di Matteo Ciacci
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha partecipato alla Conferenza G20 “Compact with Africa“avviato sotto la presidenza tedesca del G20 per promuovere gli investimenti privati in Africa, comprese le infrastrutture. Con un obiettivo primario: aumentare l’attrattiva degli investimenti privati attraverso miglioramenti sostanziali dei quadri macro, commerciali e finanziari. Dal suo lancio nel 2017, il CwA ha suscitato grande interesse. Finora, dodici paesi africani hanno aderito all’iniziativa: Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Guinea, Marocco, Ruanada, Senegal, Tunisia e Andare. I paesi africani, con il sostegno di partner di sviluppo e organizzazioni internazionali (IO), hanno lavorato per molti anni per contrastare gli ostacoli agli investimenti privati in tutto il continente, a livello nazionale, regionale e panafricano. E in questo processo sono state accumulate molte conoscenze sull’ampia gamma di questioni che devono essere affrontate per aumentare i livelli di investimento. L’iniziativa CwA si basa sul presupposto che si possono ottenere progressi significativi attraverso un’analisi coordinata e specifica per paese degli ostacoli e dei fallimenti del mercato che ostacolano gli investimenti privati nelle economie africane con l’obiettivo di identificare le azioni politiche chiave che possono essere intraprese dai vari attori del settore pubblico, supportate da un impegno congiunto di paesi africani e partner di sviluppo per attuare tali riforme. I giorni scorsi Conte intervistato sulle questioni italiane in particolare sui danni causati dal maltempo, in particolare a Venezia, e sulla questione terremotati, sui quali troppe parole e troppe passerelle politiche sono state fatte senza di fatto fare qualcosa di incisivo per dare il via ai lavori per la ricostruzione, ha risposto al Corriere della Sera sul “the day after a Venezia”: “Il 26 novembre ho convocato un “Comitatone” interministeriale per la salvaguardia di Venezia, nel corso del quale verrà discussa anche la governance per i problemi strutturali della città, come quello delle grandi navi e del Mose. L’obiettivo del Governo è analizzare e valutare tutti gli aspetti critici legati alla gestione di una città unica come Venezia. La partecipazione e l’ascolto delle istituzioni locali sarà parte integrante del processo decisionale”. Sui terremotati Conte sul suo profilo Fb a grandi lettere ha scritto: “Nuove buone notizie per le Regioni terremotate del Centro Italia: via libera all’ordinanza sull’edilizia popolare e misure per rendere più sicuri i luoghi di lavoro. Inoltre siamo impegnati a migliorare il decreto terremoto. Stiamo facendo di tutto per accelerare la ricostruzione”.
Conte lo scorso settembre è arrivato ad Accumoli in provincia di Rieti, per incontrare alcuni sindaci del cratere, copione ripetuto anche nel tardo pomeriggio nel Maceratese. Le richieste sono state univoche più potere ai territori e una legge unica per la ricostruzione.
A Norcia i terremotati sono rimasti sul piede di guerra stanchi di una situazione ancora senza soluzioni pratiche. Perché servono ancora troppe cose, anche l’aumento del personale in tutti quegli uffici dove vengono presentate pratiche di ricostruzione, a partire dai Comuni dove i 27 dipendenti messi a disposizione dal commissario non bastano e ne occorrono almeno una cinquantina.
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