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PARIGI ANCORA NELLA MORSA DEGLI SCIOPERI


Parigi, Boulevard de Magenta. 
ph. ALAIN JOCARD / AFP

di Delphine Laurent

La Francia si avvia verso nuovi scioperi, proteste e manifestazioni anche oltre il fine settimana. Intervistati in diretta da BFM-TV, diversi responsabili sindacali in lotta contro la riforma delle pensioni promessa dal presidente Emmanuel Macron hanno annunciato “nuovi momenti forti” e un nuovo corteo interprofessionale dei lavoratori martedì prossimo a Parigi, tra l’Esplanade des Invalides e Place Denfert-Rochereau.

Sulla scia di una massiccia mobilitazione contro il progetto di riforma delle pensioni, che ha visto almeno 800.000 persone per le strade della Francia il 5 dicembre (1,5 milioni secondo il CGT), il Primo Ministro, Edouard Philippe oggi ha annunciato che avrebbe svelato l’intero piano del governo mercoledì 11 dicembre a mezzogiorno. Il capo del governo ha affermato la sua “ferma” volontà di attuare questa riforma, ma “senza brutalità”.

Riforma delle pensioni: il governo descriverà in dettaglio il suo progetto il giorno dopo la manifestazione del 10 dicembre

La Confederazione generale del lavoro (CGT), Force Ouvrière (FO), Solidaires, Unitary Trade Union Federation (FSU), Union Nationale Lycéenne (UNL), National High School Movement (MNL) e Union Nationale des Etudiants de Francia (UNEF) – riunite stamattina presso la sede della FO, hanno chiesto un nuovo giorno di scioperi e manifestazioni martedì 10 dicembre. Mentre la Confederazione francese della direzione – Confederazione generale dei dirigenti (CFE-CGC) ha preferito attendere la contromossa del governo.

“Tutti i sondaggi confermano che i francesi non sono entusiasti della riforma proposta”, ha dichiarato il segretario della CGT Philippe Martinez

Martinez ha sottolineato che “Il Governo ha cercato di dividerci, stigmatizzando le cosiddette categorie privilegiate ma il risultato è sotto i vostri occhi, il settore pubblico e il privato, i pensionati e gli studenti, a dimostrazione che questa proposta coinvolge tutti, è una proposta che non va bene e e non la vogliamo”. Per il Governo la riforma introdurrà finalmente equità e chiarezza in un sistema pensionistico complesso, oltre che economicamente insostenibile, per via dei 42 regimi speciali.




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