di Colin Anthony Groves
Poche ore dopo la promessa di grazia garantita dal premier maltese Joseph Muscat, al presunto mediatore dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, un noto uomo di affari maltese Yorgen Fenech,è stato arrestato a bordo del suo yacht, intercettato e bloccato dalle forze armate maltesi (Afm) mentre cercava di uscire dalle acque territoriali. Lo riferisce il Times of Malta. Anche il figlio della giornalista ha confermato l’arresto di Fenech, proprietario del Tumas Group che ha sviluppato l’area della movida maltese col megaprogetto di Portomaso che comprende casinò, alberghi ed un porto privato ed ha forti interessi anche nel gioco online. Matthew Caruana Galizia, il figlio di Daphne, anche lui giornalista come la amata mamma ha scritto su su Twitter ha scritto: “Confermato: Yorgen Fenech era sulla barca e cercava di scappare da Malta. Questo è l’uomo il cui ruolo era quello di fare i pagamenti della corruzione al capo di gabinetto di Muscat. E che è tuttora il suo capo di gabinetto”. Il riferimento è a Keith Schembri che – secondo i documenti pubblicati dal ‘progetto Daphne’ – era uno dei beneficiari di fondi transitati dalla 17 Black assieme al ministro del turismo, Konrad Mizzi.
Secondo fonti vicine alle indagini citate dal Times of Malta, il mandato di arresto è stato firmato da un magistrato su richiesta del team che indaga sull’assassinio di Daphne Caruana Galizia “di gran fretta, in relazione al tentativo di fuga”. Il primo ministro Joseph Muscat ha definito l’arrestato come “una persona di interesse” per le indagini, ma non ha ancora voluto confermare che l’arresto sia avvenuto in quanto sospetto mandante dell’omicidio della giornalista. Ieri lo stesso Muscat aveva annunciato di aver deciso di promettere il perdono per tutti i reati commessi da una persona che, dopo essere stata arrestata giovedì scorso per una vicenda estranea all’omicidio e legata al riciclaggio di denaro, si è definita “l’intermediario” tra il mandante e gli autori materiali del delitto del 16 ottobre 2017.
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— Matthew Caruana Galizia (@mcaruanagalizia) 17 aprile 2018
La svolta nella vicenda è arrivata grazie a un’inchiesta condotta dalla polizia malese e Interpol, una di quelle che si sono cominciate ad aprire a Malta solo dopo la morte della giornalista nata a Sliema, il 26 agosto 1964 e fatta saltare in aria col tritolo il 16 ottobre 2017. E la testimonianza di un uomo arrestato legato a un’altra indagine, che ha ammesso di essere stato lui l’intermediario tra chi aveva deciso che Daphne doveva morire ed i tre presunti autori materiali, arrestati già due mesi dopo l’assassinio (Vincent Muscat ed i fratelli Alfred e George Degiorgio), ha finalmente messo la parole fine a questa triste vicenda. Ma con maggior senso di giustizia.
I suoi avvocati nei giorni successivi hanno fatto sapere che avrebbe parlato in cambio di un condono tombale di tutti i suoi reati, da ottenere tramite una grazia presidenziale che a Malta soltanto il primo ministro ha il potere di raccomandare al Presidente della Repubblica. Ed il premier Joseph Muscat, dopo una consultazione con Procuratore generale e capo della polizia, ha annunciato di aver “deciso da solo”, ovvero senza consultazione del gabinetto, per il sì: ha proposto la grazia, ma “a condizione” che l’uomo avesse fornito elementi decisivi e prove certe valide in tribunale, per l’incriminazione del mandante dell’assassinio della giornalista.
Ufficialmente il nome dell’aspirante ‘gola profonda’ è secretato e l’uomo è tenuto sotto massima protezione in una località segreta, ma l’edizione online di Malta Today ha fatto il nome di tale Melvin Theuma, un tassista maltese con cospicui precedenti nel campo dell’usura. Quali siano le ramificazioni della sua attività, in un campo, quello del riciclaggio, in cui a Malta sono risultati coinvolti esponenti legati a un po’ tutte le mafie d’Italia, sono tutte da verificare.
Chi è Yorgen Fenech?
Fenech era a capo del gruppo Tumas e direttore della società di produzione di energia Electrogas, ma si era recentemente dimesso da entrambe le posizioni, secondo i documenti resi pubblici dalla polizia maltese stamattina. Fenech sempre secondo le indagini della Financial Intelligence Analysis Unit (FIAU) di Malta risultava anche proprietario di un’altra società registrata a Dubai chiamata 17 Black, già nell’occhio del mirino degli inquirenti per attività sospette quali presunti ingenti pagamenti mensili a società segrete di Panama di proprietà di alti funzionari maltesi. Lui stesso aveva anche ricevuto ingenti somme di denaro da un cittadino azero.
Il gruppo industriale tedesco Siemens, che è azionista di Electrogas, a seguito delle accuse di corruzione contro Fenech si è attivata per chiedere il suo licenziamento.
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