupazione è sceso in 22 Stati membri, è rimasto stabile in Belgio ,Portogallo e Romania mentre sono aumentati in Lituania (dal 6,3% al 6,5%), Danimarca (dal 5,0% al 5,3%) e Svezia (dal 6,3% al 7,3%). Le diminuzioni maggiori sono state registrate in Grecia (dal 19,1% al 16,9% traLuglio 2018 e luglio 2019), Cipro (dall’8,0% al 6,6%) ed Estonia (dal 5,3% al 3,9% tra agosto 2018 e agosto 2019). A settembre 2019, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è stato del 3,5%, in calo rispetto al 3,7% di agosto 2019 e dal 3,7% a settembre 2018.

Disoccupazione giovanile

Nel settembre 2019, 3.223 milioni di giovani (sotto i 25 anni) erano disoccupati nell’UE – 28 , di cui 2.283 milioni erano nell’area dell’euro . Rispetto a settembre 2018, la disoccupazione giovanile è diminuita di 145.000 unità nell’UE28e di 109.000 nell’area dell’euro . Nel settembre 2019, il tasso di disoccupazione giovanile era del 14,5% nell’UE – 28 e del 15,9% nell’area dell’euro , rispetto rispettivamente al 15,0% e al 16,7% a settembre 2018. A settembre 2019, i tassi più bassi sono stati registrati in Repubblica Ceca (4,4%), Germania (5,9%) e Paesi Bassi (7,2%), mentre i più alti in Grecia (33,2% nel secondo trimestre del 2019), Spagna (32,8%) e Italia (28,7%).



Scopri di più da WHAT U

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!

Scopri di più da WHAT U

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere