I bambini, i ragazzi hanno un ruolo chiave nel mondo, e come hanno dimostrato le recenti azioni di mobilitazione contro il cambiamento climatico guidate proprio dai giovanissimi, possono influenzare l’agenda politica europea. Il Parlamento europeo ha recentemente invitato e continua a invitare i Paesi che non hanno ancora ratificato la convenzione sui diritti dell’infanzia e i suoi protocolli aggiuntivi a farlo con urgenza. In seguito al 30° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo del 20 novembre, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che valuta le numerose sfide che bambini e giovani devono affrontare attualmente e ne ha parlato organizzando una conferenza ad alto livello cui hanno partecipato, tra gli altri, anche Sua Maestà la Regina del Belgio .
La risoluzione non legislativa è stata approvata ieri, martedì 26 novembre, con 495 voti favorevoli, 58 contrari e 87 astensioni
Questa Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo è diventata il trattato sui diritti umani più ampiamente ratificato della storia
Questi gli obiettivi
- Maggior protezione per i bambini nelle zone di guerra e di migrazione
- Combattere l’apolidia: ogni bambino dovrebbe essere riconosciuto da uno Stato
- Fornire l’accesso a un’educazione sessuale adeguata all’età per evitare abusi
Bambini vulnerabili e minori migranti
I deputati hanno condannato tutte le forme di violenza contro i bambini, come ad esempio i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali femminili, la tratta e la violenza psicologica, ed esortano tutti i paesi dell’UE elaborare una strategia nazionale per eliminare la violenza sessuale e gli abusi sui minori, sia online che offline. Inoltre chiedono inoltre agli Stati membri di elaborare una normativa che vieti e sanzioni le punizioni corporali nei confronti dei minori o, laddove già esiste, ne garantisca l’effettiva applicazione. Nel testo si chiede inoltre la piena attuazione del regime europeo comune in materia di asilo per migliorare le condizioni dei bambini non accompagnati.
Bambini nei conflitti armati, apolidia, istruzione inclusiva
Poiché alcuni bambini continuano ad essere senza stato alla nascita, il Parlamento Europeo si è mosso per trovare una soluzione per i bambini apolidi all’interno e al di fuori dell’UE. Inoltre, i minori con disabilità, i minori migranti, i figli di genitori LGBTI, quelli con genitori detenuti e i figli dei cosiddetti ‘foreign fighter’ che sono esposti in modo sproporzionato a discriminazioni e necessitano pertanto di un approccio personalizzato per affrontare le loro necessità specifiche. Per quanto riguarda i figli di foreign fighter detenuti nel nord est della Siria, i parlamentari europei hanno chiesto di rimpatriare tutti i minori europei, tenendo conto della loro situazione familiare specifica. Un altro step importante quello in cui è stato chiesto a tutti i Paesi dell’Unione di garantire il diritto a un’istruzione inclusiva allo scopo di assicurare l’accesso a informazioni esaustive e adeguate all’età su sesso e sessualità.
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