di Patricia Sinclair
Stasera l’ISIS ha rivendicato la paternità dell’attentato compiuto sul Tower Bridge, affermando che è stato compiuto da uno dei suoi combattenti. L’organizzazione terroristica ha affermato che Usman Khan, 28 anni, ha ucciso per loro conto.
“La persona che ha effettuato l’attacco di Londra … era un combattente dello Stato islamico, e lo ha fatto in risposta alle chiamate a colpire i cittadini dei paesi della coalizione”, ha detto IS, riferendosi a un’alleanza multi-paese contro il gruppo. In precedenza era stato ipotizzato che l’attacco poteva essere stato organizzato per vendicare la morte del leader dell’ISIS Abu Bakr al-Baghdadi.
Jack era il coordinatore del corso per Learning Together, il programma educativo gestito dall’Institute of Criminology dell’Università di Cambridge, al quale ieri Usman Khan aveva partecipato.
Questo l’invito al corso…
Un testimone di nome Coralie ha detto che erano presenti circa 100 ospiti e 50 membri del personale.
Anche una donna è stata uccisa e altre tre persone sono rimaste ferite durante la furia omicida Usman Khan.
Il rapper britannico David Orobosa Omoregie, noto solo come Dave, ha reso omaggio a Jack su Twitter.
Khan è stato processato e incarcerato nel 2012 per reati di terrorismo ispirato ad al Qaeda, assieme ad altri 8 terroristi islamici che con lui stavano pianificato di bombardare la London Stock Exchange, un tunnel sotto il Tamigi e uccidere Boris Johnson e l’ex decano della cattedrale di St. Paul. Nato e cresciuto a Stoke-on-Trent, Khan era stato condannato dal giudice Justice Wilkie a restare in carcere per 6 anni. Ma questa sentenza è poi stata annullata dalla Corte d’Appello nell’aprile 2013. Fuori da Scotland Yard, oggi il commissario della polizia metropolitana Neil Basu ha dichiarato che Khan era soggetto a un “ampio elenco di condizioni di licenza” per il suo rilascio dal carcere”.
Boris Johnson ha dichiarato che è stato un “errore” liberare Khan e ha promesso di essere più severo nei confronti dei criminali violenti, ponendo fine al rilascio automatico a metà della pena scontata soprattutto quando i crimini sono gravi. “È un errore consentire ai criminali seri e violenti di uscire presto dal carcere”. Khan era stato condannato in primo grado, a una pena detentiva per la protezione pubblica (IPP) con una durata minima di sei anni dal giudice Justice Wilkie, nel febbraio 2012.
Poi questa sentenza è stato annullata da quella della Corte d’appello nell’aprile 2013, che invece allungò la pena a 16 anni in prigione con un periodo di licenza esteso di cinque anni, che nella pratica è stato che di anni doveva scontarne 8. All’epoca in cui era stato incarcerato, Khan aveva trascorso 408 giorni in custodia cautelare. Khan era stato scarcerato dopo aver accettato di indossare un tag elettronico ed essere monitorato dalle autorità.
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