ph. Iran Press
di Dareh Mousavi
Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha presentato oggi in parlamento quella che ha definito la “finanziaria della resistenza” contro le sanzioni imposte dagli Stati Uniti. “Il prossimo anno, come quello in corso, la nostra manovra sarà una manovra di resistenza e perseveranza contro le sanzioni”, ha dichiarato Rouhani ai parlamentari secondo quanto riportato dalla radio statale. “Il bilancio 2020 è contrario alle sanzioni. Questo bilancio dice al mondo che gestiremo il Paese nonostante le sanzioni”. Nel corso delle sue osservazioni al Parlamento Rouhani ha presentato la proposta di legge per il 2020, sottolineando che i segnali e le stime indicano che “l’economia senza petrolio” è positiva quest’anno e ha aggiunto: “I nostri nemici, gli americani e i sionisti pensavano che con le severe sanzioni imposte all’Iran, avrebbero fermato lo sviluppo della nostra nazione, ma sono rimasti delusi”.
La proposta di bilancio per il 2020 pari a 484.000 miliardi di toman
E poi ha proseguito dicendo: “Il governo ha fatto passi da gigante nella macroeconomia negli ultimi 9 mesi. L’inflazione dal 52% è scesa al 27% e le nostre stime indicano che l’economia di quest’anno senza il petrolio sarà positiva. I nostri nemici hanno cercato di distruggere la nostra economia, ma hanno fallito. Per la prima volta l’anno scorso, siamo stati in grado di aumentare la nostra produzione nei Paesi del Sud rispetto al Qatar, mentre nel 2013 la nostra produzione era la metà di quella del Qatar. Producevamo 70.000 barili al giorno nei giacimenti petroliferi al confine con West Karun e ora ne produciamo 355.000 al giorno, il che significa che la nostra produzione è aumentata notevolmente”, ha detto.
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