di Colin Anthony Groves
Nessun dietrofront da parte dei manifestanti che domenica hanno di nuovo invaso le strade del centro di Hong Kong in segno di protesta. Nonostante il decreto sull’estradizione sia stato ritirato, secondo Joshua Wong “Hong Kong resta sotto il controllo autoritario di Pechino che evidentemente non ha dato il giusto valore alle proteste e si rifiuta di permettere alla voce dei giovani di entrare nel consiglio distrettuale. La mia candidatura”, prosegue Wong, “è stata esclusa, ma il nostro movimento continua. Le elezioni del 24 novembre saranno un referendum sulle azioni di Pechino. Gli abitanti di Hong Kong voteranno per far sentire la loro voce. La Cina non può mettere a tacere tutti noi”. E riguardo alla paventata sostituzione della Lam, dice: “Sono fortemente deluso dal fatto che Pechino abbia frainteso la causa principale dei malcontenti sociali. Secondo l’ultimo sondaggio, oltre l’80% delle persone sostiene la domanda di un suffragio universale vero ed equo. Cerchiamo un sistema democratico, ma non un altro leader di spicco scelto da Pechino. La democrazia è l’unica via d’uscita. Invito la comunità internazionale a parlare e ad agire. Se più nazioni mettono in atto clausole o sanzioni sui diritti umani, queste mosse obbligheranno Pechino ad allentare la sua presa su Hong Kong”.
L’incidente del morso all’orecchio di domenica
I chirurghi hanno ricostruito l’orecchio di un consigliere distrettuale dopo che una parte di esso è stata morsa da un uomo armato di coltello fuori da un centro commerciale di Hong Kong. L’operazione all’orecchio di Andrew Chiu Ka-yin, il consigliere distrettuale che ieri durante le proteste è stato vittima dell’assalto di un uomo che durante una discussione sulla politica appena al di fuori di fuori Cityplaza a Tai Kooad, ad un tratto si è scagliato contro di lui e con un morso gli ha reciso l’orecchio è andata bene, o meglio abbastanza bene visto che i chirurghi hanno potuto recuperare solo parte dell’orecchio asportato. L’assalitore, che parlava in mandarino, prima dell’arresto, è stato picchiato da alcune persone che hanno reagito in maniera altrettanto inconsulta al gesto dell’uomo. “Una fonte medica”, spiega South China Morning Post, “ha fatto poi sapere che l’uomo era un paziente psichiatrico presso l’Ospedale Orientale Pamela You de Nethersole di Chai Wan, e aveva tendenze violente”. Il legislatore del Partito Civico Jeremy Tam ha dichiarato “che spera che l’attacco a Tai Koo della scorsa notte sia stato un incidente isolato. La violenza a Hong Kong”, ha precisato, “in realtà si è calmata un po’ se la si confronta, diciamo, a tre o quattro settimane fa. Quindi spero che quello di domenica sia stato solo un caso isolato piuttosto che una nuova escalation di disordini”.
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