OJ Simpson passa dal banco degli imputati a quello degli accusatori. E’ di alcune ore fa la notizia che l’ex campione di football americano e attore statunitense fatto causa a un hotel-casinò di Las Vegas, sostenendo che nel novembre del 2017, alcuni dipendenti, la cui identità è ancora ignota, lo diffamarono raccontando a un sito di gossip che lo avevano visto ubriaco, senza freni inibitori e ribelle.
Simpson, in libertà vigilata in Nevada per una condanna del 2008 per rapina a mano armata e aggressione con un’arma, giovedì ha depositato la querela. Nella denuncia O.J. ha spiegato che dopo diverse ore con due amici in una steakhouse e in una sala nel novembre 2017, una guardia di sicurezza gli proibì di tornare dentro quella grande stanza che ce fosse un valido motivo, tralasciando di dire che quella sera Simpson pareva a detta di alcuni particolarmente su di giri.
L’avvocato di Simpson, Malcolm LaVergne ha affermato che la reputazione del suo cliente è stata danneggiata dallo “staff dell’hotel” citato in un articolo di Tmz e ha asserito che il suo cliente è stato vittima di numerose critiche via social. Ma il procuratore ha dichiarato che Simpson non aveva un account Twitter nel 2017.
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