Libri ed editoria sono tra i prodotti culturali italiani più esportati all’estero, per un valore di mezzo miliardo circa in sei mesi, Milano con 81,5 milioni rappresenta un sesto di questo giro d’affari e cresce del 5,5% a fronte di una contrazione del dato nazionale. Dalla musica al cinema, dalla creatività all’intrattenimento, dalla fotografia allo sport, tutti i prodotti culturali “made in Italy” rappresentano un business da 1,4 miliardi nei primi sei mesi del 2019. Le principali destinazioni sono Francia (20,5% del totale, +10,8%), Stati Uniti (15%, +10,8%) e Germania (8,8%). Cina in forte crescita: +44,4%, seguita da Austria (+20,8%) e Paesi Bassi (+11,9%).
Milano con 192 milioni di euro complessivi in sei mesi (+12,4%), guida la classifica italiana degli esportatori e rappresenta un settimo del totale nazionale.
Seguita poi da Forlì-Cesena, Treviso (+12,6%), Piacenza (+33,1%) e Bergamo (+19,7%). Ma per sapere dove va e da dove parte l’export, quali sono i maggiori mercati di sbocco e i prodotti più apprezzati arriva la mappa: “Cultura e tempo libero: i prodotti italiani nel mondo”, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e da Promos Italia, la struttura del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione. La mappa, disponibile in italiano e inglese, è scaricabile dal sito al link: https://www.promos-milano.it/informazione/note-settoriali/export-culturale-ecco-la-mappa.kl.
“La cultura è un settore importante per Milano, la Lombardia ed il Paese e cresce l’attenzione internazionale per la nostra offerta culturale. Si tratta di un dato significativo per l’export delle nostre imprese, con conseguenze dirette anche da un punto di vista sociale e di legami con l’estero. Emerge un crescente interesse per il nostro stile di vita in molti Paesi, che si manifesta anche nella propensione a conoscere la lingua italiana, a leggere e informarsi sul nostro Paese, a visitare le nostre importanti attrazioni, uniche al mondo. In questo contesto, la settimana dedicata ai libri rappresenta certamente un ulteriore contributo positivo a questo trend in atto”, ha dichiarato Guido Bardelli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. “Quando parliamo di ‘Made in Italy’ parliamo anche di cultura”, ha dichiarato Alessandro Gelli Direttore di Promos Italia. “Un fenomeno strettamente legato all’interesse e all’apprezzamento, sempre più diffusi nel mondo, per lo stile di vita italiano: dalla cultura al food, dalla moda al design. In questo contesto rivestono un ruolo importante le imprese di Milano, Monza Brianza e Lodi, realtà produttive che con la loro creatività e vivacità produttiva rappresentano un volano per il territorio e per la sua attrattività internazionale”.
Cultura e tempo libero italiani nel mondo: le principali destinazioni per prodotto
Oltre alla Francia, prima per prodotti editoriali (+15,5%), fotografia (+28,4%) e articoli sportivi (+2,7%), si distinguono: il Regno Unito per attività cinematografiche, video e televisive (+23,5%), gli Stati Uniti primi per prodotti delle attività creative e di intrattenimento (+26,9%) e di biblioteche, musei e archivi (+46,8%), la Germania per strumenti musicali (+21,7%), la Spagna per giochi per computer e software (+156,6%), la Serbia per editoria musicale (+11,4%). Emerge dalla mappa realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia, la struttura del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, su dati Istat 2019 e 2018 al secondo trimestre.
I prodotti culturali e del tempo libero “made in Italy” più esportati
Articoli sportivi e libri, periodici e prodotti editoriali per mezzo miliardo circa di euro ciascuno, attività creative per 172 milioni, prodotti cinematografici, video e televisivi per 75 milioni, strumenti musicali per 65 milioni. In crescita cinema, video e tv (+27,7%), editoria musicale (+24,7%), attività fotografiche(+22,6%) e culturali (+34,3%), giochi per computer e software (+15,2%) e articoli sportivi (+7,9%).
I maggiori esportatori italiani per prodotto. Milano per libri ed editoria, per attività creative e di intrattenimento e di biblioteche, archivi e musei, Treviso per giochi per computer e software, Piacenza per cinema, video e tv, Monza Brianza per fotografia, Asti per editoria musicale, Macerata per strumenti musicali e Forlì-Cesena per articoli sportivi
Lombardia con 337 milioni di export culturale in sei mesi (+3%) rappresenta un quarto del totale italiano. Dopo Milano con 192 milioni e Bergamo con 57, vengono Monza e Brianza con 29 milioni, Mantova e Varese con 13 milioni e Brescia con circa 10. In crescita oltre a Milano, Mantova (+25,7%), Bergamo (+19,7%), Sondrio (+19,1%) e Brescia (+13,6%). Sono i libri e i prodotti dell’editoria a valere di più in Lombardia: rappresentano il 48% dell’export culturale, seguono le attività di intrattenimento e gli articoli sportivi (18%).
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