di Paolo Usuelli
Sono circa 600 gli sfollati che a causa del terremoto hanno dovuto lasciare le case della zona rossa di Barberino di Mugello decisa dai vigili del fuoco.
Questa mattina, riporta La Nazione, sono riprese, dopo la pausa notturna, le ispezioni dei funzionari dei vigili del fuoco nelle case che possono aver subito danni a causa del terremoto della notte tra l’8 e il 9 dicembre, anche in alcune frazioni del vicino comune di San Piero a Sieve-Scarperia. I vigili del fuoco stanno operando con funzionari provenienti da numerosi comandi provinciali. Alle 8 di questa mattina, precisa il quotidiano, gli interventi effettuati nelle province di Firenze e Prato sono stati 170, mentre quelli in attesa sono circa 550. Sul posto 30 mezzi e 86 unità dei vigili del fuoco che stanno effettuando verifiche nei Comuni di Barberino di Mugello, Vicchio, Palazzuolo, Rufina, Marradi, Scarperia e San Piero, Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Vaiano, Vernio e Cantagallo. “Stamattina ho fatto un punto col mio capo di gabinetto Bettarini che è in costante contatto con i sindaci del Mugello”, ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella. “La situazione è stabile sotto il profilo degli interventi concordati ieri mattina. Aumenta il numero di famiglie che preferiscono ancora non rientrare nelle case, però la macchina dell’emergenza e accoglienza è assolutamente preparata”.
Nel frattempo è stato attivato un numero (tel. 055/2761444) con Metrocittà, al quale sta rispondendo un team dedicato, per segnalazione e informazioni sul terremoto in Mugello
“Stiamo lavorando step by step per verificare fino in fondo la situazione della staticità di tutti gli edifici che sono stati interessati. Abbiamo intensificato alcuni controlli, anche sui nostri edifici storici. Continuano le verifiche”, ha concluso il sindaco. A conferma di quanto asserito dal sindaco arrivano le parole del prefetto di Firenze Laura Lega: “La situazione è sotto controllo: è stato fatto un monitoraggio di tutte le strutture pubbliche a partire da quelle sanitarie, dalle scuole e quant’altro e adesso si sta facendo una verifica casa per casa delle situazioni. Stamani sono stata in Mugello”, ha affermato Lega. “Ci ero stata ieri, ma stamani sono voluta rientrare e fare il punto della situazione, girando sia nella zona rossa sia nei siti che abbiamo allestito per la popolazione allontanata dalle abitazioni”. Lega ha precisato che l’istituzione della zona rossa si è resa necessaria “per garantire la messa in sicurezza, poi man mano che le verifiche verranno completate si vedrà in quali abitazioni, esercizi commerciali si potrà rientrare”. Il consigliere delegato alla Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze, Massimo Fratini ha poi precisato: “C’erano 236 cittadini censiti come sfollati fino alle 17 di ieri ma dopo cena altre 150 famiglie, pari a circa 380 persone hanno dovuto evacuare le case” che devono ancora essere verificate. La notte è passata tranquilla: poche scosse e non avvertite dalla popolazione. Circa 400 fuori casa hanno dormito in strutture della protezione civile, la palestra delle scuole e un posteggio a Barberino (Firenze), a Scarperia nei box dell’Autodromo del Mugello. Tra questi sia evacuati da case inagibili o da sottoporre a verifica ma anche chi, provato psicologicamente, non se l’è sentita di rientrare pur non avendo danni”.
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