Il Parlamento europeo ha eletto la nuova Commissione europea, terminando il processo di esame della squadra di commissari proposta, e assicurando al corpo esecutivo dell’UE la legittimità democratica per agire nell’interesse degli europei.
- La nuova Commissione è stata approvata con 461 voti favorevoli, 157 contrari, 89 astensioni
- Il collegio entrerà in carica il 1° dicembre per cinque anni
- La procedura delle audizioni ha stabilito l’idoneità dei candidati
- Prima donna alla presidenza della Commissione e maggior numero di commissari donna
Mercoledì 27 novembre il Parlamento ha approvato il bilancio UE 2020, precedentemente approvato dal Consiglio lunedì 25 novembre. I deputati hanno assicurato più fondi per l’azione per il clima, i progetti di ricerca, gli investimenti per le infrastrutture e le iniziative per aiutare i giovani – quali Erasmus+ e l’Iniziativa per l’occupazione giovanile.
- Oltre 500 milioni di euro aggiunti all’azione a favore del clima
- Sostegno ai giovani: potenziare Erasmus e lotta contro la disoccupazione giovanile
- Ultimo bilancio annuale dell’attuale quadro finanziario 2014-2020
La priorità globale del Parlamento è contrastare l’emergenza climatica, e allo stesso tempo creare nuovi lavori per rafforzare la competitività della nostra economia. Al momento, non raggiungiamo l’obiettivo del 20% di spesa legata al clima per gli anni 2014-2020, come stabilito dall’Unione europea. Questo è dovuto al fatto che nel 2014 la spesa per l’azione climatica è stata relativamente bassa, cosa a cui non è più possibile riparare. Intendiamo ora lanciare un segnale chiaro sul fatto che il Parlamento vuole contribuire significativamente all’innovazione, alla ricerca e alle nuove tecnologie verdi con il bilancio dell’anno prossimo
L’UE dovrebbe impegnarsi per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, nel quadro dell’Accordo di Parigi – e alzare le ambizioni dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030, hanno dichiarato i deputati in una risoluzione adottata giovedì 28 novembre. In un’altra risoluzione, il Parlamento ha chiesto di dichiarare l’emergenza climatica in Europa.
92%
Il 92 % degli europei concorda sul fatto che le emissioni di gas serra dovrebbero essere ridotte al minimo, controbilanciando al contempo le emissioni rimanenti, al fine di rendere l’economia dell’UE neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050
Obiettivi climatici dell’UE
L’UE è stata la prima grande economia a presentare il proprio obiettivo di riduzione delle emissioni nel quadro dell’accordo di Parigi. L’obiettivo attuale dell’UE è ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990
Secondo una relazione sul riscaldamento globale del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) del 2018, se si vuole raggiungere l’obiettivo di 1,5°C le emissioni globali devono raggiungere lo zero netto entro il 2050. Manifestazioni giovanili globali, scioperi scolastici per il clima iniziati dall’attivista svedese Greta Thunberg, e un sondaggio Eurobarometro del 2019 mostrano che gli europei sono disposti a rafforzare gli obiettivi climatici. I capi dell’UE discuteranno il cambiamento climatico e gli obiettivi a lungo termine dell’Unione europea in occasione del vertice di dicembre, e l’UE dovrebbe presentare alle Nazioni Unite la sua strategia aggiornata all’inizio del 2020
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