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TRUMP I PRIMI SONDAGGI A TRE MESI DALLE PRIMARIE


Il presidente Donald Trump parla ai giornalisti all’arrivo alla Casa Bianca a Washington, domenica 3 novembre 2019. (Foto AP / Manuel Balce Ceneta)

di Colin Anthony Groves

Manca un anno alle elezioni Usa del 2020, e nessun presidente nella storia del sondaggio dell’opinione pubblica ha affrontato una polarizzazione partigiana, creando profonde divisioni sia sul fronte politico sia sul fronte elettorato. Trump ha definito i suoi oppositori politici “feccia umana”, mentre i democratici considerano la sua visione del futuro americano come un anatema ai valori fondanti del paese. Il sondaggio condotto da Gallup, scrive Ap, mostra che in media l’86% dei repubblicani ha finora approvato l’operato di Trump mentre la percentuale dei democratici che si sono schierati dalla sua parte hanno raggiunto solo il 7%.

Quindi è certo che per le elezioni la battaglia sarà durissima. “Sembra che repubblicani e democratici siano intrattabili”, ha dichiarato Mark Updegrove, storico presidenziale e presidente della Lyndon Baines Johnson Foundation. “Entrambi aderiscono alle proprie versioni della realtà, sia che si basino sulla verità o meno.” Le divisioni politiche oggi riflettono gli scismi sociali ed economici tra comunità più rurali, in gran parte bianche, in cui l’economia dipende dalle industrie che si esauriscono con l’outsourcing e dall’automazione, e aree più urbane e razzialmente diverse dominate da un’economia dei servizi e in cui i boom tecnologici stanno aumentando la ricchezza. Nonostante ciò l’interesse degli elettori per la campagna presidenziale, anche in questa fase iniziale, è molto diffuso. Un sondaggio dell’Associated Press-NORC Center for Public Affairs Research mostra che l’82% dei democratici e il 74% dei repubblicani sono già interessati alle elezioni. Trump lo sa quali sono i suoi cavalli di battaglia per vincere. Deve continuare a mantenere fede alle promesse fatte, come quella della costruzione del muro al confine con il New Mexico, che ha sollevato non poche polemiche. Deve ricreare l’entusiasmo tra i suoi principali sostenitori, un compito che non è facile negli ultimi mesi di gogna e non solo mediatica, prima per i suoi rapporti con la Russia e poi per quelli con l’Ucraina.

Nel 2017 il presidente ha realizzato un massiccio taglio delle tasse, la crescita dell’occupazione è stata solida per tutto il 2018, ma nel 2019 nella zona industriale del Midwest i posti in fabbrica promessi sono rimasti nelle intenzioni e non si sono trasformati in realtà. I consumatori sono aiutati dalla leggera inflazione e dai bassi tassi di interesse, ma i costi delle case e il debito degli studenti hanno sabotato le speranze di alcuni americani di prosperità della classe media. Anche dalla guerra commerciale con la Cina gli Usa non ne escono indenni. Insomma a soli tre mesi dall’inizio delle votazioni per le primarie, è difficile fare pronostici. L’ex vicepresidente Joe Biden promuove la sua decennale esperienza, la senatrice Elizabeth Warren (Massachusetts) e il senatore Bernie Sanders (Vermont) stanno spingendo per un radicale cambiamento liberale. Pete Buttigieg, il 37enne sindaco di South Bend, nell’Indiana, sta conducendo una campagna sorprendentemente riuscita in una richiesta di cambiamento generazionale. La più grande incognita nota per entrambe le parti potrebbe essere il modo in cui gli americani vedranno la procedura di impeachment in corso tra un anno. Molti sono stati i funzionari della Casa Bianca che hanno convalidato un’anonima denuncia degli informatori che ha sollevato preoccupazioni sui rapporti di Trump con l’Ucraina. Una trascrizione approssimativa pubblicata dalla stessa Casa Bianca ha mostrato che Trump ha chiesto al presidente ucraino di esaminare le accuse di corruzione infondate contro Biden e suo figlio Hunter. Insomma la faccenda è tutt’altro che chiara. E il gap tra quanto afferma Trump e quello che affermano i suoi detrattori è da ricercare nelle parole della famosa telefonata al presidente ucraino. Quella di Trump fu una semplice raccomandazione per fare luce sugli affari di Biden e suo figlio in Ucraina, o Trump ha usato il suo potere per chiedere informazioni da usare per mettere fuori gioco un avversario scomodo offrendo in cambio del denaro? Tra un anno la risposta a questo quesito sarà ancora più importante.

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