di Simon Bell
Harvey Weinstein, 67 anni, continua a dichiararsi non colpevole e dice di non aver violentato una donna in una stanza d’albergo di Manhattan nel 2013 e di non avere compiuto un atto sessuale forzato ai danni di un’altra donna nel 2006, perché qualsiasi attività sessuale era consensuale. Ma ora per l’ex magnate più idolatrato di Hollywood 67 anni, libero grazie a una cauzione da 1 milione di dollari, potrebbero aprirsi le porte del carcere. Un giudice di New York ha respintola tesi di Harvey che ha sempre cercato di minimizzare anche le accuse più gravi e lo scrive nella sentenza che è stata resa nota ieri. Un brutto colpo per Weinstein che ora dovrà fare i conti con un’altra accusa quella dell’attrice Anabella Sciorra che lo ha accusato di averla violentata tra il 1993 e il 1994, che potrebbe costargli assieme alle altre accuse, una condanna a vita se verrà ritenuto colpevole. Il portavoce di Weinstein ha detto che i suoi avvocati al momento non hanno ancora rilasciato alcun commento. Nelle recenti istanze giudiziarie, gli avvocati di Weinstein hanno contestato due dei cinque reati a suo carico, entrambi derivanti da un’accusa chiamata ‘aggressione sessuale predatoria’, che comporta l’ergastolo massimo. Gli avvocati di Weinstein hanno anche sostenuto che i pubblici ministeri non hanno fornito informazioni sufficienti affinché il produttore potesse difendersi dalle accuse della Sciorra, per un fatto contestualizzato con molta approssimazione. La Sciorra ha solo detto che Weinstein la costrinse a entrare nel suo appartamento di Manhattan, la gettò sul letto e la violentò in un periodo molto vago. L’attrice poi ha spiegato di non essere andata subito dalle autorità perché temeva le rappresaglie da Weinstein.
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