di Marie Louise Curtis
La regina ha deciso: il principe Andrea lascerà Buckingham Palace e quindi non avrà più un ufficio privato dentro la dimora dei reali. Un altro duro contraccolpo che il principe dovrà affrontare per la sua amicizia con il pedofilo Jeffrey Epstein, ma inevitabile, ha scritto The Times e poi riportato il Daily Mail. Insomma non è bastato che Andrea rinunciasse ai “compiti reali”, a causa della sua amicizia con il pedofilo Jeffrey Epstein, ora è stato pure cacciato fuori da Buckingham Palace. Un altro colpo durissimo per lui e purtroppo non l’ultimo. Difatti in queste ore sono tanti gli sponsor che finora lo avevano sostenuto nelle sue attività a voltargli le spalle. Il gigante delle banche Standard Chartered e Advertising Week Europe sono gli ultimi che gli hanno detto che non saranno più partner del suo progetto di start-up aziendale Pitch @ Palace, che offre alle persone che hanno un progetto aziendale, un sogno da realizzare nel business di entrare in contatto diretto con imprenditori, potenziali sostenitori, tra cui amministratori delegati, influencer, angeli, mentori e partner commerciali. Anche Barclays, ha smesso di sostenere il progetto. Buckingham Palace ha detto che Pitch @ Palace è in un periodo di transizione.
La regina Elisabetta II non ha commentato pubblicamente lo scandalo e venerdì ha mostrato il suo sostegno per il figlio Andrea andando a cavallo con lui con un fotografo al seguito, che potesse immortalare l’evento.
Un portavoce della Chartered Standard ha dichiarato al The Sun: “Non rinnoveremo la sponsorizzazione quando termina a febbraio”. Advertising Week Europe invece ha dichiarato sempre al The Sun: “Sebbene il nostro sostegno agli imprenditori rimanga altrettanto forte, possiamo confermare che Pitch @ Palace non si svolgerà nell’ambito di Advertising Week Europe 2020”. Anche la prestigiosa Royal Philharmonic Orchestra (RPO) ha detto addio al principe. In una dichiarazione, un portavoce della RPO ha dichiarato: “Dopo l’annuncio del ritiro del principe dai doveri reali, i rappresentanti della direzione della Royal Philharmonic Orchestra (RPO) si sono incontrati con il principe Andrea giovedì pomeriggio e in una successiva riunione del consiglio di amministrazione hanno deciso che l’Orchestra avrebbe dovuto separare in suo destino da quello del principe con effetto immediato. E così è stato, con una cortese lettera di commiato. “L’RPO”, riporta il Daily Mail, citando le parole scritte in una lettera poi recapitata al principe, “desidera esprimere la sua gratitudine a Sua Altezza Reale per il suo sostegno all’Orchestra negli ultimi 15 anni”.
Ora alcuni degli avvocati delle vittime chiedono al principe di fornire volontariamente prove a funzionari statunitensi o di affrontare una possibile citazione che potrebbe costringerlo a testimoniare sotto giuramento. Andrea non è stato accusato pubblicamente di alcun crimine e non era chiaro se i funzionari statunitensi che indagavano su Epstein volessero interrogare anche lui. Molti documenti sono ancora sigillati e a sola conoscenza della magistratura. Andrea ha ammesso di aver fatto un errore rimanendo nella casa di Epstein a New York City dopo che il finanziere era stato condannato per reati sessuali. I media britannici sabato 23 novembre, hanno riferito che Andrea e la sua famiglia sono stati anche ospiti a casa di un ricco canadese che era stato accusato da diverse donne di molestie sessuali. Insomma la gogna mediatica nei confronti di Andrea continua. Sicuramente per il principe un brutto giorno sarà il 2 dicembre quando è prevista la messa in onda su Panorama dell’intervista di Virginia Roberts Giuffre, la donna, oggi 35enne, che dice ha fatto sesso con Andrea tre volte, quando aveva 17 anni e di cui il principe oggi dice di non avere il minimo ricordo. Se la donna farà nuove rivelazioni non è noto. Per saperlo occorre solo attendere pochi giorni.
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