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VENEZIA EMERGENZA DA CODICE ROSSO


Allerta a Venezia, per oggi e domani sono stati chiusi gli asili nido e le scuole dell’infanzia. Sia a Venezia che a Chioggia, intorno alle 5.30, sono state fatte suonare le sirene d’allarme che hanno avvisato la popolazione dell’incipiente acqua alta. Il maltempo interessa comunque tutto il Veneto con piogge sia in pianura che in montagna. Grave l’allagamento che ha interessato la basilica di San Marco, già provata dalla marea del 2018: il nartece è stato di nuovo sommerso. “La situazione di emergenza che si è creata a Venezia in queste ore, la più grave dal 1966, è seguita direttamente dal Governo, che la affronterà nel prossimo Cdm, per valutare gli interventi necessari e urgenti che tutelino la città, la sua laguna e le Comunità che vi vivono”. Così i sottosegretari veneziani, Pier Paolo Baretta e Andrea Martella, che stanno seguendo per il Governo l’evolversi della situazione emergenziale nella laguna veneta. “Un patrimonio dell’umanità che il governo non può ignorare: per i danni provocati dal maltempo a Venezia si utilizzi subito uno dei tre miliardi che il governo vorrebbe regalare a chi paga con bancomat o carta di credito”, così il segretario della Lega Matteo Salvini annuncia un altro emendamento alla manovra insieme alla proposta di stanziare 100 milioni per la manutenzione del Mose. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che stamattina a presenziato alla cerimonia di inaugurazione del 684° anno accademico dell’Università di Camerino, in provincia di Macerata, in giornata arriverà a Venezia, per verificare di persona i danni che finora ha già provocato il maltempo e per discutere con le autorità locali sulle soluzioni da prendere con urgenza. “Venezia è sommersa come mai prima d’ora. Qui è a rischio la vita delle persone, e due purtroppo sono già morte, ono a rischio beni culturali dal valore inestimabile. Gli imprenditori e le associazioni che fanno grande questa regione ci chiedono che si blocchino mutui e contributi. A questa richiesta dobbiamo rispondere subito. Ci metteremo al lavoro immediatamente per una moratoria verso imprese, artigiani, commercianti, famiglie. Venezia e i veneti vanno supportati con ogni mezzo”, ha scritto Luigi Di Maio su Facebook.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro per informarsi delle condizioni della città. Il Capo dello Stato ha chiamato anche il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri per capire la situazione della città.

La Basilica di San Marco allagata come nell’ottobre del 2018

Ancora una volta l’acqua entra nella Basilica di San Marco, nel nartece, ossia quello spazio posto fra le navate e la facciata principale della chiesa, con la funzione di un piccolo atrio, largo quanto la chiesa stessa si misurano ben 70 centimetri d’acqua. Antichi marmi, masegni, colonne, bagnati, proprio come era successo nell’ottobre del 2018, quando i danni furono tantissimi e ripristinare lo splendore della basilica non fu facile. Adesso il rischio è che nuovi danni siano stati causati dall’acqua di mare e si debba procedere con ulteriori restauri. A lanciare l’allarme del procuratore della basilica di San Marco, Pierpaolo Campostrini, Procuratore della Basilica che ha espresso molta preoccupazione e ha dichiarato al Gazzettino.it : «Noi cerchiamo di limitare il danno, nel senso che non abbiamo sistemi di difesa quando l’acqua è così alta, se non parziali in alcune zone, ad esempio nella cappella Zen con paratie mobili, abbiamo altri strumenti di difesa passiva con paratoie che sono state spostate e adeguate, e con pompe in funzione. Però questo è largamente insufficiente quando l’acqua è a quell’altezza. Per quanto riguarda il nartece”, ha spiegato, “l’allagamento genera danni per capillarità nei mattoni“, l’acqua sale più in alto, quindi non possiamo che ribadire che i danni ci sono. Un terremoto o un crollo di un edificio sono evidenti, ma un’invasione mareale ripetuta come questa accresce il danno che è subdolo, perché nascosto. L’acqua va via ed evapora, ma il sale rimane dentro». Per il nuovo picco previsto questa notte, Campostrini ha detto che «il Proto starà stanotte in Basilica con le nostre maestranze finché l’acqua non scende. Le previsioni hanno una loro incertezza, le cose potrebbero andare meglio ma anche peggio, quindi il monitoraggio visivo deve essere continuo. Faremo quel che possiamo fare in attesa che lo Stato adempia alle sue promesse, il che vuol dire il Mose e l’impermeabilizzazione della piazza», ha concluso. 

Il bollettino meteo del Gazzettino:

ORE 8 – MAREA A UN METRO
L’alta marea ha già raggiunto alle ore 8 il livello di un metro sopra il medio mare a Venezia, nel giorno che dovrebbe vedere una punta di acqua alta eccezionale, un metro e 40, a metà mattinata. Lo si apprende dal Centro maree del Comune di Venezia. In mare aperto la piattaforma del Cnr segna già 120 centimetri.

ORE 9.30 – MAREA A 120 CM
Al momento la massima ha raggiunto i 1.20 centimetri, ed è tuttora in aumento mentre sulla piattaforma esterna siamo già sui 135 centimetri. A Chioggia invece, l’altro importante centro del veneziano affacciato sulla laguna, la massima del momento è ferma sui 127 centimetri, valore che salirà nella prossima ora. Per ritrovare una misura simile di marea, secondo gli esperti del centro comunale, bisogna risalire al primo febbraio del 1986 quando l’acqua arrivò a 156 centimetri, ma il dato non è comunque paragonabile a quella che sconvolse Venezia il 4 novembre 1966 raggiungendo un metro e 94 centimetri. 

ORE 10.20 – L’ALTA MAREA SI FERMA A 127 CM
Si è fermato a 127 centimetri alle ore 10.20, alla stazione di rilevamento di Punta della Salute, il picco di marea registrato stamani sulla laguna di Venezia. La circostanza, riferisce il Centro maree del Comune, è stata causata dal ritardo della perturbazione, che ha mitigato l’effetto dei venti di scirocco e dell’onda di Sessa nel mare Adriatico. Il massimo registrato in mare è stato di 137 centimetri.



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