di Nathalie Roussel
Assistenza psicologica per gli aggressori, introduzione del concetto di ‘potere di influenza’ nel codice penale, rafforzamento del numero di emergenza 3919: il primo ministro francese, Edouard Philippe, ha presentato ieri il nuovo piano della Francia per combattere i femminicidi, con l’obiettivo di suscitare una sorta di “elettroshock” giuridico contro questo flagello che continua a segnare duramente il Paese. I finanziamenti “ci sono”, e sono “massicci”, ha assicurato il braccio destro di Emmanuel Macron, confermando lo stanziamento di 360 milioni di euro per la lotta contro le violenze perpetrate sulle donne, “in un anno”. Accompagnato da diversi ministri, il premier ha presentato o confermato un totale di circa trenta misure già anticipate nelle settimane scorse.
Secondo un conteggio realizzato dalla stampa transalpina, da inizio 2019, sono almeno 117 le donne uccise dal loro compagno o ex compagno in Francia
Parlamento europeo: un minuto di silenzio
Parlando in apertura della sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, il Presidente David Maria Sassoli ha chiesto un’azione coordinata per prevenire la violenza contro le donne e ha chiesto a tutti i paesi dell’Unione Europea di ratificare senza indugio la Convenzione di Istanbul.
I deputati hanno mostrato il loro rispetto per le vittime di violenza sessuale osservando un minuto silenzio in plenaria prima che Parlamento Europeo si illuminasse di arancione come simbolo di una campagna mondiale di solidarietà.
“Una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della sua vita”, ha affermato Sassoli, in apertura della sessione plenaria a Strasburgo, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Dobbiamo rompere il silenzio, porre fine alla vergogna e all’impunità: la violenza di genere è una violazione dei diritti umani”. E citando la violenza contro le donne e le ragazze come uno dei principali ostacoli al raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, ha invitato tutti gli Stati membri e l’Unione europea a ratificare la Convenzione di Istanbul, il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per prevenire e combattere la violenza contro le donne e le ragazze. “È ora che tutti gli Stati membri e l’Unione europea ratifichino la Convenzione di Istanbul, il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante inteso a prevenire e combattere la violenza nei confronti delle donne e delle ragazze. L’Europa deve mostrare la sua leadership in modo da poter coordinare le politiche e raggiungere dei risultati per le donne in tutto il mondo.
Italia ieri… nel corso della giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Ieri un 28enne della provincia di Novara, si è presentato a casa della ex con un orso di peluche altezza uomo. “Voglio regalarti un peluche, aprimi”, le ha detto. Al rifiuto della donna, è sceso nell’androne dell’edificio e ha fatto esplodere la bomba carta, danneggiando il pavimento, alcuni vetri e l’auto della vittima parcheggiata di fronte a casa, ferendosi tra l’altro anche la mano destra. Il giovane è poi stato bloccato da una pattuglia dei carabinieri che si trovava in zona che è stata richiamata dal forte boato e dopo avere ricevuto le prime cure per le ustioni riportate alla mano, è stato portato in caserma per l’interrogatorio di rito. I resti della bomba sono stati recuperati su un’area di 60 metri quadrati.
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