di Matteo Ciacci
Dimezzare la tassa sulla plastica: è questo una delle ipotesi su cui il Governo sta lavorando in queste ore in vista dell’esame parlamentare della manovra. Attualmente è prevista una tassa di un euro al kg e, secondo quanto si apprende, si starebbe lavorando sia per restringere la gamma dei prodotti coinvolti sia sull’entità del prelievo e si starebbero facendo simulazioni su tre “scalettature” tra i 60 e i 40 centesimi al chilo. Si valuta anche l’ipotesi di rinviare a luglio l’entrata in vigore della norma, che ad ora scatterebbe a partire dal primo aprile.
Sul fronte auto aziendali: sul tavolo c’è l’ipotesi di tagliare l’incremento previsto dalla manovra del 50% o addirittura di azzerare i rincari. Sarebbe questa l’intenzione del governo in vista del passaggio parlamentare della legge di bilancio secondo quanto riferiscono fonti qualificate dell’Esecutivo. “Alcune misure della manovra economica possono deludere”, ha detto il premier Conte, “ma partivamo da quadro di finanza pubblica molto complicato. Partivamo dalla possibilità di scongiurare solo le clausole sull’Iva, manovra che avrebbe avuto un effetto recessivo e siamo riusciti a fare varie altre cose, perché volevamo e vogliamo far compiere passi significativi importanti al nostro Paese”.
Renzi a fine giornata di ieri fa l’ironico: “Ricapitolando”, ha scritto il leader di Italia Viva su Fb, “per 24 ore un fiume di polemiche contro di me. Poi improvvisamente retromarcia in corso sulle nuove tasse (plastica e auto aziendali) Bene! Apprezzo il buon senso del ministro Gualtieri. Per Italia Viva conta solo il risultato #NoTax
Anche i sindacati vantano qualche piccolo successo al termine del tavolo al ministero del Lavoro, con la titolare Nunzia Catalfo. Come quello di avere ottenuto che nella manovra 2020 vengano contemplati gli ammortizzatori sociali per i casi di cessazione e di risanamento nelle le aree di crisi complessa. Cgil, Cisl e Uil hanno fatto sapere “di considerare le proroghe necessarie per consentire alle persone di restare agganciate alle imprese ed evitare i licenziamenti”.
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