Sono almeno 5 i morti, per l’eruzione del vulcano Waakari sull’isola, a 48 km da quella del Nord della Nuova Zelanda, nella baia dell’Abbondanza, che il capitano James Cook, storico esploratore britannico, battezzò White Island (isola bianca), proprio per via dei fumi biancastri che la circondano dovuti alle emissioni gassose del vulcano, che uno dei più attivi al mondo. Lo rende noto la polizia locale, aggiungendo che i dispersi potrebbero essere decine. Oltre alle 5 vittime, che facevano parte di un gruppo di turisti che proveniva dalla nave da crociera Ovation of the Seas della Royal Caribbean, la cui nazionalità non è ancora nota, altre 18 persone sono state portate via dall’isola, alcune di esse leggermente ferite, ha precisato il vicecommissario John Tims, citato dal New Zealand Herald, aggiungendo tuttavia di non sapere quante persone ci siano ancora su White Island, né quali siano le loro condizioni. Non sono possibili al momento comunicazioni con l’isola e i soccorritori non possono tornarci perché la situazione è “instabile” e “insicura”, ha aggiunto Tims. Un vulcano tanto bello quanto pericoloso il Waakari, visto che attività vulcanica non si è praticamente mai fermata da quando Cook ha avvistato l’isola nel 1769.
White Island ha una forma approssimativamente circolare, con un diametro di 2 km ed un’altezza di 321 metri sul livello del mare. Si tratta della cima emersa di una montagna sottomarina molto più alta, che poggia sul fondale oceanico a 1600 m di profondità. L’isola è stata sede di diverse miniere di zolfo, ma dalla metà del XX secolo lo sfruttamento minerario è stato abbandonato e ora le attività principali dell’isola si limitano al turismo e alla ricerca scientifica. (N.O.)
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