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CONTE VA A TARANTO PER INCONTRARE GLI OPERAI DELL’ILVA


Il premier Giuseppe Conte al partecipa al consiglio di fabbrica dell’Ilva riunito permanentemente dopo l’annuncio di Mittal di volersi disimpegnare

di Paulina Leccese

“Sono preoccupato quando gli stranieri scappano dall’Italia, come sta accadendo per la drammatica vicenda dell’Ilva di Taranto, per colpa dell’irresponsabilità di un governo inadeguato”. Lo afferma il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nelle anticipazioni di una intervista a Milano Finanza. “Non soltanto – aggiunge l’ex premier – si rischia di mettere in ginocchio una città e di gettare sul lastrico migliaia di famiglie, ma un grande Paese manifatturiero come il nostro potrebbe rimanere escluso da un settore strategico come l’acciaio. Questo avrebbe gravissime conseguenze. Questo governo – sottolinea – mette insieme la sinistra da salotto e quella da piazza, l’una attenta solo al potere, l’altra sguaiata, inconcludente, dominata dall’invidia sociale”. A dire la sua sull’Ilva, dopo il ritiro di Arcelor Mittal anche il il cardinale arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco. “Sono di sicuro preoccupato, come tutta l’Italia, per Genova, per Novi Ligure e innanzitutto per Taranto, spero che ci sia un colpo d’ala che vuol dire di buonsenso da parte di tutti, in modo che il lavoro sia salvaguardato, il bene comune quindi sia promosso, sia per quanto riguarda il lavoro di tante famiglie sia per quanto riguarda in prospettiva il risanamento ambientale. Spero che non si debba chiudere o ridimensionare drasticamente l’azienda, ho fiducia che non succeda, perché sarebbe una sconfitta grave per l’Italia”, ha sottolineato Bagnasco annunciando la sua disponibilità a una visita nello stabilimento di Genova Cornigliano “appena i cappellani del lavoro daranno un segnale”.

Per il premier Conte oggi è stata una giornata più che intensa. Arrivato verso le 17,15 davanti alla portineria C degli stabilimenti dell’Ilva, dove c’erano ad aspettarlo un piccolo drappello di rappresentanti delle associazioni ambientaliste della città e alcuni giornalisti, dopo l’incontro con gli operai dell’ex Ilva e la visita degli stabilimenti, ha tenuto un punto stampa presso la Prefettura. Conte, nonostante la contrarietà delle forze dell’ordine, che si occupano della sua sicurezza, che hanno fatto fatica a tenere sotto controllo la calca delle persone che voleva parlare con lui, ha deciso decide di rimanere a parlare davanti ai cancelli, e quella che doveva essere una conferenza stampa di quindici minuti si è trasformata in un teso incontro-scontro di un’ora e mezza. Conte ha parlato con tutti, operai, ex-operai, disoccupati, abitanti del rione Tamburi che gli hanno raccontano le loro storie . Visibilmente provato, e contrariamente alla prassi, pure senza cravatta, il premier ha ribadito che la via maestra è quella dell’ambientalizzazione .

Anche quando si è recato all’interno dello stabilimento, per prendere parte al consiglio di fabbrica riunito permanentemente dopo l’annuncio di Mittal di volersi disimpegnare, ha ascoltato attentamente tutti. Poi all’uscita dagli stabilimenti si è fermato a parlare con i giornalisti che lo aspettavano. “Siamo in una situazione di emergenza e quindi la prima cosa è studiare, capire, conoscere. A Palazzo Chigi abbiamo accolto vari ministri, abbiamo incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, Confindustria, il governatore Emiliano, il sindaco di Taranto, ma anche i rappresentanti dei paesi nell’area di crisi che sono tanti, Oggi sono venuto qui per parlare direttamente con i lavoratori e non ho parlato solo con loro”, ha sottolineato Conte, “ho visitato anche gli impianti, sono stato anche altoforno 2, ho visto anche le coperture che stanno facendo dei campi minerali , volevo rendermi conto anche di che cosa significa un ciclo produttivo. Ho parlato con tante persone semplici, cittadini addirittura anche con familiari di persone che sono morte, che sono decedute per varie malattie e che oggi conciliano due visioni diametralmente opposte. Purtroppo questa è una comunità ferita e non oggi, Oggi siamo in emergenza per carità, ma qui nel corso degli anni, e stiamo parlando di qualche decennio di lustri, si è creata una frattura tra il diritto del lavoro e il diritto alla salute. Adesso non serve ripercorrere le colpe di chi ha sbagliato, tutti abbiamo abbiamo colpa, tutti, la politica, l’economia… Insomma c’è tutto in questi anni si è creata questa frattura è oggi a Taranto c’è la chiara percezione che il diritto al lavoro vada in una direzione e quello alla salute. Il problema è che qualsiasi attività produttiva qualsiasi investimento produttivo deve essere avere un risvolto socialmente responsabile, deve essere accolto per subito alla comunità in modo giusto, essere “sostenibile”. L’ho promesso alle persone che hanno vissuto un dolore fortissimo per un lutto, ho visto sui volti della gente la rabbia, occorre cambiare strada. Dobbiamo ripartire per offrire il rilancio dell’intera comunità come la dobbiamo fare non c’è una persona non c’è un singolo momento non c’è un governo che può risolvere problema dobbiamo risolvere con tutto il sistema Italia significa significa gabinetto di crisi significa lavorare 24 ore su 24 con una cabina di regia energie produttive intellettivo che abbiamo in Italia lavorare cercare ovviamente sul presupposto che in questo momento i vertici aziendali confermino quello che hanno già anticipato è dichiarato e stanno attuando c’è la dismissione dobbiamo lavorare come garantire investimenti produttivi a garantire tutela ambientale a garantire la salute visto la salute e garantire i livelli occupazionali e a costruire per questa comunità delle opportunità di lavoro altrimenti Scusate non è solo il problema dell’IVA Qui lo sappiamo lo sapete bene Voi che siete giornalisti del posto qui c’è un livello disoccupazione giovanile in Italia sono anche sono tanti altri problemi vedete sistema Italia parliamo di progetto mi parla di scudo penale io non le rispondo dello scopo e dare a me non importa nulla proprio le immagini quello che non doveva succedere che si realizzi questa frattura del corso del tempo questo solco diritto alla salute diritto alla mail ricatto guardi mi colpisce molto quello che non doveva succedere che si è reali questa frattura del corso del tempo questo solco diritto alla salute diritto alla Micra ricatto ti ho visto lavoratori che lavorano Però nello stesso tempo pensano di fare qualcosa di sbagliato pensano di e che probabilmente vivono nella nella comunità familiare la comunità dei parenti gente che li attacca perché va a lavorare perché loro con loro lavorando consumismo a tenermi uno stabilimento che altri vorrebbero in famiglia chiudere una cosa drammatica

“Non è una questione di scudo o non scudo penale”, ha risposto stizzito a una giornalista, “ma di avere un progetto per questo stabilimento, per questa città, per questa comunità. Come ho detto a Genova per la ricostruzione del ponte Morandi, da questa tragedia può ripartire il rilancio di un’intera comunità», ha affermato Conte.



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